Nella corsa al Metaverso anche l’industria della bellezza cerca di ritagliarsi il proprio spazio, grazie alla collaborazione con le big tech. Profumi, cosmetici e make-up sbarcano nel mondo virtuale e vengono sperimentati dai consumatori attraverso esperienze immersive, gamificate e altamente coinvolgenti.
Elizabeth Arden, il negozio virtuale è anche una galleria d’arte
Il marchio di bellezza Elizabeth Arden ha da poco lanciato la sua prima esperienza di shopping nel Metaverso, che permette ai clienti di sperimentare i prodotti del marchio in un vero e proprio negozio virtuale. Attraverso contenuti interattivi, quiz e giochi, è possibile ad esempio scoprire, conoscere e acquistare il prodotto che più si addice al proprio tipo di pelle.
Non solo. Attraverso un percorso di storytelling digitale composto da contenuti interattivi e immagini iconiche è possibile conoscere la storia della sua fondatrice, il suo impatto sull’industria della bellezza e l’evoluzione del marchio. Nello spazio, che riproduce una galleria d’arte, i visitatori possono immergersi nei quadri e rivivere le scene storiche rappresentate nelle opere. Il progetto nasce grazie alla collaborazione con la piattaforma di e-commerce esperienziale Obsess. La società, con sede a New York, è specializzata nella creazione di negozi virtuali e interattivi per lo shopping online di nuova generazione.
“Elizabeth Arden è stata una delle principali innovatrici del settore della bellezza negli ultimi 120 anni e siamo entusiasti di lanciare la nostra prima esperienza di shopping nel metaverso in collaborazione con Obsess”, ha affermato Martine Williamson, direttore marketing del celebre marchio. “Stiamo operando come un’azienda omnicanale per far conoscere i nostri prodotti e la nostra storia anche alle nuove generazioni”.
Chi sono gli acquirenti nel Metaverso e quanto vale il mercato
Anche l’industria del beauty, come quella della moda, sta infatti consolidando la sua presenza nel mondo virtuale al fine di intercettare nuovi potenziali acquirenti tra i Millenials e i Gen Z, che, con il loro modo di acquistare sempre più phygital, stanno influenzando le future logiche di consumo.
D’altronde, i numeri parlano chiaro. Secondo una stima di Bain&Company, nel 2030 le vendite di beni di lusso nel Metaverso assorbiranno tra il 5 e il 10% del valore dell’intero mercato. Un mercato che, a partire già dal 2025, secondo la società di consulenza varrà tra i 360 e i 380 miliardi di euro.
L’Oreal Paris tra realtà aumentata e investimenti sul Metaverso
Anche la francese L’Oréal Paris ha da tempo preparato il terreno per il suo ingresso nel mondo virtuale. Grazie alla partnership con Meta e all’acquisizione della piattaforma ModiFace, azienda tecnologica specializzata in realtà aumentata, da la possibilità ai propri clienti di provare in maniera virtuale prodotti di bellezza e makeup attraverso filtri disponibili sui profili Instagram dei propri brand, tra cui YSL Beauty, Lancôme, Mugler, Armani Beauty e NYX Professional Makeup. Inoltre all’inizio del 2023 Bold (Business Opportunities for L’Oréal Development), il fondo di corporate venture capital di L’Oréal, è entrato con una quota di minoranza nella start-up statunitense Digital Village, specializzata nel metaverso e marketplace Nft per brand, creator e community.
Estée Lauder partner esclusivo della Metaverso Fashio Week
Estée Lauder è invece stato beauty partner esclusivo nella prima edizione della Metaverso Fashion Week, (MFW) la prima rassegna di moda immersiva con avatar e realizzata della piattaforma Decentraland . Durante l’evento la famosa azienda cosmetica ha invitato gli utenti ad entrare nell’iconica bottiglia marrone del suo siero viso per sbloccare e indossare un NFT per i propri avatar. La seconda edizione, svoltasi a marzo di quest’anno, ha invece visto la partecipazione di brand come Adidas, Dundas, House of Barth e DressX, e operazioni commerciali firmate Tommy Hilfiger, DKNY o Dolce & Gabbana.