Addestrare il proprio smartphone a mandare ogni giorno alle 8.00 un messaggio di buongiorno alla persona amata: con Atooma si può, anche non si è particolarmente esperti di nuove tecnologie. Grazie all’app per Android ideata da alcuni giovani di Roma si può istruire il cellulare affinché esegua una serie di compiti: per esempio postare foto su Facebook soltanto quando si è in vacanza, attivare il vivavoce quando si è in macchina o eliminare la suoneria se si è al lavoro. Un modo per non essere più schiavi della tecnologia, ma imparare a dominarla.
All’origine della start-up c’è la tesi di laurea di Francesca Romano, oggi Ceo di Atooma. La squadra di lavoro, di cui fanno parte anche Gioia Pistola, Andrea Meriggioli e Fabrizio Cialdea (tutti sotto i 30 anni), si è conosciuta nel 2011 all’Innovation Lab, ha ricevuto un finanziamento seed da EnLabs, ha seguito il successivo programma di accelerazione del fondo Mind The Seed e ora è tra le “pupille” di Luiss Enlabs.
Se fosse un testo teatrale, Atooma sarebbe in tre atti: il primo consiste nello scaricare l’applicazione che permette di personalizzare le funzioni del proprio smartphone Android, creando tante ‘azioni’ o mini-app in grado di svolgere determinate funzioni, senza che sia necessario conoscere o lavorare su alcun codice di programmazione. L’interfaccia grafica è comoda e intuitiva, basta saper usare bene la schermata “If” e quella “Do”, dando ordini del tipo “Se la mia batteria scende al di sotto del 20%, disabilita il wi-fi”.
Nel secondo atto la protagonista è la community: in pratica nella scheda Wall si possono visualizzare le mini-app degli altri utenti e, pescando tra le creature altrui, si può trovare quello che ci serve già pronto.
Il terzo atto consiste nella “suggestion”, ovvero la possibilità di inviare dei tag che permettono di trovare l’Atooma giusta al momento giusto: per il lavoro, la musica, i viaggi e altro ancora.
A 5 mesi dal lancio l’app conta oltre 130.000 download totali e ha fatto incetta di premi: ha vinto il Premio Techcrunch Europe, è stata giudicata “migliore app del mondo” nel 2013 al Mobile World Congress di Barcellona, il suo team è stato premiato da Technology Review come Best Entrepreneur under 35.
Ma il gruppo non si ferma ed è ancora in cerca di finanziamenti per 500.000 euro per poter sviluppare al meglio la tecnologia.
L.M.