Un musicista di strada milanese ha raccolto in meno di due mesi 8.000 euro: non per strada, ma online. Lo ha fatto grazie a una piattaforma di crowdfunding chiamata Musicraiser, l’unica in Italia ad occuparsi di raccolta fondi su Internet esclusivamente per progetti musicali. Anche l’arte intesa in senso lato (musica, cinema, design, patrimonio artistico, letteratura, teatro) fa capolino nel mondo in ascesa della raccolta di finanziamenti attraverso Internet. Ma al momento i siti italiani di crowdfunding che hanno scelto di specializzarsi in cultura sono ancora pochi e stentano a decollare. A parte Musicraiser e Distribuzioni dal basso (cinema indipendente), su questo fronte sembrano vincere le piattaforme generaliste come Eppela, che di recente ha stretto un accordo con Postepay: finanzerà al 50% i migliori progetti di innovazione e design. E poi c’è l’incognita Bookabook, startup editoriale appena nata: propone ai lettori il co-finanziamento di libri con lo scopo finale della pubblicazione. E potrebbe aprire una nuova strada di successo.
Ecco una lista delle principali piattaforme attive nel campo della cultura e delle arti. Sono tutte reward-based, cioè propongono al finanziatore una piccola ricompensa come il biglietto per una prima o la copia autografata di un libro o di un cd.
Musicraiser
Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata alla musica. Fondata dal cantante di Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e producer Tania Varuni, la piattaforma è stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che ha a che fare con la musica. Tra i progetti che hanno riscosso più entusiasmo quello di Gianni Maroccolo con Claudio Rocchi: producono “ologrammi sonori psichedelici”, hanno in programma cd, vinile, libro “biofotografico” e dvd e hanno ottenuto dalla platea di Internet nel 2013 più di 27mila euro, andando ben oltre l’obiettivo di 9mila euro. Hanno già raccolto 12mila euro quelli dell’ “Eneide di Krypton”, spettacolo cult degli anni Ottanta a Firenze, diretto da Giancarlo Cauteruccio, con la collaborazione artistica dei Litfiba. Ora viene riproposto: chi contribuisce al finanziamento ottiene un biglietto omaggio per la prima. Ma la storia più curiosa è quella di Soltanto, giovane musicista di strada per scelta, attivo sulla piazza di Milano, che nel 2012 ha deciso di realizzare il suo primo album di inediti, Le chiavi di casa mia, e per raccogliere gli 8.000 euro necessari si è rivolto a Musicraiser: obiettivo raggiunto.
Eppela
Eppela è una piattaforma di reward-based crowdfunding fondata nella seconda metà del 2011 da Nicola Lencioni. È stata la prima e, grazie anche all’esperienza accumulata sul campo, è tra le più conosciute. Permette di finanziarie progetti innovativi e creativi nei campi di arte, tecnologia, cinema, design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no profit. Ospita varie community: mamme, geek, stilisti, designer. Di fatto può essere inserito a pieno titolo anche tra le piattaforma di crowdfunding generaliste. Per quanto riguarda il no profit il 28 marzo è partita una raccolta fondi del Consorzio Agora, impresa sociale composta da cooperative che si occupano di servizi alla persona: vuole acquistare le auto blu messe all’asta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per usarle come mezzi di trasporto dalle strutture di accoglienza per cittadini extracomunitari richiedenti asilo di Genova e provincia. E per questo chiede contributi online. Ma l’ultimo “colpaccio” di Eppela è la partnership con Postepay nell’iniziativa PostepayCrowd che punta a supportare, si legge nel sito, “le idee vincenti degli startupper che vogliono lanciare le loro iniziative testandole sul mercato attraverso il crowdfunding, la nuova modalità meritocratica”. In pratica ogni mese Postepay co-finanzierà i progetti selezionati con il 50% del budget richiesto. Il finanziamento potrà essere erogato solo nel caso in cui un progetto raggiunga tramite il crowdfunding il 50% del traguardo stabilito dal progettista. I progetti selezionati da Postepay dovranno essere incentrati su innovazione in ambito tecnologico, design e digitale e avere possibilità di essere scalabili sul mercato, ovvero di poter essere lanciati su scala nazionale.
Il cinema indipendente prova la strada del crowdfunding. Lanciato ad aprile 2013, l’obiettivo del progetto è sostenere la circolazione di film e documentari indipendenti realizzati dalla nuova generazione di freelance, nata sull’onda del fenomeno Creative Commons e dei nuovi meccanismi di produzione basati sul crowdfunding. Come funziona? L’utente effettua la ricerca tramite il search interno, trova il titolo che desidera o che più lo attira, verifica la disponibilità del dvd o del file in download e lo richiede. Per averlo gli viene proposta una donazione: 13 euro più 10 di spese postali per il dvd, 4 euro per il dowload. La cifra viene redistribuita tra l’autore e il portale. Insomma, si scrive crowdfunding, ma si può anche leggere “vendita di dvd”, senonché i film inseriti in vetrina sono davvero indipendenti e probabilmente introvabili altrove, e affrontano tematiche scomode come lo sversamento di petrolio nel fiume Lambro nel 2010, il “volto sporco dell’energia pulita”, la tratta dei clandestini, le operaie in cassa integrazione, il terremoto dell’Aquila.
È una piattafoma di crowdfunding che dal 2005 permette a chiunque di proporre e raccontare in modo semplice il proprio progetto allo scopo di raccogliere fondi per realizzarlo.
