La startup insurtech americana Sidecar Health, fondata nel 2018, è stata valutata per 1 miliardo di dollari, raggiungendo così lo status di unicorno, dopo aver chiuso un round di investimenti di Serie C da 125 milioni di dollari: un enorme passo avanti rispetto ai 20 milioni raccolti lo scorso luglio.
Come funziona Sidecar Health
Oggi negli Stati Uniti i processi assicurativi in campo sanitario sono generalmente associati a un labirinto burocratico o a costi insostenibili, tanto che nel 2019 più di 33 milioni di persone non avevano un’assicurazione. Sidecar Health punta a semplificare il settore offrendo polizze flessibili e digitalizzate, gestibili completamente online.
Il punto di forza principale della startup è la possibilità di personalizzare la copertura sanitaria in base alle esigenze individuali: i clienti possono infatti scegliere i servizi che desiderano includere nel proprio pacchetto assicurativo, visitare ogni medico disponibile (negli Stati Uniti spesso le assicurazioni sono vincolate a un singolo network di istituti ospedalieri), e comparare i prezzi offerti dai vari professionisti nella propria zona prima di effettuare una visita.
Inoltre, Sidecar Health mette a disposizione una carta di debito con la quale è possibile pagare l’importo dovuto immediatamente dopo aver ricevuto la prestazione richiesta: una novità negli Usa, dove generalmente le agenzie assicurative rimborsano i medici soltanto dopo aver completato una visita.
Secondo la compagnia, questa formula assicurativa permette di risparmiare fino al 40% rispetto al prezzo mensile delle polizze tradizionali.
Anche grazie al nuovo round di investimenti Sidecar Health intende raggiungere i 30mila utenti entro il 2021, e allargarsi rispetto ai 16 stati americani attualmente serviti arrivando a coprire l’intero territorio nazionale.
Gli unicorni insurtech
Nel corso degli ultimi anni diverse startup insurtech sono diventate “unicorni”: hanno quindi raggiunto una valutazione pari o superiore a $1 miliardo, pur non essendo ancora quotate in Borsa.
Oltre alla nuova arrivata Sidecar Health, l’ambito medico e sanitario presenta una serie di (ex)unicorni insurtech, tutti americani: Bright Health, Oscar Health, che ha appena avviato le operazioni per quotarsi in Borsa, e Clover Health, che è diventata pubblica lo scorso gennaio.
L’entrata nei mercati finanziari è infatti considerata da sempre più unicorni insurtech, in tutti i settori, come il naturale proseguimento della propria crescita. Già a luglio 2020 Lemonade, forte di una valutazione da $2 miliardi, è entrata in Borsa raccogliendo $319 milioni. La compagnia offre assicurazioni digitalizzate che coprono proprietari di immobili, affittuari, e anche animali domestici. A novembre, poi, è stato il turno di Root Insurance, insurtech specializzata nelle polizze auto, che con la quotazione ha raccolto più di $700 milioni.
Altri unicorni sono invece intenzionati a esordire sui mercati nel prossimo futuro. A fine luglio il colosso delle assicurazioni casa Hippo ha raccolto $150 milioni, facendo salire la propria valutazione a $1,5 miliardi, e potrebbe entrare in Borsa nel 2021. Interessata a fare il salto è anche l’insurtech Metromile, che offre assicurazioni auto in formula pay-per-mile e lo scorso novembre è stata valutata per $1,3 miliardi.
Infine, altre startup insurtech promettenti sono Next Insurance, specializzata nelle assicurazioni per le piccole imprese e valutata per $2 miliardi; e wefox, che offre invece piattaforme digitali pensate per connettere assicuratori, clienti e distributori.
Articolo originariamente pubblicato il 10 Feb 2021