“Mi interesso di accessibilità dal 2002, con una attività costante che ha portato a nascita di normative (la proposta di legge Campa-Palmieri, che poi divenne la legge Stanca e i relativi decreti collegati sulla accessibilità dei siti web della pubblica amministrazione), norme tecniche libri e convegni divulgativi in tema di accessibilità”.
Questo il biglietto da visita di Roberto Scano, dinamico quarantenne veneziano, il paladino italiano della accessibilità web, fondatore e presidente di IWA Italy (associazione professionale per la qualità del web)
La sua passione lo ha portato a “inseguire” l’accessibilità anche fuori dal web, come nel caso della sua battaglia per l’accessibilità del ponte di Calatrava a Venezia oppure nella “cabina di regia” per l’agenda digitale del governo Monti, per garantire l’accessibilità delle tecnologie per le smart city. Ferdinando Acerbi lo ha coinvolto come presidente della cooperativa Henable.me. “La cooperativa – dice Roberto – ha acquisito le competenze della società Henable.me ed è nata per identificare e creare soluzioni per consentire a chiunque di sentirsi parte della società. Vogliamo rendere migliore la vita delle persone più deboli e svantaggiate.”.
Gli ambiti di azione e gli obiettivi spaziano dalla domotica accessibile all’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità (facendone crescere le competenze digitali e valorizzandone le capacità) al supporto alle amministrazioni ad analizzare e scegliere le tecnologie più idonee. “Basta relegare il non vedente al centralino – si infervora Scano – solamente perché ci sente e non vede. Diamogli gli strumenti per poter essere attore della vita lavorativa. Il mondo della disabilità deve essere visto come una risorsa, non come un costo: se forniamo soluzioni utili, innovative, possiamo aprire un mercato alle imprese: turismo accessibile, e-commerce accessibile, residenzialità accessibile, digitalizzazione. Il futuro è in un mondo con tutti, senza esclusioni. Deve essere un diritto di tutti poter girare liberamente, organizzarsi viaggi senza rischio di trovarsi barriere architettoniche e digitali“.
Il mantra di Roberto Scano è quasi un sillogismo: “Il mondo digitale nasce per definizione accessibile. Tim Berners Lee creò il Web per renderlo fruibile a tutti, per abbattere qualsiasi barriera: ideologica, geografica, sociale e tecnologica. Il mondo digitale deve pertanto essere accessibile. Deve essere pensato accessibile sin dall’origine, in quanto l’accessibilità è un principio di sviluppo. Per questo il nostro scopo – conclude Roberto – è ambizioso: sperimentare soluzioni al fine di rendere l’accessibilità non un mercato di nicchia ma uno standard di sviluppo per tutti”.
Se questo sforzo sarà premiato, lo scopriremo solo vivendo. Nel frattempo il 28 aprile sarà Scano a essere premiato dall’ente di normazione UNI per il suo impegno per la standardizzazione dell’accessibilità e per qualificare le professioni del web. Un buon viatico anche per la nuova attività.