La campagna di equity crowdfunding di DesignItaly è già in overfunding, una settimana dopo il lancio: a venerdì 5 giugno la startup fondata da Roberto Ferrari nell’autunno 2018 ha raccolto 374mila euro contro un obiettivo minimo di 150.
Una risposta positiva non solo per DesignItaly che intende aiutare l’ecommerce internazionale del Made in Italy. L’ottimo risultato è anche il segnale di un interesse crescente per l’investimento in startup attraverso le piattaforme di crowdfunding di una promettente attenzione per le imprese che vogliono accelerare la digitalizzazione del sistema economico italiano.
Il Made in Italy ha bisogno di consapevolezza digitale, dice in questa videointervista Roberto Ferrari, che ritiene il mondo del design indietro di 10 anni rispetto al fashion.
Nel 2019 il settore furniture è stato quello a più alto tasso di crescita nell’ecommerce a livello di globale: le piccole e medie imprese che fanno grande il design italiano si stanno attrezzando per cogliere questa opportunità di sviluppo internazionale? Ni.
Negli ultimi 4 anni, gli eshopper nel mondo sono aumentanti di 500milioni. “Se resti nel tuo orticello, se non ti informi, neanche te ne accorgi che il mercato ti sta cambiando intorno, soprattutto nel segmento del lusso”, osserva Ferrari.
Qual è la principale difficoltà che incontra chi porta una proposta digitale agli artigiani e designer italiani? “La prima risposta: e io che cosa devo fare?”, racconta Ferrari. “La nostra risposta è: ti aiutiamo noi a fare tutto. Noi non prendiamo solo il prodotto e lo mettiamo in una vetrina digitale ma ci occupiamo anche della logistica”.
Questo tipo di proposta funziona soprattutto con le piccole e piccolissime imprese che non sono attrezzate per gestire il canale digitale su scala internazionale.
Adesso Roberto Ferrari ha un happy problem: gestire l’overfunding. Soprattutto se la raccolta dovesse superare il limite massimo del mezzo milione di euro.
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