Una soluzione robotica unica, 100% made in Italy e adattabile alle necessità di diversi settori, dal sociale all’industria: è questa la scommessa di Co-Robotics, startup innovativa nata come spin-off della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.
Attiva dal 2016, negli ultimi mesi l’azienda ha voluto contribuire alla lotta contro la pandemia di coronavirus sviluppando un robot in grado di sanificare gli ambienti in modo sicuro e affidabile. L’obiettivo, adesso, è raccogliere 100 mila euro con una campagna di equity crowdfunding avviata sulla piattaforma BacktoWork e aperta sino alla fine di agosto.
Manuele Bonaccorsi, co-founder e Ceo di Co-Robotics, ha raccontato a EconomyUp i progetti e le attività della startup, che si avvia a diventare un punto di riferimento nel campo della robotica di servizio.
Co-Robotics, dalla ricerca all’impresa
Co-Robotics nasce nel 2016 come spin-off della Scuola Superiore S. Anna, prestigioso centro di ricerca con sede nel cuore di Pisa. “Il nostro obiettivo è valorizzare i risultati della ricerca nella robotica di servizio maturata all’interno dell’Istituto di Biorobotica” spiega Bonaccorsi. Un progetto imprenditoriale, dunque, che nasce da solide basi accademiche.
Oggi, dopo quattro anni di attività, Co-Robotics ha sviluppato un’ampia rete di partner e collaboratori, tra cui troviamo RoboAlive per la commercializzazione dei prodotti e Xeel per la progettazione di software gestionali. La startup detiene anche due brevetti, sia in ambito software che hardware, e ne ha recentemente depositato uno relativo alla sanificazione automatizzata degli ambienti.
Logistica, industria, sociale: le soluzioni di Co-Robotics
Punto di forza di Co-Robotics è la piattaforma MoveR, un sistema modulare in grado di operare in settori anche molto diversi tra loro: dalla logistica, dove può facilitare con l’organizzazione dei magazzini, alla sorveglianza all’interno di aziende, aree commerciali, stazioni e luoghi di socializzazione fino anche all’ambito medico. “L’azienda ha investito nella progettazione della piattaforma robotica MoveR-1, pensata per rispondere a standard industriali e fornire anche servizi socialmente utili cambiando gli accessori da installare sopra il suo piano di carico” afferma il Ceo.
Una produzione che rispetta l’ambiente, e 100% Made in Italy: “Grazie alla collaborazione con Cresco Lab e R3Direct è stato possibile realizzare le plastiche esterne del robot in Italia, con polipropilene da riciclo. La possibilità di disporre di fornitori italiani permette di controllare il processo produttivo e determinarne la qualità con sicurezza” spiega Bonaccorsi a EconomyUp.
MoveR-1 e MoveR-2: la tecnologia personalizzabile
La tecnologia alla base di MoveR è il risultato di anni di studio che hanno permesso di creare un robot modulare in grado di spostarsi autonomamente, con una potenza motrice di 800 watt. La struttura personalizzabile, poi, permette di aggiungere add-on progettati appositamente per soddisfare le necessità specifiche di ogni settore: un punto di forza che non solo rende la produzione economicamente sostenibile per l’azienda, ma aiuta anche il cliente rendendo i robot estremamente flessibili.
Attualmente in fase di realizzazione è MoveR-2, una versione evoluta della piattaforma che aggiunge una serie di caratteristiche al modello ora in uso: “Implementeremo nuove funzionalità, come la possibilità di ricarica automatica, la connettibilità con sistemi in cloud per la gestione remota delle macchine e l’aggiunta di nuovi software di intelligenza e visione artificiale per la sicurezza e la gestione degli eventi” spiega il Ceo. Una novità da tenere d’occhio.
Il robot che sanifica gli ambienti
La piattaforma robotica MoveR si è rivelata essere un alleato fondamentale anche nella gestione della pandemia di Covid-19 e, in generale, nella lotta contro virus e batteri. Grazie a speciali sensori costruiti ad hoc il sistema può infatti rendere il processo di sanificazione degli ambienti completamente automatizzato, eliminando i contatti non necessari e proteggendo gli operatori dal rischio di contagio.
“La possibilità di automatizzare la sanificazione di ambienti aumenta la sicurezza sia degli operatori che dei fruitori degli spazi. I sensori a bordo robot potranno monitorare gli ambienti e permettere alle macchine di valutare il livello di contaminazione, per poi mettere in atto i processi di sanificazione più opportuni” spiega Bonaccorsi.
La campagna di equity crowdfunding
Per raccogliere fondi Co-Robotics ha scommesso sull’equity crowdfunding, avviando una campagna sulla piattaforma BacktoWork che ha già raccolto quasi 25 mila euro. L’obiettivo è ambizioso: si punta ai 100 mila euro, che verranno utilizzati per “finalizzare l’ingegnerizzazione della piattaforma robotica, inclusa la produzione in serie delle plastiche, la progettazione e la realizzazione delle stazioni di ricarica automatica e dei software per la gestione delle flotte di robot”. Allo stesso tempo la startup toscana mira a potenziare la rete di vendita, in modo da scalare la produzione e abbassare i costi del prodotto.
Per il futuro, infine, Co-Robotics ha le idee chiare: “La piattaforma MoveR-1 diventerà un riferimento nel settore B2B della robotica di servizio, posizionandosi nella fascia dei robot di alta qualità, efficaci ed economicamente sostenibili per i clienti nel fornire servizi quali la sanificazione di ambienti, la loro sorveglianza e la logistica” conclude Bonaccorsi.