Ha 33 anni, è un ingegnere informatico e si è trasferito negli Stati Uniti mentre ancora studiava all’università perché, sostiene, in Italia si studia solo in modo astratto, mentre in America la formazione è migliore. Poi, allo stadio con l’amico (e successivamente socio) Leo Rocco per assistere a una partita, la folgorazione che ha portato Vincenzo Di Nicola a fondare la sua azienda, GoPago. Che ora (dopo che nel febbraio 2012 JPMorgan Chase aveva annunciato un investimento nella società) è stata acquisita da Amazon, gigante dell’e-Commerce. I dettagli dell’operazione non sono noti, ma le trattative sono durate mesi. E, alla fine, è stato proprio Di Nicola, ieri, ad annunciare su Facebook la conclusione: “So long GoPago. It has been a great ride. Take good care Amazon“.
GoPago è un sistema di pagamento cloud-based che consente agli utenti di ordinare e pagare (il pranzo, ma non solo) prima di arrivare al negozio, e al commerciante di gestire gli ordini in tempo reale. E ora, spiega Di Nicola a blog Siliconvalley del Corriere della Sera, “tutto il nostro team di sviluppo verrà incorporato in Amazon. La tecnologia GoPago sarà integrata come base del progetto di Amazon nel mondo retail fisico“.
Il giovane startupper confessa però di essere “stanco, eccitato e… strano. Dopo anni di lavoro ininterrotto sul ‘mio’ prodotto, abbandonarlo è come per un genitore lasciare andare via il proprio figlio a 18 anni”. E, dopo l’avventura americana, ora è pronto a tornare in patria: “Sto pensando che per me è arrivato il momento di tornare in Italia. È lì che appartengo e lì che voglio provare a fare partire la mia prossima avventura”, confida al blog.