Agroalimentare B2B: alla startup Soplaya 3,5 milioni da P101 con CDP Venture Capital

Soplaya aiuta i ristoratori a semplificare gli acquisti e risparmiare sulle forniture, e offre ai produttori un accesso al mercato. Enrico Resmini, CEO di CDP Venture Capital: “Una startup che risolve problemi strutturali della filiera”

Pubblicato il 09 Lug 2020

I founders di Soplaya

Un mercato digitale che collega chef e ristoratori direttamente ai produttori, Soplaya, ha raccolto un round di investimento da 3,5 milioni di euro guidato dal gestore di Venture Capital P101 SGR, attraverso il suo secondo veicolo P102 e il fondo di venture capital ITALIA 500, istituito da Azimut Libera Impresa sgr e gestito in delega da P101. Il round è stato condotto in coinvestimento con CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione.

Ricordiamo che di recente è stato presentato il piano industriale 2020-2022 della SGR di Cassa Depositi e Prestiti CDP Venture Capital – Fondo Nazionale Innovazione: 1 miliardo di investimenti nei prossimi tre anni, 7 fondi a regime, di cui uno per il corporate venture capital, 1000 startup  beneficiate.

CDP Venture Capital, come sarà investito 1 miliardo per startup e open innovation

Come Soplaya userà i nuovi fondi

Il round è il primo istituzionale per la società dopo gli investimenti di angels privati nel 2018 e a febbraio 2020. I fondi raccolti verranno destinati allo sviluppo e al lancio delle app Android e iOS per i clienti e allo sviluppo di algoritmi che consentono la personalizzazione dell’esperienza dei clienti (Netflix degli ingredienti). Saranno usati inoltre per l’ottimizzazione dell’analisi dei dati di acquisto e vendita di ristoratori e fornitori, per l’ampliamento del team l’estensione del servizio anche al di fuori delle regioni del Friuli Venezia Giulia e Veneto in cui è attualmente presente. Obiettivo: raggiungere altre 10 città italiane entro il 2022, per prepararsi all’espansione Europea e raggiungere i €10 milioni di fatturato annuo entro il 2021.

Inoltre, anche grazie a questi fondi, la società potrà impegnarsi nel supporto ai ristoratori – categoria fortemente colpita dalla crisi dettata dalla pandemia globale – attraverso lo sviluppo di un’offerta che comprende dilazioni di pagamento, sconti, possibilità di ordinare piccoli quantitativi molto frequentemente senza minimo d’ordine e consulenze gratuite.

Soplaya: così aiuta ristoratori e produttori ad accedere al mercato

Fondata da Mauro Germani, Gian Carlo Cesarin, Ivan Litsvinenka e Davide Marchesi, Soplaya dal 2018 aiuta i ristoratori a semplificare gli acquisti e risparmiare sulle forniture, e offre ai produttori un accesso semplice e remunerativo al mercato. Grazie ad una piattaforma end-to-end proprietaria e a un modello logistico modulare e scalabile, la startup garantisce una varietà più ampia di prodotti spesso introvabili tramite i grossisti classici, la consegna in 12-24 ore da tutti i fornitori senza minimo d’ordine, un risparmio medio del 20% rispetto ai canali tradizionali, e una serie di strumenti come il riordino in un click, il confronto prezzi, e i dati per l’analisi del food cost.

Negli anni Soplaya è cresciuta a ritmi sostenuti, superando il milione di euro di vendite in due anni e realizzando un aumento del fatturato di 2.64x nel 2019. Nel 2020, inoltre, è stato lanciato un canale di vendita B2C (frescoelocale.it) per andare incontro alle necessità di delivery a domicilio dettate dall’emergenza sanitaria Covid-19: questo ha consentito a Soplaya di mantenere il tasso di crescita in linea con quello degli anni precedenti, incrementare il numero di dipendenti e aiutare l’economia locale durante questo periodo complesso.

Agroalimentare B2B: un settore da 20 miliardi

Per P101 l’operazione rappresenta l’ingresso strategico nel settore in forte espansione dell’agroalimentare B2B, che in Italia vale 20 miliardi di euro e il cui trend principale degli ultimi anni è quello della digitalizzazione: basti pensare che il segmento del commercio online mostra una crescita del 45% anno su anno, e si stima che entro il 2025 l’80% dei ristoratori acquisterà le proprie forniture attraverso il canale digitale.

“L’emergenza sanitaria ha reso evidente una trasformazione in atto già da qualche anno: il settore del food, trainato dalla domanda dell’e-commerce, sta diventando sempre più digitale. L’intera filiera andrà verso un cambiamento radicale dettato dalla necessità di una maggiore varietà, trasparenza, velocità, flessibilità, semplificazione” commenta Andrea Di Camillo, Managing Partner di P101 SGR.

“Soplaya si inserisce in questo solco fornendo un servizio che va incontro sia alle mutate esigenze dei ristoratori, che alle necessità dei produttori” aggiunge Alessandro Tavecchio, Investment Manager di P101.

“La filiera agroalimentare e l’HoReCa sono tra le industrie in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza globalmente riconosciuta. Purtroppo, però, soffrono di inefficienze operative e di bassa marginalità. La traiettoria di crescita di Soplaya dimostra che l’ambizioso founding team ha creato un modello originale e adatto a risolvere sia tipici problemi strutturali sia a cavalcare i trend emergenti. Crediamo quindi che Soplaya abbia il potenziale per diventare una soluzione chiave nella modernizzazione del settore. Siamo lieti di poter lavorare fianco a fianco ai founders e al team di P101 per supportarne quest’importante fase di crescita” commenta Enrico Resmini, CEO e DG di CDP Venture Capital SGR SpA – Fondo Nazionale Innovazione.

“Questo primo round istituzionale –  dichiara Mauro Germani, CEO e CoFounder di Soplaya – è l’inizio di un nuovo capitolo entusiasmante della storia di Soplaya che ci permetterà di offrire una personalizzazione dell’esperienza per i ristoratori e un’automazione dei processi mai visti prima nel settore Ho.Re.Ca. e di poter finalmente offrire il servizio a una buona fetta della Ristorazione Italiana, oltretutto a condizioni agevolate: ingredienti per noi fondamentali in questo periodo difficile. Siamo felici di avere P101 al nostro fianco in questa fase come Lead Investor: un Partner che supporta e segue da vicino aziende che ogni giorno investono e si “sporcano le mani” per creare i sistemi logistici e distributivi del futuro. Crediamo che l’unico futuro possibile per la ristorazione sia basato su un sistema di approvvigionamento più vario, trasparente e sostenibile, e che l’unico modo per raggiungerlo sia costruire un modello di distribuzione efficiente e digitale”.

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