Azimut e Fondo Italiano di Investimento (Fii) hanno sottoscritto per 15 milioni ciascuno il primo fondo lanciato da Programma 101 (P101), operatore di venture capital promosso da Andrea Di Camillo, dedicato agli investimenti nel settore digitale.
Il fondo di P101, si legge in un comunicato di Azimut, ha un target di raccolta di 50 milioni di euro. Il first closing è avvenuto ieri a quota 32 milioni.
P101 intende investire tra 500.000 e 1,5 milioni in aziende tecnologiche.
“Il problema per le aziende è trovare capitali superata la prima fase”, spiega a Reuters Di Camillo, “un fondo che dia continuità”.
Con un passato da imprenditore, ‘business angel’ e venture capitalist (ha lavorato al fianco di Elserino Piol in Kiwi), Di Camillo ha costruito una rete di incubatori e sotto la sua ala ci sono già aziende potenzialmente interessanti per il fondo. In tutto, la rete di P101 ha incubato oltre un centinaio di imprese, “con vari gradi di sviluppo”.
“Puntiamo a effettuare 15-18 investimenti”, spiega Di Camillo. Per il final closing, il manager di P101 punta a coinvolgere altri investitori istituzionali e imprenditori italiani, soprattutto quelli del digitale.
Ciò che caratterizza il venture capital italiano, spiega Di Camillo, è “un approccio molto industriale”. La liquidità è scarsa, imparagonabile a quella presente negli Usa. Ma ora la situazione è ben diversa rispetto alla bolla del 2000. “Adesso ci sono aziende vere, che fatturano, non solo idee”, conclude.
(Reuters)