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Packaging e logistica: la startup Voidless chiude un round seed da 2,2 milioni



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Il round per Voidless, startup deep tech focalizzata sulla risoluzione del problema dell’overpackaging, è stato guidato da CDP Venture Capital e 360 Capital. I nuovi finanziamenti contribuiranno a sostenere l’espansione della società innovativa e la produzione dei suoi innovativi macchinari “‘”box on demand”‘”

Pubblicato il 6 feb 2024



I founders di Voidless
I founders di Voidless

Voidless, startup deep tech focalizzata sulla risoluzione del problema dell’overpackaging, ha ottenuto un finanziamento di 2,2 milioni di euro in un round guidato da CDP Venture Capital e 360 Capital.

L’overpackaging, ovvero l’invio di pacchi di dimensioni eccessive, è un fenomeno che sta diventando sempre più comune, generando frustrazione tra i consumatori. Voidless,che si concentra sulla risoluzione di questo problema, ha annunciato il 6 febbraio 2024 la chiusura di un round seed da 2,2 milioni di euro. Questo investimento è stato guidato da CDP Venture Capital attraverso il Fondo Corporate Partners I – comparto Industry Tech – e da 360 Capital, una società di Venture Capital italo-francese. Entrambi gli investitori hanno contribuito alla raccolta con un investimento pari a 1,1 milioni ciascuno.

Questo round rappresenta un passaggio fondamentale per la crescita di Voidless e segue il pre-seed da 600.000 euro effettuato nel luglio del 2022 da parte di 360 Capital.

Cosa fa Voidless

Voidless è stata fondata nel 2022 a Milano con l’obiettivo di risolvere il problema dell’eccesso di imballaggi nel settore della logistica. Il CEO è Carlo Villani. A oggi ha raccolto complessivamente 2,8 milioni di euro. Grazie ai nuovi fondi, la startup potrà espandersi sul mercato con i suoi innovativi macchinari “box on demand”, progettati per creare imballaggi su misura direttamente nei magazzini. Questa soluzione permette non solo una significativa riduzione del consumo di cartone e materiali di riempimento ma anche un’ottimizzazione dei trasporti.

Con oltre 170 miliardi di pacchi spediti nel mondo nel 2023 e una previsione di crescita annuale composta superiore al 10% nel settore dell’e-commerce nei prossimi cinque anni (fonte: Statista), Voidless si vuole posizionare come un attore chiave nel settore del packaging e della logistica.

Cosa sono i macchinari “box on demand”

I sistemi Voidless sono facilmente integrabili in qualsiasi tipo di magazzino e consentono ai logisti di realizzare in tempo reale scatole della dimensione adeguata all’oggetto o bene da spedire. Questa soluzione permette non solo un risparmio economico significativo per gli operatori logistici, ma anche un miglioramento dell’esperienza di acquisto per il cliente finale.

Carlo Villani, CEO di Voidless, sottolinea come i sistemi Voidless offrano una serie di vantaggi operativi per il magazzino stesso. Infatti, l’operatore logistico può produrre internamente le scatole anziché acquistarle da terze parti, aumentando la flessibilità e semplificando il procurement. Inoltre, è possibile stampare su ogni singola scatola messaggi personalizzati o loghi, elemento fondamentale per il marketing moderno.

Enrico Filì, Partner del comparto IndustryTech del fondo Corporate Partners I , CDP Venture Capital commenta: “Crediamo che ci sia una grande opportunità nell’efficientamento e decarbonizzazione dei processi di logistica e packaging. Siamo particolarmente felici di supportare un team talentuoso e giovane come quello di Voidless”.

Lucrezia Lucotti, Partner di 360 Capital, ha dichiarato: “In meno di due anni, Voidless è riuscita a portare sul mercato un’innovativa soluzione di packaging on-demand. Congratulazioni a Carlo, Daniel, Guglielmo e Mattia per questo risultato”. .

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