politiche imprenditoriali

Da startup a Pmi, il Mise invita 162 aziende a cambiare status

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha contattato le società che sono state costituite tra il 20 ottobre 2009 e il 19 ottobre 2010 per le quali termina il periodo d’applicabilità della normativa sulle startup innovative, invitandole ad usufruire delle agevolazioni dell’Investment Compact

Pubblicato il 11 Nov 2015

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Piccole startup crescono. E cambiano status. Sono 162 le startup innovative che il 18 dicembre usciranno dal registro speciale e che il Mise ha invitato ad accedere allo status di PMI innovativa. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha contattato le società che sono state costituite tra il 20 ottobre 2009 e il 19 ottobre 2010 per le quali termina il periodo d’applicabilità della normativa sulle startup innovative, invitandole ad usufruire delle agevolazioni dell’Investment Compact.

Startup innovative, cosa cambia con la nuova legge

Il decreto-legge 3/2015, convertito con legge 33/2015, infatti, ha esteso a una nuova categoria di imprese, le PMI innovative appunto, larga parte delle agevolazioni precedentemente riservate alle startup innovative. Con uno scopo ben preciso: sostenere le imprese che, pur avendo raggiunto uno stadio di maturità più avanzato rispetto a quello di startup (ad esempio, per aver superato i limiti anagrafici previsti dal Decreto Crescita 2.0), continuano a presentare una forte connotazione di innovatività.

Pmi e startup innovative: agevolazioni a confronto

“Per favorire la continuità tra i due regimi – si legge nella nota informativa che il Mise ha inviato alle 162 neoimprese interessate – le startup innovative che hanno superato le soglie temporali previste dal Decreto Crescita 2.0 possono accedere alla sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle PMI innovative, verificato il possesso dei relativi requisiti, sfruttando un meccanismo di trasformazione semplice e automatico, che fa leva sul codice 070 (“Startup: passaggio alla sezione speciale come PMI innovativa“) della modulistica d’impresa. In questo modo l’impresa esercita la richiesta di cancellazione dalla sezione speciale dedicata alle startup innovative e, contestualmente, richiede l’iscrizione nella sezione speciale riservata alle PMI innovative, in continuità assoluta, mantenendo i benefici compatibili ai due regimi”.

Per agevolare il lavoro, il Mise ha pubblicato sul proprio sito una guida con tutte le informazioni sulla modalità di trasformazione delle startup in PMI e una scheda con i requisiti che definiscono le PMI innovative e le relative agevolazioni assegnate dall’Investment Compact. Tra i requisiti che qualificano le PMI innovative, ricorda ancora il Ministero dello Sviluppo economico, si annovera la disponibilità di un bilancio certificato. A questo proposito, la circolare pubblicata sul sito del Mise, autorizza la certificazione del bilancio anche successiva alla sua approvazione per le società di capitali che intendono acquisire lo status di PMI innovative e che altrimenti non sarebbero soggette a tale obbligo.

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