Il biotech italiano non cessa di mettere a segno colpi clamorosi. L’ultimo in ordine di tempo è l’exit di VivaBioCell, società nata come spinoff dell’Università degli Studi di Udine attiva nel campo delle cellule staminali adulte, che è stata acquistata da un gigante statunitense del settore per, sembra, circa 60 milioni di dollari.
A comprarla è stata NantCell, azienda statunitense focalizzata in scoperta e sviluppo a livello molecolare di terapie cellulari innovative fondata da Patrick Soon-Shiong, fondatore a sua volta di Abraxis BioScience. NantCell fa parte delle nove società del gruppo NantWorks.
VivaBiocell è stata ceduta attraverso il disinvestimento di Aladinn Ventures, veicolo di venture capital di Friulia Veneto Sviluppo sgr. L’importo dell’operazione per il momento non è stato rivelato, ma secondo alcune fonti potrebbe sfiorare, come detto, i 60 milioni di dollari.
L’obiettivo dell’acquisizione di NantCell, scrivono le riviste specializzate internazionali, è sviluppare la piattaforma di VivaBioCell chiamata GMP-in-a-Box. Le attuali applicazioni includono lo sviluppo di cellule staminali per curare l’osteoartite e la rigenerazione ossea per la ricostruzione dentale e maxillofacciale.
In particolare VivaBioCell è una società biotecnologica nata nel 2007 che si occupa di scoprire, sviluppare e commercializzare terapie innovative basate sull’utilizzo di cellule staminali e sulle tecnologie dell’ingegneria tissutale, orientate nel campo della medicina rigenerativa che si può ormai definire come la medicina del presente e di un futuro sempre più vicino. Attualmente ha in fase di certificazione due prodotti medicinali per terapia avanzata per applicazioni in chirurgia maxillo-facciale/odontostomatologia ed in ortopedia/reumatologia.
“Ho collaborato con il dottor Soon-Shiong per oltre 20 anni nell’ambito della ricerca delle cellule staminali – ha dichiarato Francesco Curcio, presidente della startup – e l’integrazione con NantCell è il culmine di molti anni di lavoro insieme in questo campo”.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito in maniera significativa con il nostro fondo di Venture Capital, Aladinn Ventures, a far crescere una brillante intuizione scientifica e strutturarla in un’azienda capace con i suoi prodotti e competenze di interessare un prestigioso gruppo internazionale come Nantworks” ha dichiarato Stefano Milanese, direttore generale di Friulia-Veneto Sviluppo. “Una nuova dimensione internazionale sotto l’ombrello di un gruppo globale così dinamico darà il giusto slancio alla società per presentarsi sui mercati globali con i suoi prodotti innovativi e estremamente competitivi. Siamo soddisfatti che la nuova proprietà garantisca la permanenza della società a Udine, testimoniando una volta in più la rilevanza e il valore sviluppato da persone e risorse del Friuli Venezia Giulia”.
“Con l’acquisizione di VivaBioCell – ha affermato Soon-Shiong – abbiamo aggiunto al nostro gruppo competenze nuove e complementari nella coltura delle cellule ed esteso la nostra ‘impronta’ geografica”.