“C’è in corso una collaborazione con TelepassPay. Ma non posso svelare nulla”: era il 28 settembre 2018 e Christian Padovan, co-founder di Wash Out, aveva anticipato a EconomyUp la notizia della collaborazione fra la startup che offre un servizio di lavaggio a domicilio di auto e moto tramite smartphone e Telepass. Collaborazione che adesso si concretizza in un round di finanziamento da 1 milione di euro vede la partecipazione di nuovi investitori fra cui, appunto, il gruppo Telepass (Telepass, Telepass Pay, Infoblu, Urbi, KMaster). L’ingresso di Telepass nell’azionariato della società è l’evoluzione di un accordo strategico che già permette ai clienti della app Telepass Pay di usufruire dei servizi offerti dall’impresa innovativa cresciuta in Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi, Camera di Commercio e Comune di Milano.
Perché Telepass entra in Wash Out
“L’investimento da parte di un grosso gruppo italiano come Telepass è un’ulteriore tappa nel nostro percorso. Dietro all’accordo c’è la volontà di facilitare l’utente nel rapporto quotidiano con il proprio autoveicolo” spiega Padovan.
Wash Out offre infatti un servizio di lavaggio di auto e moto a domicilio effettuato utilizzando prodotti ecologici e waterless. Il cliente non deve essere presente. Si limita a prenotare e pagare tramite smartphone. Il lavaggio viene effettuato nel giorno e nell’ora desiderati là dove il veicolo è posteggiato, su strada.
La storia di Wash Out: come è nata e che cosa fa
Wash Out, storia della startup che ha portato la rivoluzione nell’autolavaggio
Gli altri investimenti di Wash Out e i prossimi progetti
Wash Out ha all’attivo altri round di investimento. Nel 2018 ha vinto il programma di accelerazione “BHeroes” andato in onda sul Canale Nove, aggiudicandosi un investimento pari a 800 mila euro. Wash Out è attiva nelle città di Milano, Roma, Torino e Firenze ed è partner ufficiale dei maggiori servizi di car sharing nazionali. Intende espandersi in altre città italiane nel corso del 2019, per poi esportare il servizio all’estero nel 2020.