Risponde InnovUp, l’associazione che rappresenta l’ecosistema italiano dell’innovazione e che aggrega startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, parchi scientifici e tecnologici, incubatori, acceleratori, abilitatori, investitori, studi professionali e corporate.
Da martedì 17 maggio 2022, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.114 della modifica al Decreto 24 settembre 2014 – Riordino Smart & Start, è possibile convertire il finanziamento agevolato già ottenuto a tasso zero in contributo fino ad un importo pari al 50%.
Le startup innovative potranno chiedere questa agevolazione se i soggetti terzi operanti nel settore del venture capital, o soci persone fisiche, effettueranno investimenti nel capitale di rischio delle società.
I versamenti devono assumere la forma di investimento in equity e l’investimento deve avere le seguenti caratteristiche:
1. Essere perfezionato entro 5 anni dalla data di concessione del finanziamento agevolato;
2. Essere in importo non inferiore a 80.000 euro;
3. Non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della startup;
4. Essere detenuto per un periodo non inferiore a 3 anni dal perfezionamento;
5. Essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento.
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