Acquisizioni

Da Google 500 milioni di dollari per DeepMind

Fondata nel 2012 dal 37enne neuroscienziato Demis Hassabis, ex bambino prodigio degli scacchi, la start up londinese per l’intelligenza artificiale ha attirato l’attenzione del colosso di Mountain View, che ha battuto Facebook nella trattativa

Pubblicato il 28 Gen 2014

tecnologia-innovazione-140128123018

Si è scomodato nientemeno che Larry Page in persona per firmare una trattativa del valore stimato tra i 400 e 500 milioni di dollari. A beneficiare di tanta generosità da parte del colosso di Mountain View è stata la londinese DeepMind.

Il sito web della start up lascia tutto all’immaginazione: grafica austera, poche informazioni, tutto si risolve in uno scenario enigmatico. Difficile scommettere una cifra simile con queste premesse, eppure se il motore di ricerca più famoso al mondo ha deciso di scendere a patti con il Mistero, qualcosa ci deve pur essere.

Ad attirare l’attenzione dei colossi del calibro di Facebook – uscito sconfitto dalla trattativa -, infatti, sono stati gli algoritmi e gli studi basati sull’intelligenza artificiale e in particolare i sistemi di deep learning, grazie ai quali i computer “pensano” attivano processi simili al ragionamento umano, sviluppando capacità di apprendimento e di risoluzione di problemi.

Fondata nel 2012 dal 37enne neuroscienziato Demis Hassabis, ex bambino prodigio degli scacchi e vincitore del campionato mondiale di giochi alle Olimpiadi degli Sport Mentali del 2003, DeepMind si definisce «una compagnia all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale» che combina «le migliori tecniche per l’apprendimento delle macchine e per i sistemi neuroscientifici con l’obiettivo di costruire potenti algoritmi in grado di apprendere».

Se la start up vede la luce cimentandosi nel ramo di e-commerce e giochi, sembra che uno degli scenari possibili dell’interazione con Google sia l’implementazione delle potenzialità del motore di ricerca e delle sue appendici, Knowledge Graph e Google New, arrivando ad una futuristica quanto inquietante creazione di una figura di supporto cibernetica, capace di intuire le esigenze degli internauti e offrire consigli in ogni situazione. Altrimenti come spiegare i rumors sulla presunta creazione di un comitato etico per garantire il controllo e monitorare i possibili abusi dell’intelligenza artificiale?

Dopo l’ingresso a bordo dell’inventore e imprenditore Ray Kurzweil e gli investimenti nel campo della robotica con Boston Dymanics e Nest, Google si sta interessando con forza al settore dell’intelligenza artificiale come una nuova fonte di business. Tra le innovazioni, infatti, ha sviluppato vetture auto-guida e robot e ha annunciato una partnership con la NASA nel lancio del Quantum laboratorio di Intelligenza Artificiale per contribuire a migliorare la scienza aeronautica e l’esplorazione dello spazio.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2