In un’era dominata dalle tecnologie l’affinità e l’empatia tra le persone contano paradossalmente ancora di più. E il livello di affinità si può calcolare proprio grazie alla tecnologia. È quello che propone Affinity Matters, piattaforma web-based in cloud che attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e modelli psicolinguistici analizza ed estrae i tratti salienti della personalità di un brand, di un individuo o di un gruppo collettivo, anche dai profili social, permettendo un confronto in termini di affinità.
Co-fondata da Leonardo Bellini, questa realtà innovativa ha cominciato a prendere forma nel 2017 dalla collaborazione tra professionisti di mondi diversi – comunicazione, marketing, sociologia, psicologia, programmazione – e dalla primavera del 2018 è iniziata la sperimentazione sul campo.
Finora si è concentrata in ambito B2b, ma sta ampliando il target anche ai singoli utenti, alle agenzie di marketing e comunicazione digitale, alle società di ricerca e selezione, ai consulenti esperti in digital e personal branding, e in generale alle persone e alle aziende che vogliono capire cosa e come stanno comunicando attraverso i loro canali social, e come potrebbero cambiare strada.
La piattaforma, che ha avuto anche la certificazione Facebook per il trattamento dei dati, sarà disponibile inizialmente in modalità freemium e dopo un primo periodo di test prevederà un abbonamento, con tariffe diverse tarate sulle esigenze del singolo o dell’azienda.
Tre sono i principali ambiti di applicazione di Affinity Matters: il mondo delle risorse umane, sotto il profilo del matching tra brand e talenti; il marketing e la comunicazione (in questo caso si tratta di matching tra brand e influencer e testimonial); e il mondo delle vendite perché, come sottolinea Bellini, “a parità di competenze c’è una probabilità di successo che dipende dall’alchimia tra il venditore e il prospect”.
Tre sono anche le tipologie di servizi promossi. Individual Personality si rivolge all’individuo e permette, anche attraverso il social login, di comprendere cosa e come ciascuno di noi comunica e quanto siamo affini a una persona (ad esempio, l’amministratore delegato dell’azienda per cui si lavora o si vorrebbe lavorare), o a un’azienda. Il brand influencer matching riguarda poi la misurazione del livello di affinità tra brand e influencer e/o testimonial. Infine l’archetypal branding prevede l’associazione a uno dei 12 archetipi junghiani della comunicazione e dell’identità del brand, disciplina ancora poco nota in Italia.