#2016UP

Dettori: «Per le startup sarà meno difficile trovare fondi»

Il founder di DPixel prevede un anno favorevole per i finanziamenti alle nuove imprese e scommette su due trend: intelligenza artificiale e fabbricazione digitale. E aggiunge: «Faranno cose importanti Salvo Mizzi con Invitalia Ventures e Paolo Barberis come consigliere del premier»

Pubblicato il 31 Dic 2015

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La palla di cristallo non ce l’ho, ma sento che il 2016 sarà un anno più roseo per l’ecosistema italiano dell’innovazione rispetto al 2015. La crescita sarà più strutturata e ci saranno nuovi investitori sul mercato rispetto a quelli che già si sono affacciati sulla scena nell’anno che si sta chiudendo. Il barometro del fundraising è destinato ad alzarsi: credo che sarà un po’ meno difficile, per le nuove imprese innovative, trovare risorse e finanziamenti.

Un trend per cui mi aspetto una grande crescita è l’attenzione all’intelligenza artificiale e a tutte le sue applicazioni nell’ambito dei big data. Il primo settore che beneficerà dello sviluppo di queste tecnologie è il fintech, che anche nel 2016 riceverà i finanziamenti più corposi.

Ho la forte sensazione che dal 2016 cominceremo a vedere più applicazioni industriali dell’Internet delle cose e della robotica. E continueranno ad andar bene mercati ben scalabili dall’Italia come il software as a service e in genere tutto il B2B.

Un altro mondo su cui si sta concentrando molta attenzione, e su cui prevedo un’escalation, è la fabbricazione digitale, intesa in senso ampio. Quella che ora viene identificata come Industry 4.0. Siamo una nazione manifatturiera, e ci sono già molte imprese attrezzate per accogliere le innovazioni in arrivo. E da parte degli investitori non manca interesse.

Tra le startup per cui prevedo un anno di crescita e di risultati positivi, se faccio riferimento a quelle su cui ho investito, vedo certamente Cortilia, che consegna a domicilio prodotti freschi e di stagione coltivati da produttori locali, Brandon Ferrari, che organizza campagne di ecommerce, Sounday, la piattaforma web che mette in contatto chi lavora nel mondo della musica, Sardex, il circuito di credito alternativo e Iubenda, il generatore di privacy policy.

Il personaggio dell’anno, per l’ecosistema, sarà Salvo Mizzi. Sono convinto che ci farà vedere i primi risultati importanti del lavoro che sta facendo alla guida di Invitalia Ventures. Nel 2015 è già riuscito a creare un investor network formidabile che mette insieme sia italiani che internazionali: alcuni di questi investitori, in Italia, non si erano mai visti. E il 2016 sarà l’anno in cui andranno in porto le prime operazioni importanti.

Un’altra persona che potrà fare grandi cose nel 2016 – e il mio è anche un sincero augurio – è Paolo Barberis. Mi auguro che riesca ad affrontare ancora meglio il suo ruolo di consigliere per l’innovazione della Presidenza del consiglio e che possa portare la digitalizzazione nelle mani della gente, spingendo su progetti che coinvolgono anche l’Ue, a cominciare dal Digital Single Market.

Quanto a me, il mio obiettivo è di riuscire a partire prima possibile con il progetto Primo Miglio, uno dei fondi su cui investirà il Fondo italiano di investimento. È un’occasione concreta per supportare la crescita di questo ecosistema a cui teniamo tanto.

* Gianluca Dettori è founder e chairman del fondo di venture capital Dpixel e ha partecipato come giudice alla prima edizione italiana di Shark Tank

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