Benedetta Arese Lucini, ex general manager di Uber Italia, sta collaborando con il ministero dello Sviluppo economico su innovazione, startup e venture capital. L’assegnazione dell’incarico risale a luglio scorso, come si può verificare sul sito del ministero, ma solo ora se ne comincia a parlare sui social. Il compenso annuo ammonta a 16.000 euro lordi.
È una nuova sfida (destinata però a terminare il 31 dicembre 2016, come da contratto di collaborazione) lungo la strada della giovane donna che ha guidato in Italia la società fondata in California da Travis Kalanick dal marzo 2013 all’agosto 2015. Presa di mira dai tassisti, spesso anche in modo violento e intimidatorio, la manager, adesso 32enne, è stata al centro di un acceso dibattito su innovazione, corporazioni e norme da rinnovare alla luce dell’avanzata della sharing economy.
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Dopo aver risolto “consensualmente” il rapporto di lavoro con Uber nell’agosto del 2015 ed essere stata sostituita da Carlo Tursi, ha deciso di mettersi in proprio e, nell’ottobre 2015, ha fondato OvalMoney. Si tratta di una startup fintech con base a Londra creata insieme a Claudio Bedino, ceo e fondatore di Starteed, piattaforma che fornisce soluzioni tecnologiche per il crowdfunding, e ad Edoardo Benedetto, che di Starteed è user experience & user interaction designer. Oval Money – si legge nella presentazione della startup – è un’app legata a conto corrente bancario e carta credito che si propone di dare aggiornamenti e statistiche in tempo reale sulle abitudini di spesa dell’utente per aiutarlo a risparmiare.
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Nel frattempo, però, è stata anche chiamata dal ministero dello Sviluppo economico, attualmente guidato da Carlo Calenda. “L’incarico conferito alla dr.ssa Benedetta Arese Lucini – si legge nel sito del ministero alla voce “Consulenti e collaboratori – riguarda la collaborazione coordinata e continuativa presso gli Uffici di diretta collaborazione-Segreteria Tecnica del Ministro per lo svolgimento di attività connesse sui processi di sviluppo d’innovazione, sui mercati delle startup e del venture capital. Il ruolo – prosegue il teso ufficiale – comprenderà un supporto continuativo sull’implementazione di politiche rivolte allo sviluppo di un paese più digitale e a un mercato di imprese che investono più ampiamente in campi innovativi. Tale supporto è mirato inoltre alle tematiche afferenti le politiche industriali che incoraggiano l’innovazione, l’internazionalizzazione e il mondo dell’impresa”.
L’esperienza di general manager di una delle startup più disruptive del mondo e di co-fondatrice di una sua startup dovrebbero aiutarla ad aiutare il ministero ad orientarsi sul terreno delle imprese e dei processi innovativi, ancora in buona parte da esplorare in Italia.