Per tutti coloro che sono in cerca di un lavoro ora c’è un aiuto in più: un portale nel quale è possibile recensire in modo anonimo le aziende per aiutare i candidati a scegliere il posto migliore dove lavorare.
Si chiama Ayo, acronimo di About Your Office, e raccoglie appunto recensioni anonime di dipendenti o ex dipendenti. L’obiettivo è aumentare la trasparenza a favore del candidato su ambiente di lavoro, possibilità di carriera, politiche retributive e gestione delle risorse umane all’interno dell’azienda. Il tutto in maniera completamente anonima.
Come sono i processi di selezione? Com’è l’ambiente? La retribuzione è in linea con gli standard di mercato? Queste sono solo alcune delle domande che troveranno risposta all’interno di aboutyouroffice.com.
Fondatrice di Ayo è Marina Pirella, giovane imprenditrice veneta, in partnership con Matteo Achilli, il giovane imprenditore a capo di Egomnia, realtà italiana attiva nel settore del recruiting online.
Dopo una breve esperienza nel settore della comunicazione e sales/marketing a Milano, Pirella ha deciso di trasferirsi a Londra dove ha trovato lavoro nel settore finanziario come Research Analyst. Qui ha lavorato diversi anni a contatto con banche d’investimento, agenzie di broker, studi legali conducendo indagini sul riciclaggio di denaro nei paradisi fiscali. Tornata a Milano si è resa conto che il sistema e le condizioni lavorative italiane sono ancora molto distanti dagli standard di Londra. Ha deciso così di abbattere l’asimmetria informativa tra il candidato e l’azienda, raccogliendo le testimonianze anonime e dirette di dipendenti ed ex-dipendenti.
“Vogliamo diventare un punto di incontro tra le aziende, i candidati e i dipendenti, offrendo da un lato un panorama obiettivo sulle realtà aziendali, dall’altro essendo utili alle aziende nell’aiutare a rafforzare la loro brand identity con servizi interamente a loro dedicati, come per esempio la pubblicazione di offerte di lavoro” ha dichiarato la giovane fondatrice veneta Marina Pirella.
Ayo si impegna affinché le informazioni sulle società siano autentiche, trasparenti e di valore aggiunto per chi cerca lavoro, e allo stesso tempo che queste garantiscano la massima correttezza verso i datori di lavoro. La startup farà infatti ricorso a diversi tipi di filtri informatici e si servirà di un moderatore che prenderà in esame le recensioni negative per valutare che i contenuti non siano offensivi. (L.M.)