Sviluppatori che lavorano per gli sviluppatori. Il team di Baasbox, acronimo per Backend As A Service, propone software e server per i servizi di backend pensati per tutti quelli che vogliono creare applicazioni mobile e web. “Facciamo risparmiare tempo per fare la parte più difficile di ogni app”, racconta ad EconomyUp.it Federico Pacilli, founder di Baasbox.
La start up è una di quelle accelerate in Luiss Enlabs, l’idea nasce tra ottobre e novembre del 2012, quando Federico Pacilli e Claudio Tesoriero, che si conoscono da sei anni, stavano sviluppando un videogioco per cellulari insieme.
Loro, ora 31 e 40 anni, lavoravano per una web agency, di cui Federico era direttore. “Ero già abituato ad essere imprenditore di me stesso!”.
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Così, decidono di buttarsi, di rischiare. “Quello che ha avuto più coraggio – ammette Federico Pacilli – è stato Claudio, che ha due figli e nonostante tutto ha voluto lasciare il suo lavoro per investire il suo tempo nel nostro progetto”.
Dopo aver sviluppato l’idea, la spinta ad andare avanti è arrivata con la vittoria del contest “Cloud seed”. Baasbox si aggiudica 15mila euro e, con quelli, inizia anche una campagna di marketing.
A fine giugno del 2013 Baasbox entra nel programma di accelerazione di Luiss Enlabs. “Abbiamo già iniziato a fatturare. La nostra non è più solo un’idea”.
Anche il team di questa start up si scontra con le difficoltà del contesto, come spesso capita con le start up che nascono su idea di italiani e che in Italia cercano di svilupparsi: “Non esistono investitori che – conferma il founder di Baasbox – possano comprendere velocemente le necessità del nostro progetto”. Inoltre, vista la particolarità del servizio offerto, “è difficile anche far capire a chi non è nel settore qual è il nostro modello di business”.
Secondo i suoi fondatori, infatti, l’idea del kit che aiuti gli sviluppatori per tutta la parte di backend di un’app, “è forte se parte a livello globale e senza investimenti non può farlo”.
A pochi giorni dall’Investor Day in cui cercheranno proprio di incuriosire eventuali investitori, viene rilasciata la versione stabile 1.0 del software. E se il 6 novembre otterranno quello in cui sperano, investiranno i soldi “principalmente in attività di marketing”.
Ad un anno dalla nascita dell’idea di Federico Pacilli e Claudio Tesoriero, la più grande soddisfazione è stata conoscere Michael Widenius, inventore di MySQL e guru per gli appassionati del settore. E’ lui che ora sta aiutando i ragazzi di Baasbox a scrivere la licenza del software. Ma il principale risultato raggiunto secondo Federico Pacilli è “essere riusciti a trasformare l’idea in un’azienda”.