È più di un’indiscrezione: Amazon ha avviato a Londra una campagna di recruiting alla ricerca di professionisti nel mondo assicurativo. Obiettivo? Rafforzare la squadra che si occuperà di espandere Amazon Protect in Germania, Francia, Italia e Spagna. Lanciato nel 2016 in Gran Bretagna, il servizio Amazon Protect consiste in una polizza contro danni accidentali, guasti, furti di oggetti acquistati attraverso la piattaforma di ecommerce.
Realizzata in collaborazione con The Warranty Group, Amazon Protect, offre protezione per due o cinque anni dalla consegna del prodotto, copre l’incidente e il furto, che non sono tipicamente coperti dai produttori, così come i danni in misura superiore a quanto può essere fornito dai produttori. In termini di customer experience, il flusso di acquisto per Amazon Protect è integrato direttamente nel processo di checkout, quindi assolutamente seamless e ‘indolore’ per il cliente.
È una mossa che deve mettere in allarme le compagnie di assicurazioni? In un articolo di Insurance Business UK, Patricia Davies, responsabile assicurativo presso la società di consulenza GlobalData, ha citato tre motivi per cui questo sviluppo dovrebbe preoccupare le compagnie tradizionali.
Come ha spiegato InsuranceUp in questo articolo, i servizi di Amazon sono innanzitutto trasparenti. In secondo luogo, Amazon, che si espande sempre più in moltissimi settori, è quello che Davies descrive come “fornitore di servizi chiave” per le famiglie, cioè un ‘luogo’ in cui si trova qualsiasi prodotto e qualsiasi servizio. E, infine la società di Jeff Bezos è avanti anni luce per quanto rigurda tecnologia e innovazione, rispetto alla maggior parte delle compagnie assicurative.