SCENARI

50 startup destinate a diventare aziende di successo

Un computer programmato da Bob Goodson, CEO di Quid AI, riesce a individuare neoimprese che raggiungono valutazioni miliardarie. Nel 2009 avevo previsto la crescita di Spotify. Ora ha stilato una nuova lista con le aree più promettenti e le società che nel giro di qualche anno cambieranno il mondo. Nessuna italiana

Pubblicato il 08 Ago 2017

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Evernote, Spotify, Etsy, Zynga, Palantir, Cloudera, Opower, Ibibo: sono tutte ex startup ora divenute aziende di grande successo. La cui crescita era stata prevista già nel 2009 da un computer programmato da Bob Goodson, CEO di Quid AI. L’“oracolo delle startup” è nato per scommessa, con la richiesta di Ira Sager, ex direttore dei progetti speciali di Businessweek, a Goodson di creare un programma che riuscisse a individuare 50 aziende sconosciute che nel giro di qualche anno fossero in grado di cambiare il mondo.

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Otto anni dopo, Businessweek è andato a ripescare quella lista stilata nel 2009, scoprendo che molte delle aziende indicate dal computer sono riuscite davvero a emergere, e il 20% di queste startup ha raggiunto valutazioni miliardarie. E secondo la rivista, se uno dei maggiori fondo di fondi americano che investe in fondi di venture capital avesse avuto nel proprio portafoglio queste 50 aziende, il suo benchmark sarebbe stato il secondo migliore di tutti i tempi.

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Così, Bloomberg ha chiesto a Goodson di ripetere l’esperimento, facendo indicare al computer le 50 startup che, nell’arco dei prossimi anni, emergeranno nel panorama mondiale. Partendo da un elenco di 50mila startup, grazie a complicate analisi degli investimenti da parte di imprenditori e fondi di venture capital, il computer ha identificato prima di tutto quali sono le aree che presumibilmente saranno quelle più promettenti: realtà aumentata, riconoscimenti di immagini e tecnologie di mappatura, sicurezza online, digitalizzazione dell’educazione, droni, smart home, sensori smart, e-commerce, intelligenza artificiale e tecnologia spaziale. E quindi ha prodotto l’elenco delle nuove 50 startup [Qui è possibile visualizzare l’elenco completo], che vanno dall’americana Accion Systems alla berlinese Clark Germany, dalla finlandese Dispelix Oy alla londinese Focus FS, dalla spagnola Geoblink alla cinese Mobvoi. La grande maggioranza di queste startup che secondo il computer faranno milioni è americana, ma un quinto del totale arriva da altri Paesi del mondo. Nessuna, però, dall’Italia.

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