NEGOZI DEL FUTURO

L’omnicanalità di H&M e Macy’s: così stanno ripensando negozi e supply chain

Gli store di H&M diventano hub logistici a supporto dei canali digitali, Macy’s lancia piccoli negozi fuori dai centri commerciali. Supply chain ripensata in ottica omnichannel

Pubblicato il 12 Mar 2020

H&M, Macy's e l'omnicanalità

Due colossi del retail quali H&M e Macy’s stanno ripensando il ruolo dei propri store fisici per trasformarli, da semplici punti vendita, a hub logistici a supporto dei canali digitali nell’ottica dell’omnicanalità. Stanno cioè mettendo in pratica l’innovativo paradigma in base al quale le aziende devono saper seguire il comportamento dei clienti, gestendo in tempo reale la comunicazione su diversi punti di contatto (online ed offline) senza soluzione di continuità e adottando strategie di marketing e CRM basate sul dato (data-driven) come elemento guida.

H&M e l’omnicanalità: negozi come hub e supply chain “aperta”

H&M ha comunicato a febbraio scorso che gli store sarebbero diventati un hub al servizio dell’online e il mese successivo ha annunciato che diventerà una “società di servizi“, avviando una nuova iniziativa b2b che consentirà alle imprese esterne di accedere alla sua supply chain. Il nuovo corso all’insegna dell’omnicanalità è iniziato per H&M il 29 gennaio 2020, dopo che Stefan Persson, figlio del fondatore Erling, ha lasciato la ventennale presidenza del board al figlio Karl-Johan Persson. Questi, a sua volta, dopo oltre 10 anni come CEO, ha passato il testimone a Helena Helmersson, che è la prima donna Chief Executive Officer della multinazionale.

Il colosso svedese dell’abbigliamento ha dunque annunciato a febbraio un riassetto della propria rete di punti vendita: invece di essere considerati normali negozi, saranno pensati e gestiti come hub logistici a supporto dei canali digitali. Di conseguenza verranno utilizzati per far partire le consegne degli ordini ecommerce e per il ritiro e il reso degli acquisti fatti online. “Pensiamo che il ruolo degli store debba cambiare – ha commentato Karl-Johan Persson, l’attuale presidente  di H&M – partendo dal modo in cui possiamo usare questi punti vendita ancora meglio come hub logistici per le consegne, per il ritiro e il reso delle merci”.

A marzo un ulteriore annuncio: sempre in ottica di omnicanalità, il gigante del fast fashion H&M lancia Treadler, una nuova iniziativa b2b che consentirà alle imprese esterne di accedere alla sua supply chain. In particolare consentirà alle aziende di usufruire dell’expertise del gruppo H&M, delle sue collaborazioni con i fornitori, dei servizi che spaziano dallo sviluppo prodotto, al sourcing, alla produzione e alla logistica. Una sorta di piattaforma aperta che contribuirà ad aiutare le imprese più piccole a penetrare nel mercato.

Macy’s e l’omnicanalità: negozi più piccoli e fuori da centri commerciali

Dall’altra parte dell’Oceano, negli Stati Uniti, anche Macy’s sta seguendo un analogo percorso. A febbraio la catena della grande distribuzione statunitense fondata nel 1858  ha annunciato il lancio di un nuovo format di vendita, “Market by Macy’s“, che prevede negozi di dimensioni più ridotte e fuori dai centri commerciali.

Il cambio di tendenza si riflette nelle politiche aziendali: la storica insegna dello shopping americano ha annunciato a inizio 2020 la chiusura di 125 punti vendita nei prossimi tre anni. Di questi, 29 verranno dismessi già quest’anno. I tagli all’organico riguardano 2mila persone (il 10% circa dei dipendenti totali), la sede centrale di Cincinnati verrà chiusa e il quartier generale di Macy’s si sposterà a New York.

D’altra parte gli investimenti saranno reindirizzati nelle strategie di omnicanalità e nell’evoluzione della supply chain. Macy’s punta ora sull’upgrade degli store che resteranno in piedi, puntando sul marketing e sulla tecnologia.

“Market by Macy’s – si legge nella nota del gruppo – presenterà un mix di prodotti e merci locali curati da Macy, oltre a proposte food dedicate a ogni zona e un robusto calendario di eventi in grado di coinvolgere la comunità”. Il primo store con il nuovo format ha aperto a Dallas. Altro punto del piano di rilancio di Macy’s è la trasformazione della supply chain in chiave omnichannel, per favorire una migliore gestione degli inventari.

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