SBAGLIANDO SI CRESCE

Attenzione al product manager: deve sapere cosa può fare l’innovazione per il prodotto



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L’ultima cosa che desideri in un product manager è che sia semplicemente un gestore. Deve avere una visione di come l’innovazione possa fare la differenza per il prodotto. Ecco perché i migliori product manager sono ex founder

Pubblicato il 9 ott 2024

Claudio Erba

Underdog entrepreneur (IPO level)



Product manager

In questo percorso sugli errori da evitare quando si è in corsa per far crescere una startup, per farla scalare bebe e velocemente, vale la pena fare una tappa dedicata al product manager.

Si tratta di una figura centrale in ogni azienda e ancora di più lo è in un’impresa che muove i primi passi. L’ultima cosa che desideri in un product manager è che sia semplicemente un gestore.

Il product manager? Deve saper migliorare il prodotto

In una startup che vuole diventare scaleup hai bisogno di qualcuno che sia ossessionato dal prodotto, che abbia una visione di dove l’innovazione possa fare la differenza e che possieda allo stesso tempo il pragmatismo necessario per riconoscere l’importanza delle richieste dei clienti e la capacità di gestirle al meglio possibile.

In questi ruoli, non puoi avere qualcuno che si limiti a “fare i compiti” (in effetti, idealmente non vorresti nessuno in azienda che si limiti a farlo ma questo è un altro discorso dove entra in gioco l’approccio tra responsabilità e accountability). Invece hai bisogno di persone in grado di plasmare il futuro, migliorando continuamente (o addirittura ricostruendo) il tuo principale asset, che resta il prodotto.

I migliori product manager sono ex founder

avuto modo di incontraeQueste qualità sono spesso legate a una mentalità imprenditoriale, motivo per cui i migliori product manager che ho avuto modo di incontrare sono ex founder, come Giuseppe Tomasello (founder di Edugo, startup che stata acquisita da Docebo), Laurent Balagué e Mikhail Larionov. Sono ex imprenditori che sono anche esperti del settore con grandi idee.

Ecco perché le operazioni di M&A orientate al prodotto possono avere senso per le aziende che faticano a innovare, o per quelle con forti capacità di vendite e marketing che potrebbero essere amplificate con un tocco di innovazione.

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