Retail 4.0, come funziona il camerino digitale progettato da Mango con Vodafone

La tecnologia alla base del progetto, che sarà realizzato dall’operatore di telefonia insieme al marchio di abbigliamento, permetterà di scansionare le etichette dei capi e contattare lo staff del negozio direttamente dallo specchio di prova. Così il cliente vivrà un’esperienza integrata online-offline

Pubblicato il 26 Feb 2018

camerino

L’Internet delle Cose (IoT) sta facendo il suo ingresso anche nei camerini delle catene di abbigliamento. L’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti è infatti al centro della collaborazione tra Vodafone e Mango, marchio di abbigliamento di fama mondiale, per dotare i principali negozi dell’azienda, sparsi in tutto il mondo, di camerini digitali.

La tecnologia alla base del progetto è uno specchio digitale Internet of Things progettato da Mango e sviluppato da Vodafone in collaborazione con Jogotech, che permetterà al cliente di scansionare le etichette dei capi all’interno del camerino, e di contattare lo staff del negozio direttamente dallo specchio, per richiedere altre taglie o colori. Lo specchio suggerirà anche altri articoli da abbinare al capo scelto dal cliente.

L’obiettivo di Mango è di estendere il camerino digitale a tutti i suoi principali negozi, da Barcellona a New York. Scop finale: consentire ai clienti un’esperienza d’acquisto integrata, che combini in modo efficace e armonico la componente digitale e fisica. L’iniziativa rappresenta per Mango la prima fase di un progetto di trasformazione digitale che mira a creare nuove forme di coinvolgimento e rapporto tra i clienti e il marchio.

PERCHÉ VODAFONE PUNTA SUL CAMERINO DIGITALE (E SULL’INTERNET OF THINGS)

Stefano Gastaut, direttore dell’Internet of Things di Vodafone, ha così commentato: “Questo progetto ci aiuta a dare più potere al cliente e servirà ad avvicinare Mango ai clienti più attenti alla moda, perché offre più opzioni ed esperienze rispetto a un camerino convenzionale”.

Da tempo l’operatore di telefonia sta scommettendo sull’Internet of Things. Un esempio di questo percorso è l’annuncio, il mese scorso, della realizzazione di soluzioni commerciali congiunte basate sulla tecnologia Arduino e sui servizi di connettività IoT di Vodafone. Vodafone sta infatti lanciando una nuova rete che utilizza un protocollo nuovo, chiamato Narrowband-IoT. Con questa tecnologia, sulla quale Vodafone ha effettuato investimenti per oltre 10 milioni, il gruppo intende compiere un ulteriore passo nell’introduzione delle reti di quinta generazione – il 5G – e, appunto, nello sviluppo dello IoT. Narrowband Internet of Things è un sistema di trasmissione dati nato per i dispositivi più piccoli che possono inseriti dentro gli oggetti più disparati. Da qui l’accordo tra la grande società di telefonia e la piattaforma più amata dai maker che consente di creare e sviluppare progetti anche a chi non ha particolari competenze tecnologiche.

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Per l’Internet of Things servirà, come detto, il 5G. Ecco perché Vodafone HA presentato il bando Action for 5G dedicato a startup, PMI e imprese sociali che vogliono contribuire con i loro progetti innovativi allo sviluppo del 5G in Italia. Il progetto prevede un investimento di 2,5 milioni di euro l’anno per 4 anni. Le candidature sono aperte fino al 31 marzo.

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PERCHÉ MANGO PUNTA SUL CAMERINO DIGITALE

Guillermo Corominas, Chief Client Officer di Mango, ha dichiarato: “Mango è entusiasta di questo progetto. Per noi il futuro del retail sta nella combinazione tra online e offline. Questi nuovi camerini rappresentano un ulteriore passo nella trasformazione digitale dei nostri negozi, che offrirà ai nostri clienti un’esperienza del tutto nuova”.

IL CAMERINO COME ELEMENTO DI INNOVAZIONE NEL RETAIL

Nei giorni scorsi anche Amazon ha fatto un’incursione nei camerini dei negozi. La società di Jeff Bezos ha infatti presentato la documentazione per brevettare quello che è stato chiamato “specchio a realtà miscelata”, perché l’immagine che restituisce è a metà tra la realtà tangibile e quella virtuale. Il dispositivo dovrebbe essere in grado di “rivestire” chi ci si specchia con abiti scelti dal catalogo del negozio, immergendo al tempo stesso il cliente in una location virtuale. Insomma rende possibile, restando completamente vestiti, vedere che effetto fa indossare un certo costume direttamente sulla spiaggia, o un abito elegante a un cocktail party.

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