Amazon sta considerando la possibilità di acquisire alcuni dei punti vendita di Toys ‘R’ Us, il gigante dei giocattoli che, finito in bancarotta, ha annunciato la liquidazione. Secondo Bloomberg, il colosso di Jeff Bezos non è interessato a mantenere il marchio ma vorrebbe utilizzare la rete di negozi, che presto resteranno vuoti, per aumentare la propria presenza fisica negli States. Si tratterebbe, insomma, di un’involontaria beffa ai danni di Toys ‘R’ Us, che proprio Amazon ha contribuito (anche se indirettamente) a far chiudere a causa dell’espansione inarrestabile del commercio online a discapito dei retailer americani.
Per la multinazionale di Seattle, invece, l’acquisizione consentirebbe il raggiungimento di una capillare presenza territoriale aggiungendo location fisiche alle 450 già in possesso di Amazon dopo l’acquisto, lo scorso anno di Whole Foods Market. E sebbene Amazon Go, il supermercato senza casse e senza cassieri aperto al piano terreno del quartier generale della compagnia, sia ancora visto come un esperimento, non è escluso che prima o poi i vertici della multinazionale decidano di espandere l’esperienza e, forti di centinaia di punti vendita, lancino l’assalto a Walmart, CostCo e agli altri supermercati tradizionali. Ma la presenza di store fisici, secondo Bloomberg, può essere anche l’occasione per Amazon di creare una rete simile a quella degli Apple Store, mettendo in vetrina i prodotti proprietari come la linea di dispositivi Echo, basati sulla piattaforma vocale Alexa, e facendo toccare con mano questa tecnologia ai potenziali clienti.
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O, ancora, Bloomberg suggerisce l’ipotesi che Bezos voglia semplicemente approfittare dell’affondamento di Toys ‘R’ Us per portare a casa a prezzi stracciati una serie di locali che potrebbero poi diventare magazzini decentrati di Amazon, a disposizione dell’azienda per consentire consegne più veloci a clienti del vicinato. Magari con l’ulteriore espansione dell’utilizzo dei droni per portare gli acquisti a domicilio.
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