Nell’ambito del fenomeno del reselling, la rivendita di oggetti usati che sta vedendo una forte crescita nell’ultimo periodo, si sta delineando una nuova professionalità, quella del rivenditore (reseller) di edizioni limitate, anche nuove. Vediamo qualche dettaglio, partendo dai dati più generali sul reselling.
Reselling: un fenomeno che piace alla Generazione X
Circa 8 persone su 10 nel 2017 avevano venduto almeno una volta nella loro vita un oggetto che avevano usato. Chi sul web, chi affidandolo ad un negozio di seconda mano.
Il motivo principale per rivendere un prodotto è rientrare in parte dell’investimento, quello per acquistare un articolo usato è il prezzo. Per uno sconto sul valore del nuovo, si è disposti a rinunciare all’emozione del unboxing e di fare i primi graffi sull’oggetto.
Il 57% dei clienti appartenenti alla generazione Z, quando acquista un oggetto nuovo, considera tra i fattori anche il valore alla rivendita. La percentuale scende di poco (1 su 2) per i Millennials e cala vertiginosamente per le generazioni più anziane. Il motivo della considerazione per la rivendita dell’usato, però, non è solamente economico. Per più della metà dei consumatori (61% per gen z e 51% per millennials) nasce infatti da una attenzione al riuso come componente di una diffusa consapevolezza verso gli aspetti di impatto ambientale.
Per l’81% degli appartenenti alla Gen Z, acquistare un oggetto usato è diventato più comune nel 2020 secondo eBay. Il 39% dei tedeschi rivende oggetti usati perché fa bene all’ambiente. In generale, la rivendita di elettronica e abbigliamento di seconda mano su eBay ha totalizzato un risparmio di 720.000 tonnellate di CO2.
Consapevoli dell’impatto del fast-fashion sul pianeta, la Gen Z ed i Millennials stanno accelerando la crescita del resale, che è previsto raggiungere la quota di 44 miliardi di $ in vendite nel 2029, eclissando il fast fashion, che raggiungerà i 43 miliardi di $ dovuto alla stagnazione delle vendite, secondo ThreadUp.
Durante la pandemia 7 venditori C2C su 10, iscritti a eBay in US, UK e Canada, ha cominciato a vendere oggetti inutilizzati che aveva in casa. Si stima un valore di oltre 5.000$ di merce rivendibile stipata a casa di ogni canadese. Il valore scende a sotto i 1.000$ per i più vicini tedeschi.
Come si muove il reseller di edizioni limitate
Ma c’è un ulteriore trend nel recommerce che sta prendendo sempre più piede: quello di chi compra un prodotto in edizione limitata al solo scopo di rivenderlo appena questo andrà fuori commercio. Il caso italiano più recente è quello delle sneakers della Lidl. Le scarpe da ginnastica sono il traino di questo trend che vede le Jordan capofila nella classifica dei prodotti acquistati per la rivendita.
Una curiosità: le sneakers a marchio Michael Jordan di seconda mano su RealReal (piattaforma di rivendita di beni di lusso) hanno avuto una impennata di vendite del 55% dopo l’uscita tra aprile e maggio 2020 su Netflix di “The Last Dance”, una docuserie che parla della leggenda del basket.
Un’altra curiosità: dopo 25 anni di onorato servizio, Ann Herbert ha lasciato il posto di Vice President e General Manager di Nike per il Nord America subito dopo la pubblicazione su Bloomberg della notizia (sembra scoperta casualmente) che il figlio gestiva un fiorente mercato di Nike a edizione limitata acquistate con la carta di credito della mamma, usando dei bot nel momento della messa in commercio.
Se parliamo proprio delle edizioni limitate di sneakers, l’acquisto a scopo di rivendita sembra essere vincente soprattutto per alcuni marchi. Su StockX (piattaforma di rivendita di scarpe che nel 2019 fatturava 1 miliardo di dollari ed ha chiuso il 2020 con 1,8 mld $), i brand più venduti sono Jordan (con un +54% rispetto al prezzo retail), Nike (+46% di incremento del prezzo), New Balance (+39%), Adidas (+32%), Converse (+30%).
Durante la pandemia, Poshmark (una piattaforma di vendita di vestiti tra privati) ha lanciato Reposh, un modo facile e veloce di rivendere oggetti acquistati su Poshmark sfruttando le potenzialità del nuovo trend di vendita: i video. Infatti una funzionalità simile alle stories di Instagram permette alle persone di far vedere gli oggetti in video corti disponibili per 48 ore. “Le persone vogliono una connessione umana. Le stories stanno portando le vendite ad un livello superiore aggiungendo l’elemento umano di un video” ha dichiarato il CEO Manish Chandra.
In conclusione, il mercato della rivendita C2C sta vedendo una forte crescita dovuta anche ad un cambio radicale di mentalità da parte del consumatore. In questo mercato si sta delineando però una nuova professionalità, quella del rivenditore di edizioni limitate, anche nuove. Il digitale sta cavalcando l’innovazione ottenendo ottimi risultati anche nel momento di crisi dello scorso anno del settore di appartenenza.
(Fonti: IMF; United Nations; World Bank; Eurostat; Forbes; eBay; ThredUp)