«Venture capital e investimenti in startup non sono un’attività tipica e giusta per le banche commerciali». Corrado Passera, ex banchiere ed ex ministro dello Sviluppo Economico, non ha dubbi: «Le banche possano partecipare al capitale di strumenti di investimento a rischio. Ma il credito ordinario lo strumento tipico e più adatto per finanziare le startup». Lo dice in un’intervista esclusiva a EconomyUp, il magazine tv andato in onda su Reteconomy Sky512 martedì 9 marzo.
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Nella puntata speciale di EconomyUp, intitolata “2012-2015: gli anni delle startup”, Passera, che da ministro del governo Monti, nel 2012 lanciò la startup policy per fare dell’Italia un paese più ospitale per le nuove imprese innovative, fa il bilancio di tre anni che hanno creato un sistema che non c’era. «Non cambierei nulla dell’impianto generale», dice Passera, oggi leader del Partito Italia Unica. «Bene hanno fatto al Mise dopo la mia uscita. Adesso quel che manca è una forte spinta al venture capital».
Sull’innovazione in generale, però, il giudizio su quanto fatto dai governi Letta e Renzi sul fronte dell’innovazione è negativo. «Sull’Agenzia per l’Italia digitale sono stati persi due anni ed è stata costituito un sistema di governance che non faciliterà innovazione nella PA», dice Passera. Che risponde anche a una domanda su Italia Startup, associazione che nacque proprio tre anni fa peer sostenere il lavoro della task force startup creata all’interno del Mise e che in queste settimane sta rinnovando per la prima volta la presidenza. «Dovrebbe avere un ruolo di rappresentanza nei confronti della politica, non dare pace finché le cose non si realizzano. E dovrebbe portare in Italia esempi positivi», è il consiglio di Passera, che dice la sua anche su SharkTank, il talent show sulle startup in onda su Italia1: «Non è una banalizzazione. L’innovazione non è solo tecnologica e imprenditoriale, attraversa tutta la società ed è giusto che abbia anche una versione popolare».