Ballmer e l’Italia delle startup: “Non solo idee, serve tenacia”

Il ceo di Microsoft rivendica i numeri italiani del progetto globale YouthSpark: 25.000 giovani formati e 1.300 start up nate nel 2013 da iniziative realizzate con l’azienda. “Ma Twitter e Facebook sono eccezioni: servono anni prima del momento giusto”

Pubblicato il 06 Nov 2013

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Quest’anno in Italia sono nate 1.300 nuove start up grazie a Microsoft, circa 500.000 giovani italiani sono stati ‘raggiunti’ dall’azienda attraverso vari progetti e 25.000 hanno usufruito di formazione in aula . È emerso dell’evento Building the Vision al quale ha partecipato Steve Ballmer in persona, regalando ai numerosi presenti al Teatro Eliseo di Roma tre piccoli-grandi segreti per mettere in piedi un’impresa: avere una buona idea, avere passione per quell’idea ed essere tenaci, perché tanti ostacoli si frapporranno inevitabilmente sul cammino.

Tutto parte da YouthSpark, grande progetto mondiale lanciato il 20 settembre 2012 da Ballmer con l’obiettivo di formare in tutto il mondo 300 milioni di giovani e offrire loro maggiori opportunità di lavoro. A più di un anno di distanza il bilancio è positivo per l’Italia (e non solo).

“Siamo felici di vedere così tanti giovani italiani prendere in mano il proprio futuro e lasciare un impatto reale nelle rispettive comunità” ha dichiarato il ceo del gruppo fondato da Steve Jobs. “Siamo entusiasti di poter contribuire al loro successo attraverso YouthSpark ed in particolare attraverso opportunità di formazione utili ad accedere al mondo del lavoro, anche attraverso la creazione di una propria impresa”.

Ma il numero uno di Microsoft non si è limitato ad affermazioni generiche, anzi, in perfetto stile americano, ha offerto consigli pratici ai giovani presenti con lui sul palco, tra cui gli startupper di Mangatar, Le Cicogne e Gamepix. “Dopo l’idea – ha detto – c’è ancora tanto da fare: bisogna essere costanti e concentrati su qualcosa che sia di valore per qualcuno. Le aziende che ce la fanno in poco tempo, come Twitter e Facebook, sono solo dei casi. Prima che arrivi il vostro momento ci vorranno anni e dovrete lavorare molto, tenendo d’occhio come cambiano le cose intorno a voi”.

Ma in cosa consiste esattamente YouthSpark? È un’iniziativa articolata in diversi progetti supportati da una molteplicità di partner.

In particolare, in Italia, 4.300 giovani in cerca di lavoro sono stati formati attraverso il progetto “Giovani & lavoro. IT fattore abilitante” realizzato da Microsoft Italia in collaborazione con Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di aumentare le competenze tecniche (informatiche), relazionali e lavorative attraverso specifici percorsi formativi.

Altri 4.500 sono stati gli studenti che hanno ricevuto strumenti innovativi e acquisito le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro dalla porta dell’impegno sociale, attraverso Meet no neet, il programma nato da una partnership tra Microsoft Italia, Fondazione Mondo Digitale, Roma Capitale e le scuole del territorio nazionale.

Oltre 15mila giovani talenti italiani hanno avuto l’opportunità di partecipare alle due fasi di training orientati alla formazione tecnica e di business per trasformare la propria idea in una vera e propria start up grazie a Startup Revolutionary Road, l’iniziativa nata dalla collaborazione con Fondazione Cariplo e Fondazione Filarete e attraverso il lavoro di 5 organizzazioni non governative (ong): TechGarage, I3P, Polihub, InnovAction Lab e Fondazione Filarete.

Cento sono stati i ragazzi che hanno preso parte ad Innovate4Good, l’iniziativa che si pone l’obiettivo di supportare, grazie alla tecnologia, i giovani che vogliono sviluppare idee imprenditoriali, realizzata in collaborazione con l’organizzazione non profit Junior Achievement Italia.

E 400 giovani donne sono state formate attraverso il progetto Nuvola Rosa, realizzato in partnership col comune di Firenze con l’obiettivo di colmare il divario di genere nella scienza, nella tecnologia e nella ricerca.

YouthSpark mi è stato di grande utilità” dice a EconomyUp Vito Macina, che ha conseguito una laurea triennale in Informatica. “Prima di entrare nel mondo delle aziende ho capito che dovevo accumulare competenze, così ho ottenuto diverse certificazioni Microsoft che mi permettono di dimostrare cosa sono in grado di fare quando ottengo un colloquio di lavoro. Per il momento sono un consulente privato, ma sto collaborando con Microsoft su un progetto dedicato agli studenti”.

Anche Giulio Mallardi, di Bari, è soddisfatto dell’esperienza. “Mi sto per laureare in Informatica magistrale e mi occupo di sviluppo di app” dice. “Finora ne ho realizzate una ventina che ora sono sullo Store. Microsoft mi ha dato gli strumenti per realizzare questi prodotti che mi permettono anche di aiutare gli altri: per esempio ho creato un’app in ambito medico-sanitario per aiutare il personale a gestire particolari situazioni”.

“In un Paese, il nostro, con ancora troppa incertezza sul miglioramento del contesto economico e produttivo – ha concluso Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia – la tecnologia continua a rappresentare una leva di crescita economica e occupazionale senza pari. Le opportunità di lavoro offerte dalle tecnologie informatiche e di comunicazione sono enormi: si stima che entro il 2015 il 90% delle professioni in tutti i settori richiederà competenze tecnologiche. È pertanto fondamentale che questa domanda trovi una risposta nella nostra società e che non manchino le persone qualificate per ricoprire i ruoli richiesti dal mercato”.

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