Imprenditori si nasce (spesso), ma si può anche diventare. Che cosa serve per diventare imprenditori? Innanzitutto un atteggiamento mentale che è un mix di visione, propensione al rischio e capacità di sperimentazione. E poi, ovviamente, capitali, un team ben selezionato, un metodo di lavoro e la conoscenza di strumenti necessari per strutturare e organizzare il business e presentarlo, soprattutto agli investitori.
Fare startup, quindi, è il frutto di un mix di ingredienti necessari quando si vuole creare una nuova impresa, ma preziosi anche quando si intende produrre innovazione all’interno di un’azienda esistente: pensare e agire come una startup è un atteggiamento necessario per cogliere le opportunità della trasformazione digitale in corso. Ed è un atteggiamento determinante soprattutto nella difficile fase che sta attraversando l’economia per effetto del coronavirus.
Alla cultura imprenditoriale e allo sviluppo delle competenze necessarie per creare nuove imprese e innovazione è dedicato un nuovo percorso formativo del MIP, la School of Management del Politecnico di Milano: lo Startup Boot Camp Flex, che comincia in settembre. Giovedì 10 settembre alle 18.30 è in programma una presentazione on line del corso: per iscriversi clicca qui
Abbiamo incontrato gli otto coordinatori dei moduli dello Startup Boot Camp, dedicati alle fasi fondamentali per fare startup e diventare imprenditori. Ecco le video interviste.
Diventare imprenditori, l’empowerment imprenditoriale
In Italia sono ormai oltre 10mila le startup innovative. Negli ultimi anni c’è stato senza dubbio uno sviluppo dello spirito imprenditoriale, indubbiamente sollecitato dalle tecnologie digitali e dalle opportunità di business che creano. Adesso l’empowerment imprenditoriale è ancora più necessario per trovare lo slancio necessario alla ripartenza dopo la pandemia. “Eravamo nel bel mezzo di una trasformazione epocale, la quarta rivoluzione industriale, adesso siamo stati spinti dentro una crisi che è stata sanitaria e ora è economica: l’empowerment imprenditoriale, questo speciale mindset è fondamentale per uscirne bene”, dice in questo video Andrea Rangone, co-fondatore e presidente di Digital360, che spiega che cos’è l’empowerment imprenditoriale e come si può sviluppare anche attraverso un corso come lo Startup Boot Camp Flex.
Diventare imprenditori, l’importanza di un’ecosistema
“Il migliore imprenditore su un’isola deserta non andrebbe molto lontano” è l’immagine con cui Andrea Sianesi, presidente della Fondazione Politecnico di Milano e del PoliHub rappresenta. In questa video intervista racconta le caratteristiche di quello del Politecnico di Milano, che ha molti elementi utili per chi vuole diventare imprenditore.
Diventare imprenditori, pensare e agire come una startup
“Entrare nel business con una visione del futuro”. Ecco, in sintesi, che cosa significa pensare e agire da startup quando si vuole diventare imprenditori secondo Antonio Ghezzi, docente di imprenditorialità al Politecnico di Milano e direttore dell’Osservatorio Startup Hi-Tech. “La startup ha la capacità di tenere insieme il mindset imprenditoriale con gli aspetti economico-finanziari, sociali e di impatto ambientale dell’impresa”, spiega Ghezzi. “Ha la capacità di passare dall’idea al modello business in tempi rapidi, creando valore per il mercato e trattenendo una quota parte”.
Lavorare come una startup: il lean approach
Le startup hanno un modo loro di lavorare, un approccio al business che nella fase di instabilità e incertezza, determinata dalla diffusione del coronavirus. La pandemia ha creato anche spazi di mercato e opportunità di business che possono essere riempiti da proposte innovative, fa notare Stefano Mainetti, executive advisor del PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano. che spiega che cos’è lo startup lean approach: velocità e capacità di sperimentazione.
Le caratteristiche del business plan di una startup
Tutte le imprese hanno (o dovrebbero avere) un business plan. Ma quello delle startup ha caratteristiche proprie, perché la startup non ha una storia e deve verificare giorno dopo i valori della sua attività. “Bisogna aspettare il lancio sul mercato del prodotto o del servizio per poter redigere un vero business plan”, dice Raffaello Balocco, CEO di Digital360. “Durante il processo di test e sperimentazione si raccolgono tutte le informazioni per validare il modello di business. Su questa base si può sviluppare un business plan con le sue proiezioni future”.
La ricerca dei capitali in Italia
La ricerca dei capitali è una delle attività più impegnative, a tratti angosciante, per un founder. E rischia spesso di assorbire buona parte del suo tempo, a scapito dello sviluppo del prodotto e dell’impresa. Ecco le caratteristiche della ricerca dei capitali in Italia per una startup, illustrate da Massimo Colombo, docente di Imprenditorialità e Finanza Imprenditoriale al Politecnico di Milano.
Il valore del team in una nuova impresa
La vita e la crescita di una startup dipendono dalla qualità e dalle competenze del team che la fa nascere. “Ci sono evidenze scientifiche in questo senso”, dice Evila Piva, docente di Imprenditorialità al Politecnico di Milano, che in questa video intervista spiega perché le persone sono importanti per il successo di una startup.
Come fare un pitch perfetto
Il pitch per una startup non è una semplice presentazione. “È l’elemento di collegamento fra l’idea e il mondo esterno fatto di investitori, aziende e persone che saranno i nostri clienti”. Sono tanti i manuali che spiegano come preparare un pitch. Ma l’esperienza è la migliore guida. Ecco cosa dice quella che Claudia Pingue, direttore generale del PoliHub, l’incubatore di imprese del Politecnico di Milano, ha maturato in tanti anni con tantissime startup. Consigli utili anche a chi si trova a dover presentare un progetto di innovazione all’interno di un’azienda.