Investimenti

Butlr, la startup italiana che piace al principe arabo

Sua altezza Khaled Bin AlWaleed, figlio del Principe Al-Waleed Bin Talal, imprenditore multimiliardario saudita, ha investito nel progetto di Andrea Castiglione: un concierge digitale per gli alberghi di lusso. La notizia arriva da Dublino, dove il team sta seguendo il Web Summit. Il principe ha rilevato il 30% della società

Pubblicato il 06 Nov 2014

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Italia Paese di santi, navigatori e poeti. Ma anche di startup, le cui idee, molto spesso, vengono apprezzate di più all’estero che nel nostro Paese. È il caso di Butlr, la startup siciliana che ha conquistato nientemeno che il principe arabo Khaled bin Al Waleed, figlio di Al-Waleed Bin Talal.

Sua altezza, noto tech investor, ha deciso infatti di investire sulla startup fondata da Andrea Castiglione insieme ad Andrea Batticani e Gianni Famà: i tre ragazzi hanno messo a punto una sorta di maggiordomo digitale. Si tratta, infatti, di un servizio per la gestione dei servizi di ospitalità negli alberghi di lusso. Attraverso un’app, infatti, i clienti hanno accesso direttamente dal proprio smartphone a un concierge personale che li guida durante il loro viaggio di vacanza o di lavoro e dà loro spiegazioni, dettagli e consigli su tutti i servizi alberghieri offerti.

E che gli arabi siano molto sensibili a tutto ciò che ha una nota di agio e di lusso non è certo una novità. Ecco perché il principe ha deciso di investire in prima persona nel progetto di Castiglione, rilevando il 30% della società.

La notizia arriva direttamente da Dublino, dove il team di Andrea Castiglione sta partecipando al Web Summit e, per il momento, non è dato sapere l’importo dell’investimento. Sicuramente si tratterà di una grossa cifra visti i personaggi in gioco. Basta leggere la pagina Wikipedia che lo riguarda, per sapere che il principe Al-Waleed, imprenditore multimiliardario saudita, secondo la rivista americana Forbes è uno degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di 20 miliardi di dollari americani. Pare che l’immensa fortuna sia stata accumulata grazie a fruttuosi investimenti e al suo invincibile fiuto per gli affari, che gli ha procurato il soprannome di ‘Il Warren Buffett d’Arabia’.

Se buon sangue non mente, per Butlr potrebbe iniziare un futuro molto interessante.

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