DIGITAL TRANSFORMATION

Retail, come funziona il negozio di Zara a Londra senza camerini né casse

Gli abiti si possono guardare ma non provare, un sistema RFID mostra al cliente i dettagli del capo, gli acquisti avvengono in loco ma solo online: così è stato allestito il nuovo negozio del brand d’abbigliamento nella capitale inglese. E presto arriveranno anche smart mirror, schermi interattivi e un magazzino robotizzato

Pubblicato il 08 Feb 2018

Stratford

Integrare online e offline, realtà virtuale e realtà fisica, per riuscire a dare ai clienti un servizio migliore: è questo l’obiettivo del nuovo negozio che Zara, brand d’abbigliamento di proprietà della spagnola Inditex, ha aperto a Londra all’interno del centro commerciale Westfield  Stratford . Si tratta di uno store “a tempo”, perché la sua presenza è prevista solo durante il periodo (fino a maggio 2018) in cui il flagship store nel centro della capitale britannica è in ristrutturazione, ma per le sue caratteristiche rappresenterà anche un valido esperimento sociologico e tecnologico. La particolarità del nuovo negozio è infatti che sembra più un museo: è piuttosto piccolo (solo 200 metri quadrati), i capi esposti non si possono provare (non ci sono camerini) e non si possono comprare materialmente (non ci sono casse né cassieri).

La tecnologia all’interno del negozio

Gli abiti si possono ordinare online direttamente all’interno del negozio (e se ordinati prima delle 14 si ricevono il giorno stesso) grazie ai dispositivi mobili in dotazione allo staff, e si pagano solo elettronicamente attraverso terminali mobili POS collegati via Bluetooth al sistema centrale.

E anche l’assenza di camerini per la prova dei vestiti è mitigata dalla tecnologia: all’interno del “pop-up store” (che significa “negozio temporaneo”) dietro gli specchi si nascondono monitor che, grazie a un sistema RFID, mostrano al cliente i dettagli del capo avvicinato al terminale, il prezzo, la taglia, i possibili abbinamenti con altri abiti a disposizione all’interno del magazzino. Non ancora un “magic mirror” da negozio del futuro, con la realtà virtuale che in tempo reale “veste” il cliente con l’abito scelto, ma senza dubbio un primo passo in quella direzione. Tanto che il presidente e CEO di Inditex, Pablo Isa, ha detto chiaramente che il nuovo negozio rappresenta “un’altra pietra miliare nella nostra strategia di integrare i punti vendita con il mondo online, che definisce la nostra identità come azienda”, e ha annunciato che, quando riaprirà a maggio, il flagship store sarà caratterizzato da una nuova concezione tecnologica, capace “di trasformare la shopping experience dei nostri clienti”.

L’azienda ha infatti già comunicato che lo store nel centro di Londra non avrà finestre e vetrate, che saranno sostituite da schermi interattivi semitrasparenti per mostrare le ultime collezioni di Zara. Inoltre, oltre alle classiche aree “donna”, “uomo” e “bambino”, il negozio ne avrà anche una quarta destinata esclusivamente al ritiro veloce e automatizzato (grazie a codici QR) di ordini piazzati online grazie alla presenza di un magazzino robotizzato capace di gestire simultaneamente 2.400 pacchi.

Ecco come sarà lo specchio smart nel camerino del futuro

The fitting room of the future is totally interactive

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Concetta Desando
Concetta Desando

Due menzioni speciali al premio di giornalismo M.G. Cutuli, vincitrice del Premio Giuseppe Sciacca 2009, collaboro con testate nazionali.

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