I marketplace stanno acquisendo sempre più importanza per l’eCommerce. Secondo i dati rielaborati nella terza edizione del Netcomm Focus Marketplace, sono più di 100 le piattaforme di marketplace, che contano oltre 1 milione di visite al mese. Un successo che si ripercuote anche a livello di Borsa: la ricerca infatti rileva anche i maggiori eCommerce al mondo per capitalizzazione sono marketplace. Ma prima di scoprire quali sono, vediamo di approfondire il significato del termine.
Cos’è un marketplace
Il termine marketplace sta a indicare una piattaforma di eCommerce che, attraverso un sito o una app, mette in contatto i rivenditori di un prodotto o servizio con i potenziali clienti. Si tratta sostanzialmente delle versioni online dei centri commerciali.
In base ai clienti cui si rivolgono, si distinguono i marketplace B2B (aziende che vendono ad altre imprese); B2C (aziende che vendono al consumatore finale) e C2C (consumatori che si vendono beni o servizi tra loro, senza l’intermediazione delle aziende).
In base ai prodotti venduti, esistono i marketplace verticali (ossia dedicati a un solo prodotto o settore) e i marketplace orizzontali (che vendono una pluralità di prodotti o servizi).
I maggiori marketplace al mondo nel 2022
Secondo il Netcomm Focus Marketplace, i maggiori eCommerce al mondo per capitalizzazione sono marketplace. Vediamoli uno per uno.
Amazon
La società, che vanta oltre 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, è nata nel luglio 1994 nel garage di Jeff Bezos a Bellevue, nello stato di Washington. Il suo nome è stato scelto perché iniziava per “A” e perché “Amazon” è stata la prima parola che Bezos aveva trovato sfogliando l’enciclopedia.
Amazon è partito come rivenditore di libri online, poi si è allargato a CD, film, software, giocattoli, utensili per la casa. La società si è quotata a Wall Street nel 1997 e nel settembre 2018 ha toccato i mille miliardi di capitalizzazione in borsa.
Alibaba
Alibaba, che vanta una capitalizzazione di mercato di oltre 304 miliardi di dollari, è una multinazionale cinese privata con sede ad Hangzhou composta da una serie di società attive nell’e-commerce. E’ stata fondata nel 1999 ad Hangzhou da Jack Ma, Joseph Tsai e altri 17 fondatori.
Il nome Alibaba è stato scelto da Jack Ma perché era facile da scrivere e conosciuto a livello mondiale. “Alibaba apre il ‘sesamo’ alle piccole e medie imprese”, aveva spiegato Jack Ma, che ha guidato la società fino al settembre 2019, quando ha rassegnato le dimissioni. Attualmente Alibaba è guidata dall’imprenditore cinese Daniel Zhang.
JD.com
JD.com è un e-commerce giapponese del Gruppo Tencent, che vanta ben 98 miliardi di dollari di capitalizzazione. E’ nato nel giugno 1998 come negozio online di prodotti tecnologici, ma oggi ha notevolmente ampliato la sua offerta, diventando una piattaforma generalista per i consumatori cinesi.
JD.com ha sede a Pechino ed è quotata al Nasdaq. Rientra tra le 163 aziende cinesi che fanno parte del “Fortune Global 500” e conta 569 milioni di utenti attivi, per una quota di mercato del 24,4%, ossia la seconda maggiore dopo Tmall (Gruppo Alibaba).
I consumatori cinesi possono acquistare anche prodotti di marchi internazionali non presenti in Cina attraverso JD Worldwide, la piattaforma cross-border di JD.com.
Prosus
Prosus è un gruppo web globale per i consumatori e uno dei maggiori investitori tecnologici al mondo, con una capitalizzazione di 92,8 miliardi di dollari. La società, di proprietà di Naspers, ha una quotazione primaria su Euronext Amsterdam (AEX:PRX) e quotazioni secondarie sulla Borsa di Johannesburg (XJSE:PRX) e su a2X Markets (PRX.AJ). Prosus è di proprietà di Naspers, ha sede ad Amsterdam ed è guidata dal Ceo Bob van Dijk. La società gestisce piattaforme di contenuti digitali (annunci online, della consegna di cibo, dei pagamenti e delle tecnologie fintech e dell’istruzione) e siti di eCommerce in mercati come l’India e il Brasile.
Pinduoduo
Pindoduo, con una capitalizzazione di 78 miliardi di dollari, è la maggiore piattaforma tecnologica cinese incentrata sull’agricoltura, che collega agricoltori e distributori con i consumatori di prodotti agricoli freschi. Con il passare del tempo, il marketplace cinese si è evoluto in una piattaforma di social commerce, che vanta oltre 900 milioni di clienti.
La società è stata fondata nel settembre 2015 a Shanghai dall’ingegnere informatico Colin Huang. Attualmente è guidata da Lei Chen. Nell’agosto 2020 Pinduoduo si è impegnata a vendere entro il 2025 prodotti agricoli per un valore di 145 miliardi di dollari l’anno.
eBay
eBay è uno storico marketplace, con una capitalizzazione attuale di 23 miliardi di dollari. La società è stata fondata nel 1995 a San Jose (California) da Pierre Omidyar ed è sbarcata in Italia nel 2001 dopo la fusione con PayPal.
Omidyar avrebbe voluto chiamare il marketplace Echo Bay, ma poiché il dominio non era disponibile, ripiegò su eBay.
A differenza di Amazon, eBay non effettua solo vendite di prodotti, ma anche aste online. Inizialmente impiegata per la compravendita di beni usati, di oggetti d’antiquariato o rari, oggi eBay si è evoluta in una vetrina per la vendita, grazie anche all’introduzione del tasto “Compralo subito”. Il marketplace consente di vendere prodotti a commercianti professionisti e a privati.
Pinterest, con una capitalizzazione di 12 miliardi di dollari, è stata fondata nel gennaio 2010 da Paul Sciarra, Evan Sharp e Ben Silbermann. E’ stato quest’ultimo ad aver pensato a un sito web che permettesse di creare delle collezioni virtuali, essendo un appassionato di francobolli.
Pinterest infatti è una bacheca virtuale per la condivisione di fotografie, video e immagini. I contenuti sono appuntati virtualmente tramite il pin, un termine nato dalla crasi tra pin (spilletta) e interest (interesse). Pinterest è molto gettonata tra grafici, designer e fotografi per esporre i loro lavori. Nel primo trimestre 2022 la piattaforma contava oltre 400 milioni di utenti attivi mensili.