Salute e innovazione

8 startup contro la Sla

Dalla carrozzina intelligente alla tecnologia che consente il controllo di dispositivi elettronici mediante il pensiero: ecco i progetti selezionati da UniCredit Start Lab. Obiettivo: migliorare la vita delle 6mila persone colpite in Italia dalla Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa progressiva

Pubblicato il 31 Lug 2015

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Ne soffrono circa 6mila persone in Italia; l’incidenza si colloca attualmente intorno ai 3 casi ogni 100.000 abitanti/anno. Non si conoscono le cause e al momento non ci sono cure per fermarla. È la Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.

I ricercatori e i medici che cercano di trovare cure e farmaci sono tanti. Anche le startup non sono insensibili all’argomento.

Salute, 10 startup che ci aiutano a stare meglio

UniCredit Start Lab ha selezionato 6 startup le cui soluzioni tecnologiche possono migliorare la vita dei malati di Sla. L’iniziativa rientra nella partecipazione al Bando lanciato da Fondazione Arisla coi fondi raccolti a seguito dell’evento dell’#IceBucketChallange.

Ecco chi sono e che cosa hanno in mente.

Liquidweb. Si tratta di una tecnologia che consente il controllo di dispositivi elettronici mediante il pensiero. L’obiettivo è consentire, a chi ne è affetto, di superare disabilità motorie e di comunicazione attraverso l’utilizzo della tecnologia “Brain Computer Interfaces”, un sistema di classificazione degli schemi neurologici/celebrali dell’elettroencefalogramma che interpreta il complesso linguaggio dei neuroni riuscendo a tradurre il pensiero in linguaggio informatico adatto a controllare computer, macchine e altri dispositivi.

Opponent. La startup ha ideato un’ortesi di nuova concezione, semplice da utilizzare, che permette alla persona di essere autonoma nella marcia, correggendo il fenomeno della supinazione del piede. Rispetto alle ortesi già disponibili consente di accelerare grandemente il cammino. Il prodotto avrà due versioni e soddisferà l’esigenza del cliente “neurologico” (principalmente emiparetico post-ictus) che sarà maggiormente autonomo nella marcia e quella del cliente “ortopedico” che eviterà le distorsioni della caviglia.

Marioway. La startup ha ideato una carrozzina di nuova concezione che permette di stare in posizione quasi eretta, permettendo di stare alla stessa altezza delle persone normodotate. Tale strumento di locomozione elettrico è totalmente innovativo e lascia completamente libere le mani, permettendo il movimento tramite una piccola rotazione del busto verso la direzione voluta.

Snapback. Si tratta di una tecnologia che consente di usare smartphone, tablet, indossabili e smart tv senza guardare lo schermo e senza utilizzare il tatto. Tramite lo schiocco delle dita (snap in inglese) è possibile sfruttare tutte le funzioni degli smart device (telefoni, tablet, tv e wearable) con semplici gesti e comandi vocali. La versione Beta consente – senza toccare lo schermo – di navigare tra le schede delle app, cambiare traccia, mettere in pausa e alzare il volume di un video o di una canzone, scattare una foto e condividerla sui social, avviare diverse modalità di scatto della fotocamera a seconda dei gesti.

Memio. La startup propone un portapillole intelligente che eroga le compresse esattamente nel momento in cui vanno assunte, aiutando il paziente a non dimenticarsene. Funziona tramite un’applicazione attraverso la quale il medico curante, un tutore o lo stesso paziente possono pianificare la terapia fino a 10 giorni: un dispositivo indossabile, che suonando e vibrando, si occuperà di ricordare qual è il momento giusto per assumere la terapia e recarsi al dispenser. Quando la pillola é erogata, l’utente riceve la conferma sul proprio smartphone – anche in caso di mancata assunzione, la notifica è inoltrata.

Wearable Light Skelethon. Il team di questa startup offre sistemi robotici per l’interazione fisica con l’uomo – esoscheletri da indossare – utilizzabili per il supporto alla movimentazione di materiali e per la deambulazione di soggetti disabili o anziani, con conseguente riduzione in campo industriale dell’incidenza di patologie all’apparato muscolo-scheletrico e in campo assistenziale del miglioramento del grado di indipendenza dei soggetti interessati.

EdisonWeb. Si tratta software house innovativa, specializzata nello sviluppo di applicazioni innovative per il marketing di prossimità, che siano semplici da usare, versatili e nello stesso tempo affidabili (es. tecniche di analisi video anonima per la comunicazione di prossimità dinamica e per l’analisi dati avanzata della Customer Experience, modelli di comunicazione in mobilità attraverso soluzioni di Digital Signage sensibile alla posizione, al profilo del passeggero e connessa agli eventi della città etc.)

Qwince. La startup sviluppa prodotti e servizi basati su tecnologie mobili, indossabili e sicuri tra cui ad esempio una piattaforma integrabile con tecnologie indossabili, interattiva tra cittadino, farmacie e operatori sanitari per l’assistenza remota del paziente e per la diagnostica in farmacia sviluppo di un’interfaccia utente per persone anziane o a bassa mobilità basata su un 3D motion trackers; la startup sviluppa anche soluzioni per l’identificazione biometrica sicura tramite il battito cardiaco del soggetto.

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