La nuova frontiera dell’home delivery per Walmart è direttamente dal corriere al frigo senza la presenza del padrone di casa: la multinazionale statunitense del retail ha annunciato il nuovo servizio InHome, un modello innovativo di delivery che prevede la consegna da parte del personale di Walmart dei generi alimentari acquistati online direttamente all’interno dell’abitazione, anzi dentro al frigorifero o nel garage, quando l’acquirente non è in casa. Un incrocio tra retail e Smart Home che ha già iniziato a esplorare Amazon quando l’anno scorso ha acquistato un’azienda e una startup specializzate in applicazioni e dispositivi per aprire, chiudere e sorvegliare la porta di casa da remoto. Adesso Wallmart, la più grande catena al mondo nella grande distribuzione organizzata con 11.718 negozi e club in 28 Paesi, ha deciso di utilizzare l’Internet of Things per un nuovo modello di home delivery. La sperimentazione del servizio InHome partirà il prossimo autunno in tre città, Kansas City, Pittsburgh e Vero Beach. L’obiettivo è arrivare a servire oltre 1 milione di clienti.
Come funziona InHome di Walmart
I generi alimentari vengono consegnati da un addetto Walmart formato per l’occasione, che ha lavorato per anni nei negozi locali. L’utente può scegliere se farlo entrare dalla porta d’ingresso o dal garage. Il dispositivo utilizzato per l’accesso lo abilita all’ingresso una sola volta durante la consegna. Ogni addetto porta con sé una telecamera wearable. Il cliente può assistere all’intera consegna da remoto mentre avviene oppure archiviarla e visionarla in un secondo momento. Ancora non è disponibile il costo del servizio, che verrà reso noto al suo lancio in autunno. I prezzi dei generi alimentari sono gli stessi di quelli in negozio.
Walmart home delivery: quali sono le tecnologie utilizzate
La soluzione prevede l’impiego di tecnologie smart per la serratura di casa e l’uso di un’app attraverso la quale è possibile garantire l’accesso domestico agli operatori autorizzati e ricevere in streaming le immagini catturate dalla bodycam.
Le nuove frontiere della home delivery
Negli ultimi anni la home delivery è diventata sempre più una commodity: adesso le aspettative di consegna da parte dei clienti rientrano nel giro delle ore, non più di giorni. Perciò i retailers più ambiziosi non si accontentano di consegnare la merce sulla soglia di casa, ma puntano ad entrarvi dentro. A cogliere il trend è stata tra i primi Amazon, che nell’autunno 2017 ha lanciato la sperimentazione di Key, servizio nato per consentire al corriere di lasciare i pacchi all’interno della casa dell’acquirente anche quando non c’è nessuno.
A fine 2017 ha anche acquistato per 90 milioni di dollari una società, Blink, fornitrice di un campanello e una videocamera di sorveglianza gestibili da remoto, e a marzo 2018 una startup di videosicurezza, Ring, per un miliardo di dollari. Tutto nell’ottica di arrivare a consegnare all’interno delle abitazioni senza la necessità di qualcuno che apre e chiude la porta.
Home delivery, perché Amazon investe un miliardo su una startup di nome Ring
Walmart, l’home delivery e la questione privacy
Il punto debole di queste soluzioni riguarda soprattutto la privacy e la sicurezza. L’idea che qualcuno possa entrare e frugare nella propria intimità domestica non è infatti particolarmente gradevole e per questo, oltre a serrature smart, app e bodycam, Walmart ha voluto rassicurare ulteriormente i propri clienti dicendo che il personale per le consegne riceverà un addestramento minuzioso su come “entrare nelle case dei clienti con lo stesso rispetto e la stessa attenzione che avrebbero per l’abitazione di un amico o di un familiare”.
Walmart sta anche valutando di sperimentare contestualmente alle consegne anche il ritiro dei resi, consentendo così ai clienti di lasciare le merci da restituire in bella vista, in modo che il personale addetto possa ritirarle dopo aver effettuato la consegna.