Crowdfunding

Così una startup ha salvato il Festival del giornalismo

A ottobre scorso la manifestazione stava per chiudere i battenti, poi ha attivato una raccolta fondi online in collaborazione con Starteed. Risultato: oltre 115mila euro raccolti e una nuova edizione con 200 eventi e 400 ospiti, dal 30 aprile al 4 maggio

Pubblicato il 25 Apr 2014

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Il Festival del Giornalismo di Perugia salvato da una piattaforma di crowdfunding. “Gli abbiamo dato solo una mano” si schermisce Claudio Bedino, co-founder di Starteed, che è appunto una piattaforma per la raccolta fondi online sul modello reward-based (piccole ricompense per chi partecipa al finanziamento di progetto) nata del 2012, entrata nel 2013 in Working Capital, l’acceleratore di startup di Telecom Italia, e già attiva con varie iniziative, tra cui appunto il “salvataggio” del Festival che ogni anno riunisce nel capoluogo umbro giornalisti, intellettuali e appassionati del settore.

“A ottobre scorso abbiamo annunciato la chiusura perché erano venuti a mancare i contributi pubblici” spiega Arianna Ciccone, organizzatrice con Christopher Potter della manifestazione arrivata alla 14esima edizione, che si svolgerà dal 30 aprile al 4 maggio. “A quel punto – continua – è nata l’idea: recuperare il finanziamento mancante attraverso il crowdfunding”, modalità emergente di partecipazione collettiva al finanziamento di progetti, soprattutto in campo culturale, artistico e nel no profit ma anche in altri settori.

“Per il Festival del giornalismo abbiamo scelto quella che viene definita una piattaforma tecnologica white level, praticamente una soluzione verticale e personalizzata” spiega Bedino. Da una parte esiste infatti http://www.starteed.com/, che potremo definire la piattaforma “generalista” di Starteed dove è possibile pubblicare qualsiasi tipo di progetto, dall’altra la società di giovani start upper crea piattaforme on demand. È il caso di http://crowdfunding.festivaldelgiornalismo.com/, esclusivamente dedicata all’iniziativa. Ed è stata un successo: in 90 giorni di campagna sono stati donati 115.420 euro da 749 sostenitori. Poi si sono aggiunti altri sponsor, ma questa cifra è stata essenziale per permettere alla macchina di ripartire.

“Sicuramente abbiamo un forte brand che è rimbalzato sui social” spiega la Ciccone. “C’è stato un effetto virale – aggiunge Bedino – per cui la manifestazione, già molto conosciuta, si è fatta conoscere ulteriormente sui media proprio grazie a questa campagna. Per l’edizione del prossimo anno può essere riattivata la piattaforma – suggerisce – con in più il vantaggio della storicità: avere al proprio interno utenti già registrati che possono diventare primi destinatari di nuovi messaggi”.

Starteed ha gestito una piattaforma di crowdfunding do-it-yourself anche per Slow Food per il progetto “100 orti” destinato a finanziare appunto 100 orti in Africa. Cifra raccolta: oltre 84mila euro. Inoltre la startup si occuperà delle due piattaforme di crowdfunding reward-based e equity based di Working Capital.

Per quanto riguarda il Festival del giornalismo quest’anno ci saranno oltre 200 eventi e 400 ospiti, con un gran numero di eventi dedicati al giornalismo online. In arrivo Jeff Jarvis, della J-School City University of New York, Margaret Sullivan, Public editor del New York Times, Richard Gingras, direttore news & social products di Google, Wolfgang Blau, direttore digital strategy del Guardian. In programma incontri con esperti di data journalism come Simon Rogers di Twitter e Aron Pilhofer del New York Times.

Non mancheranno presentazioni di startup e fenomeni editoriali come Storyful, (acquisita da News Corp di Murdoch per 18 milioni di euro) e Liquid News Room (applicazione per fruizione digitale delle notizie), il blog di Brown Moses, punto di riferimento per le notizie sulle armi in Siria, e De Correspondent, giornale olandese nato grazie al crowdfunding.

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