Working Capital Stories

Con Hula condividiamo la gioia dello shopping

“Siamo tutti consumatori, siamo felici di quello che compriamo, e allora perché non condividere la nostra gioia?”. Così Marco Paccagnella e Stefano Francavilla hanno creato un’applicazione mobile e web per raccontare la felicità degli acquisti

Pubblicato il 08 Gen 2014

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Marco Paccagnella e Stefano Francavilla, co-founder di Hula

“Quante volte vi è capitato di parlare a un amico del vostro ultimo acquisto?” È questa la molla che ha fatto scattare l’idea di Hula applicazione mobile e web. Marco Paccagnella e Stefano Francavilla, rispettivamente classe 1983 e 1985, sono i due giovani co-founder della startup che si è appena aggiudicata il grant di 25mila euro di Telecom Italia per Working Capital.

Hula è un servizio basato su un modello di business scalabile di affiliation e-commerce: ogni prodotto condiviso dagli utenti viene associato a un retailer online, come Amazon, e se acquistato garantisce una percentuale di guadagno alla start up.

Tutto è nato poco più di un anno fa tra i banchi del Master “Startup program” del MIP – Politecnico di Milano. “Tra una lezione e un workshop abbiamo cominciato a gettare le basi di un’idea che si sarebbe poi evoluta nel tempo. Partendo da una serie di riflessioni intorno alla figura del Trend Setter, a ciò che ruota intorno ai comportamenti d’acquisto e all’influenza che ogni persona ha sulle proprie cerchie sociali, il passo a Hula è stato naturale”.

Prima di imbarcarsi in questa avventura, Marco Paccagnella aveva curato per un anno contenuti e community di un sito dedicato proprio alle

startup, “da quell’esperienza ho cominciato ad approfondire gli aspetti di business, ciò che mancava alla mia formazione da designer”. Stefano Francavilla, invece, con una laurea in ingegneria informatica al Politecnico di Milano aveva già fondato un’altra startu p con la quale ha poi vinto la Vodafone App Star Competition italiana.

Durante il Master hanno capito che potevano lavorare insieme allo sviluppo di una mobile app, “anche dopo aver raccolto risultati interessanti dalle analisi di mercato. E ogni volta che ricevevamo da un amico o dalla fidanzate un messaggio che mostrava una foto felice del loro nuovo acquisto, ci sentivamo sempre più sulla strada giusta!”.

A breve, forse già in primavera, verrà lanciata la beta pubblica di Hula, “dove quanto costruito finora (non solo il prototipo, ma anche il modello di business e le ipotesi sulle metriche di acquisizione e comportamento degli utenti) sarà fortemente stressato per la fase di validazione e modifica”.

I due co-founder si dicono “pronti a studiare il comportamento e le critiche degli utenti, intervenire sul prodotto e, se ci sarà modo, raccogliere qualche altra soddisfazione”. Anche perché l’obiettivo iniziale non è cambiato: “Raccontare la felicità che ruota intorno al far shopping, che sia un capo d’abbigliamento, una nuova lampada da salotto, una bicicletta o una scarpa. Vogliamo costruire – dicono – il modo migliore per farlo, divertente e accessibile tramite i dispositivi mobile. Siamo tutti consumatori, siamo felici di quello che compriamo, e allora perché non condividere la nostra gioia?”.

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