Trasformare la merce in vendita, da una maglietta a un vaso a un cappello, in un prodotto personalizzabile dal cliente in tempo reale attraverso le tecnologie 2D, 3D e la realtà aumentata: è quello che fa Zakeke, startup innovativa di Milano, nata per aiutare i brand a scalare, incrementare le conversioni e coinvolgere i clienti attraverso la customizzazione e la personalizzazione. Una realtà in ascesa che, a fine marzo 2022, ha ottenuto 1,2 milioni di euro in un round di finanziamento sottoscritto dal Fondo Startup Relaunch gestito da CDP Venture Capital Sgr e dagli attuali partner. Obiettivo: ampliare la propria piattaforma, la propria organizzazione di vendita globale e la rete di partner.
Zakeke, il round da 1,2 milioni: chi ha investito
Il round vede l’ingresso del Fondo Startup Relaunch, gestito da CDP Venture Capital Sgr, per un importo di 800 mila euro, in co-investimento con i fondatori e un business pool di angel industriali e finanziari che avevano già partecipato al processo di fondazione.
Cosa farà Zakeke con i nuovi fondi
Con le nuove risorse a disposizione, la startup punta all’internazionalizzazione, allo sviluppo di nuove funzionalità e all’ampliamento del team tecnico e commerciale. Zakeke offrirà nuovi servizi, come virtual try-on, che permetterà alle persone di provare i prodotti prima di acquistarli, direttamente tramite smartphone, oltre al 2D Customizer, al configuratore 3D e al 3D e AR Viewer, aumentando e migliorando l’offerta dei brand per la personalizzazione e la configurazione del prodotto.
“Grazie alla nostra crescita e a questo ulteriore investimento rafforzeremo il team e svilupperemo nuove funzionalità che permetteranno a tutti gli esercenti del mondo di offrire ai propri clienti un’esperienza unica, completa e totalmente interattiva, con un’unica piattaforma.” spiega Angelo Coletta, CEO di Zakeke. “Il nostro progetto rimane lo stesso: diventare il leader globale della Visual Economy. Già oggi i nostri clienti sono per il 90% stranieri e di questi il 60% proviene da Stati Uniti e Canada. Siamo uno dei player più importanti di questa nicchia e con il lancio del nuovo Virtual Try-On e di altri servizi amplieremo la nostra soluzione a obiettivi ancora più sfidanti”.
Ma vediamo come è nata e cosa offre attualmente Zakeke ai suoi clienti.
Come è nata Zakeke: l’idea per far sentire unico ogni utente
Imprenditore seriale e da luglio 2018 presidente di Italia Startup (poi diventata InnovUp), Coletta ha co-fondato Zakeke nel 2017 con Alvise Biffi, imprenditore e presidente di Piccola Industria – Confindustria Lombardia.
L’idea innovativa alla base del loro lavoro: integrare le soluzioni di Visual Commerce online e offline per permettere ai brand di coinvolgere la clientela in un’esperienza “design-your-own” ricca e interattiva. “Il mio obiettivo – ha spiegato il co-founder Angelo Coletta – è sempre stato quello di guidare un’azienda focalizzata sull’innovazione, che si impegni a cambiare il modo di pensare dei consumatori. Stavo riflettendo sulle convinzioni e sui bisogni psico-fisici delle persone nell’attuale periodo storico. In quest’epoca, le persone si identificano con i marchi, non tanto con le idee o i movimenti, quindi ho pensato, come possono gli individui sentirsi diversi, unici?”.
La risposta è stata: personalizzazione e customizzazione. Ogni persona ha infatti gusti e preferenze diverse. È per questo motivo che l’acquirente vuole giocare un ruolo primario nella progettazione dei prodotti che utilizza, arrivando a poter configurare in base alle proprie esigenze e ai propri gusti. D’altra parte i commercianti stanno scoprendo in questi anni l’importanza di consentire ai propri clienti di creare i prodotti su misura e quindi unici. Zakeke consente ai commercianti di tutto il mondo di soddisfare la crescente domanda di prodotti personalizzati.
Zakeke conta più di 7 mila clienti attivi in più di 100 paesi del mondo, appartenenti ai più diversi settori, tra cui leader di mercato: per il packaging Ecocup; nel beverage Nalgene; nella valigeria Ciak Roncato; l’accendino ricaricabile per eccellenza Clipper; il produttore di Gin inglese Silent Pool Distillers. Zakeke è pensato per essere utilizzato anche offline nei propri showroom, come ha scelto di fare A.Testoni nel suo store di scarpe di lusso ad Hong Kong o, recentemente, Armani nei suoi store in tutto il mondo per far personalizzare un particolare tipo di borsa.
Basato su cloud, multipiattaforma e multilingue, per adattarsi a qualsiasi negozio, Zakeke è dunque una piattaforma di Visual Commerce professionale.
Nel 2021 la startup è stata selezionata tra i finalisti, nella categoria Technology Vendor dell’anno, degli RTIH Innovation Awards 2021. Si tratta di un premio internazionale assegnato a Londra da Retail Technology Innovation Hub, il magazine di riferimento sulle tecnologie per l’omnicanalità, alle società che hanno sviluppato soluzioni innovative per i retailer in grado di trasformare la customer experience o le operazioni di back-end.
Zakeke: quali soluzioni offre al cliente
Ecco alcuni esempi delle funzionalità abilitate da Zakeke.
Web to Print
La piattaforma consente ai venditori di offrire ai clienti un servizio “web to print”, coinvolgendoli in ogni aspetto del design e della customizzazione del prodotto. Chi intende acquistare una t-shirt, per esempio, può scegliere tra una varietà di stampe, da quelle più semplici a quelle più elaborate, creare templates, selezionare opzioni di colore, taglia e stile.
Incisione
È possibile, per il cliente, intervenire sul design di un oggetto in vetro, legno o acciaio attraverso “effetti speciali” che consentono incisioni personalizzate.
Configurazione
Il sistema dà a chi acquista la possibilità di configurare l’oggetto che desidera attraverso una shopping experience basata sul 3D, senza necessità di custom coding: è sufficiente l’immaginazione e la fantasia.
3D & AR Viewer
Il venditore può utilizzare soluzioni 3D e AR ottimizzate per eCommerce, Pubblicità, Marketing, Vendite B2B e Social Media Commerce.
Customizzazione e personalizzazione: le differenze
Le parole chiave di Zakeke sono customization e personalization. Ma Coletta ci tiene a distinguere i due concetti. “I rivenditori”, spiega “usano spesso i due termini in modo intercambiabile. In realtà, offrono vantaggi molto diversi per quanto riguarda l’esperienza del cliente, sia in negozio sia online”.
In breve, la customizzazione (customization) riguarda i prodotti, mentre la personalizzazione (personalization) riguarda le persone.
• La customization consente al consumatore di assumere il ruolo di creatore aggiungendo, per esempio, un monogramma o scegliendo i colori delle proprie sneaker.
• La personalizzazione riguarda il rivenditore, che personalizza le offerte di prodotti in base allo specifico consumatore e sfrutta i dati per fornire un’esperienza di acquisto più personalizzata e unica.
(Articolo aggiornato al 25/03/2022)
(L.M.)