In questo modo chi propone un progetto può farsi una idea dell’interesse potenziale che può attirare la sua proposta e può coprire le spese per la sua realizzazione. Si auto-definisce piattaforma generalista, ma di fatto gli utenti propongono principalmente progetti relativi a musica, letteratura, cinema e teatro. Finora ha contribuito a raccogliere oltre 1,1 milioni di euro e al finanziamento di 497 progetti finanziati. Ha 347 progetti attivi e conta complessivamente 47.778 utenti.
È appena nata ed è una piattaforma editoriale dove sono i lettori-editori a decidere se finanziare la pubblicazione in Italia di un libro. Gli startupper sono tre italiani e una francese, Marco Vigevani, Claire Sabatié Garat, Emanuela Furiosi e Tomaso Greco, di età compresa tra i 54 e i 25 anni. Ogni mese vengono presentati sul sito tre inediti corredati di un’anteprima gratuita. Ogni autore ha a disposizione trenta giorni per raccogliere i contributi dei lettori che possono finanziare il libro partendo da un minimo di tre euro. Mano a mano che vengono raggiunti degli step intermedi di finanziamento vengono resi pubblici ulteriori capitoli del libro, coinvolgendo così sempre di più i lettori e, perché no, anche i rispettivi portafogli. Se la campagna viene conclusa con successo chi vi ha contribuito riceverà il libro finanziato (in formato digitale) ed eventuali altri premi. Al contrario i sostenitori verranno rimborsati degli importi offerti.
La piattaforma, inaugurata pochi giorni fa, è stata ideata da un team interamente under 30 e il progetto è stato tra i vincitori del bando On/Off per giovani idee imprenditoriali promosso dal Comune di Parma e finanziato da Fondazione Cariparma nel 2013. L’obiettivo di BeCrowdy è fornire a coloro che operano in ambito artistico la possibilità di reperire fondi per progetti. Vengono presentati e promossi iniziative ed eventi nei campi delle arti visive e performative, dell’editoria e della musica. L’intento è creare un punto d’incontro tra artisti, promoter culturali e fruitori. I primi progetti già presenti nel sito sono la mostra Parma Dorme del fotografo Gianni Pezzani curata da Andrea Tinterri, il festival internazionale di musica indipendente Beatscape 4.0 dell’Associazione Amici del Marte Mediateca Arte Eventi, il docufilm Trobàr – Viaggio alla ricerca della canzone di Ugo Cattabiani e Rocco Rosignoli della Rigoletto Records, il contest per giovani creativi Un’App è per Sempre promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi e dal Circolo Arci Fuori Orario, e il progetto di poesia d’assalto itinerante La Poesia Fa Strada dell’artista milanese Ivan Tresoldi.
È sbarcato online il mese scorso ed è dedicato al finanziamento di progetti creativi e artistici esclusivamente italiani, ma, forse proprio a causa del debutto recente, per il momento ospita solo due progetti. È una Start Up incubata presso i3P, l’incubatore del Politecnico di Torino nella sezione Treatabit dedicata ai progetti digitali. Il progetto è ideato e prodotto dall’Associazione No Profit “Cultura Piemonte” di cui sono soci fondatori Emanuela Negro-Ferrero e Lorenzo Pennacchioni . Torinesi, uniscono al background professionale nella comunicazione e nel marketing una grande passione per l’arte, lo spettacolo e il restauro. “Investire in cultura – dicono – significa creare posti di lavoro, migliorare il patrimonio della collettività e creare un’onda di benessere che si riversa sull’intera comunità”. Per ora i progetti in vetrina sono un film del regista Davide Ferrario, “Sexxx”, per il quale sono stati raccolti poco più di 3.500 euro, e uno spettacolo con gli ospiti del Cottolengo di Torino, che per il momento ha ottenuto oltre 900 euro.
Foritaly
È dedicata al patrimonio artistico italiano. Come si legge nel sito nasce per “contribuire a proteggere la bellezza che il nostro Paese custodisce; una bellezza fragile che rischia di essere travolta da scarsa attenzione o mancanza di risorse.” Ideata da ARPANet e Arts Council ha ospitato – tra il 20 novembre e il 9 dicembre 2013 – la campagna di crowdfunding a favore del Museo Diocesano di Milano realizzata in occasione del XV Concerto Straordinario tenutosi il 9 dicembre nella Basilica di Sant’Eustorgio. Ma i progetti finanziati, almeno quelli elencati sul sito, si contano sulla punta delle dita e non è specificata l’entità della donazione.
Ginger è una piattaforma web rivolta a creativi, imprese e istituzioni pubbliche dell’Emilia Romagna per ridurre il gap che sussiste tra questi tre attori nell’attuale mondo del lavoro. La piattaforma permette ai creativi di dare visibilità ai loro progetti e prodotti e allo stesso tempo creare una rete di sostenitori e collaborazioni. Il sito è collegato a un blog in cui chi richiede donazioni racconta il proprio progetto attraverso articoli e interviste.
Microcreditartistique
La mission della piattaforma “è aiutare chi ha un idea per l’arte contemporanea e vuole realizzarla”. Nata da un idea di Mauro Defrancesco,e si occupa esclusivamente di arte contemporanea. Per esempio sta cercanod 1000 euro per finanziare la creazione di uno sportello locale di raccolta fondi e la realizzazione di un festival di arti visive nel mese di aprile a Islamabad (Pakistan): per ora ne ha raccolti cinquanta. In home page attualmente i progetti sono solo tre.