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Brexit, Soundreef: «Con UK fuori dalla Ue non saremmo mai nati»

Sul referendum del 23 giugno interviene il Ceo della startup che da Londra fa intermediazione di diritti d’autore anche in Italia. «Fuori dall’Unione le startup inglesi non potrebbero più avvantaggiarsi delle norme europee sul libero scambio di beni e servizi. Per noi sono faro nella nebbia»

Pubblicato il 16 Giu 2016

Davide D'Atri

Co-founder e CEO di Soundreef

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Davide D'Atri, founder e Ceo di Soundreef

Il 23 giugno i cittadini della Gran Bretagna sono chiamati a decidere attraverso un referendum se il loro Paese dovrà uscire o meno dall’Unione europea. Un tema che coinvolge anche l’ecosistema delle startup, che a Londra è il primo in Europa con 8,2 miliardi di euro di investimenti (dati aggiornati al 2016), 207 miliardi di fatturato e 274 mila startup attive. Tra queste ci sono anche quelle fondate e cresciute in UK da italiani, o altre che operano sul mercato britannico, così come ci sono imprenditori italiani attivi sul territorio. EconomyUp ha chiesto ad alcuni di loro cosa ne pensano della Brexit e quali conseguenze ritengono che avrà sul futuro della giovane imprenditoria. Ecco l’intervento di Davide D’Atri, fondatore e Ceo di Soundreef, startup basata a Londra che si occupa di intermediazione di diritti d’autore e tanto ha fatto parlare di sè avendo portato nella sua scuderia artisti come Gigi D’Alessio e Fedez.

“Se la Gran Bretagna non fosse stata nell’Unione europea, probabilmente non avremmo mai fondato Soundreef a Londra nel 2011. Da tempo si sono organizzati gli schieramenti dei favorevoli e contrari all’Unione, mentre gli ultimi sondaggi danno per vincente il fronte degli anti-europeisti. Io non ci credo, o almeno spero che non sarà così. Ho vissuto tanti anni in UK, conosco gli inglesi e sono convinto che alla fine sceglieranno per il meglio. Anche perché, a mio parere, la Brexit sarebbe una tragedia sia per il Regno Unito sia per gli altri Stati membri dell’Unione, in quanto l’uscita dalla Ue potrebbe scatenare un desiderio di emulazione. Non ci voglio ancora pensare, ma rischiamo grosso. Non è facile prevedere quali saranno le conseguenze se la Gran Bretagna uscirà dalla Ue, ma a mio parere le startup inglesi non potranno più trarre vantaggio dalle norme europee in materia di libero scambio di beni e servizi. Il mercato europeo è già complicato, se poi non è possibile accedere ai vantaggi offerti dall’Unione lo diventa ancora di più. Per quanto ci riguarda le norme europee sono un punto di riferimento e un faro nella nebbia”.

*Davide D’Atri è co-founder e ceo di Soundreef, startup che si occupa della raccolta dei diritti d’autore in vari Paesi tra cui l’Italia

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Davide D'Atri
Co-founder e CEO di Soundreef

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