IL MEGA-ROUND

C’è un nuovo unicorno italiano: Bending Spoons vale 2,55 miliardi di dollari



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La società innovativa che sviluppa app ha chiuso un nuovo round di finanziamento da 155 milioni di dollari. Ora è valutata circa 2,55 miliardi di dollari, perciò diventa un nuovo unicorno italiano dopo Satispay

Pubblicato il 15 feb 2024

Luciana Maci

Giornalista



Bending spoons
I founder di Bending Spoons

Bending Spoon,  tra i principali sviluppatori di app al mondo, ha chiuso un nuovo round di finanziamento da 155 milioni di dollari. Come spiega un comunicato diffuso dall’azienda il 15 febbraio 2024, l’operazione, che valorizza la società circa 2,55 miliardi di dollari, contribuirà a sostenere nuove acquisizioni. Il round è stato portato a termine da Durable Capital Partners LP, che si unisce agli investitori esistenti Baillie Gifford, Cox Enterprises, NB Renaissance, NUO Capital e StarTIP (controllata da Tamburi Investment Partners).

A questo punto la società può considerarsi a tutti gli effetti un unicorno, cioè una startup che vale oltre 1 miliardo di dollari. Si tratta di un nuovo unicorno italiano, dopo la fintech Satispay e dopo Scalapay, che però non ha sede in Italia.

A fine gennaio 2024 il Corriere della Sera aveva scritto che la società stava per chiudere un nuovo mega round da 200 milioni di dollari. Evidentemente la cifra non era esatta: i finanziamenti sono appunto pari a 155 milioni di dollari. Nel frattempo Bending Spoons aveva completato l’acquisizione di Meetup, nota piattaforma statunitense di community-building

Ad agosto 2023 era stata data notizia di un megaround da 100 milioni di dollari per la scaleup che sviluppa app, interamente in equity. L’iniezione di fondi seguiva la precedente raccolta di 340 milioni di dollari nel 2022 (suddivisa in 300 milioni di debito e 40 in equity) e l’acquisizione a inizio 2023 dell’ex unicorno americano Evernote.

Come è nata e cosa fa Bending Spoons

Fondata a Copenaghen nel 2013 dagli italiani Luca Ferrari, Francesco Patarnello, Matteo Danieli Luca Querella assieme al polacco Tomasz Greber, Bending Spoons ha spostato la sua sede a Milano nel 2014. Attraverso la sua suite di prodotti tecnologici digitali, tra cui Evernote, Meetup, Remini e Splice, l’azienda ha raggiunto oltre mezzo miliardo di utenti in tutto il mondo.

Bending Spoons: dati e acquisizioni

Bending Spoons ha terminato il 2023 con 200 milioni di margine operativo lordo e punta ai 500 milioni entro il 2026. La società ha inaugurato il 2024 con due acquisizioni. Oltre al già citato acquisto di Meetup, il 5 gennaio 2024 l’azienda aveva già annunciato l’acquisizione di Mosaic Group, società controllata da IAC, specializzata in software mobile. Il cofondatore e amministratore delegato Luca Ferrari precisa “sentirete parlare di più di noi, soprattutto riguardo i nostri piani futuri”.

QUI LA STORIA DI BENDING SPOONS

La nascita in Danimarca nel 2013

Bending Spoons nasce da un’idea di quattro ingegneri italiani e un polacco. Prende il suo nome da un personaggio di Matrix, il bambino che riesce a fare qualcosa ritenuta impossibile: piegare un cucchiaio con la forza del pensiero. 

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La svolta del 2019

Nel 2019, Bending Spoons apre il capitale a investitori, tra cui H14, Nuo Capital e StarTip, per favorire future aggregazioni di mercato. Durante la pandemia, l’azienda guadagna notorietà per lo sviluppo dell’app Immuni, offerta gratuitamente al governo italiano. Intanto Bending Spoons è diventata una delle principali aziende tecnologiche in Europa, nota per app di creazione contenuti foto e video come Splice e Remini.

Settembre 2022: 340 milioni di dollari

A fine settembre 2022, Bending Spoons chiude un round di finanziamento da 340 milioni di euro, con investimenti provenienti da star internazionali e gruppi bancari. L’azienda opera nella creator economy, un mercato globale da oltre 104 miliardi di dollari.

Gennaio 2023: Bending Spoons completa l’acquisizione di Evernote

Nel gennaio 2023, Bending Spoons acquisisce Evernote, un’app per la produttività personale in grado di prendere appunti, salvare link, immagini e promemoria. Evernote era un brand storico della Silicon Valley. Così Bending Spoons segna un importante passo avanti nel percorso per diventare un leader tecnologico globale partendo dall’Italia. L’operazione è vista come un incoraggiamento per imprenditori e investitori a estendere la propria influenza oltre i centri tecnologici tradizionali.

Bending Spoons, nuovo unicorno italiano

Un “unicorno” nel contesto delle startup e delle imprese è una società privata, spesso una startup, valutata per oltre 1 miliardo di dollari. Il termine è stato coniato da Aileen Lee, fondatrice di Cowboy Ventures, nel 2013. La metafora dell’unicorno viene utilizzata perché, al momento della nascita del termine, aziende di tale valore erano considerate estremamente rare, quasi mitiche, proprio come gli unicorni nella fantasia e nella mitologia.

Superando la valutazione di 1 miliardo di dollari, Bending Spoons è diventata ufficialmente un unicorno italiano. Va a fare compagnia ala scaleup di pagamenti mobile Satispay, che a settembre 2022 ha annunciato un nuovo round d’investimento di serie D per 320 milioni di euro, superando la soglia di valutazione di un miliardo.

Già a febbraio 2022 Scalapay, startup del Buy Now Pay Later (BNPL) co-fondata da un italiano a lungo residente in Australia, Simone Mancini, era diventata un unicorno ottenendo 497 milioni di dollari in un round serie B co-guidato dal colosso tecnologico cinese Tencent e da Willoughby Capital. Ma la società, dopo essere stata costituita a Milano, ha trasferito la sede legale a Dublino anche per volere degli investitori, quindi non si può ufficialmente definire italiana. 

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