Cleantech

Anemotech, ecco la startup pulisci-aria che piace anche a Umberto Veronesi

La società di Pavia ha ideato The Breath, un pannello da appendere al muro che sfrutta le nanotecnologie per assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell’atmosfera. Un’idea che ha già avuto il placet di Legambiente e dello Ieo. Il prodotto sarà sul mercato entro l’anno

Pubblicato il 05 Mag 2016

anemotech-160505115342

Umberto Veronesi con Gianmarco Cammi, direttore operativo di Anemotech

Arriva da un piccola startup pavese un brevetto che intende non solo pulire aria da agenti inquinanti, ma anche da muffe e cattivi odori. Si chiama The Breath e, anche se non risolve per sempre il problema dell’inquinamento, certo aiuta a fare un passo avanti. Simile a un quadro The Breath altro non è che un pannello che, volendo, si può appendere ovunque, in casa, in un ufficio, sia lla’perto che al chiuso. Il brevetto proprietà della startup Anemotech di Casei Gerola (Pavia) è stato presentato al pubblico a Milano. Si tratta di un tessuto multistrato che sfrutta le nanotecnologie per assorbire, bloccare e disgregare le molecole inquinanti presenti nell’atmosfera e, in questo modo, abbattere gli agenti inquinanti e garantire aria più pulita per tutti.

Un sistema pulisci-aria che ha avuto il benestare di Legambiente e dello Ieo (Istituto europeo di oncologia) di Umberto Veronesi (intervenuto alla presentazione milanese con un messaggio video), che dunque si può usare in ogni tipo di ambiente, a partire dalle case private, e che ha la sua carica innovativa nell’essere quasi del tutto invisibile. O meglio: camuffabile, per così dire. La struttura, particolarmente sottile si adatta a fare da supporto a pannelli pubblicitari o divisori (per gli uffici open space) o a quadri e pareti di casa.



«Il prodotto sarà introdotto sul mercato nella seconda metà del 2016, a tre anni di distanza dal brevetto, che abbiamo portato a termine nel 2014″ spiega Gianmarco Cammi, Direttore Operativo di Anemotech e co-inventore della nuova tecnologia. “In questo tempo lavoreremo, insieme a Gabriele Fava dell’Università Politecnica delle Marche e con un investimento da 500 mila euro, per portare a termine un piano di verifiche, controlli e validazione scientifica dei nostri risultati, sia in ambienti indoor e outdoor, che oggi ci permette di proporre una soluzione all’inquinamento atmosferico rivoluzionaria e, allo stesso tempo, munita di credenziali qualitative».



Ora, i piani dell’azienda titolare del brevetto, prevedono, entro poche settimane l’avvio di una «campagnaB2B presso il pubblico degli uffici e dei luoghi pubblici in generale scuole, ospedali, pubblica amministrazione per veicolare campagne pubblicitarie outdoor focalizzate sulla responsabilità sociale d’impresa», poi nel prossimo autunno l’approdo effettivo verso il consumatore finale.


Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

Articoli correlati

Articolo 1 di 2