Nel 2020 entrerà in vigore la normativa che sancisce l’abbandono dello scontrino cartaceo e la sua sostituzione con il Documento commerciale di vendita o prestazione (questa la denominazione corretta dello scontrino) digitale. Ma con lo scontrino elettronico cosa cambia per il cliente? Che cosa dovranno aspettarsi i consumatori a partire dal primo gennaio 2020? In effetti, non emergeranno particolari novità per gli acquirenti e per le loro abitudini, vi saranno però semplificazioni e l’interessante novità rappresentata dalla Lotteria degli scontrini.
Tutto quello che c’è da sapere sullo scontrino elettronico, in breve
Da gennaio 2020 per tutti i commercianti scatterà l’obbligo di trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi giornalieri attraverso il Registratore di Cassa telematico.
Le categorie che non saranno tenute a emettere scontrino elettronico sono: i notai, i tabaccai (e tutti i negozianti che vendono merci dai Monopoli di Stato), i tassisti, i giornalai, oltre alle società partite nel 2019 o definite marginali, ossia quelle i cui ricavi quest’anno non sono superiori all’1% di quelli del 2018. Sono poi esclusi dall’obbligo i benzinai che servono clienti che non acquistano per esercizio di impresa, arte e professione; le autoscuole per le loro sessioni didattiche finalizzate a far prendere la patente; i produttori agricoli, tutte le attività del settore scommesse e i venditori itineranti quali ombrellai, chioschi di cibo e bevande, così come di souvenir (incluse per esempio, mense aziendali e scolastiche, negozi a bordo delle navi da crociera eccetera).
Le sanzioni per chi non si adegua alla normativa, sono pari al 100% dell’imposta relativa.
Scontrino elettronico, ecco cosa cambia per il cliente
A partire da gennaio 2020 i clienti continueranno a ricevere dal negoziante un documento cartaceo che però avrà solo valenza commerciale ossia sarà valido per le garanzie, i cambi e i resi.
Il contenuto fiscale del tradizionale scontrino a cui si è abituati verrà invece memorizzato e trasmesso all’Agenzia delle Entrate. Se però l’acquirente ha comunque bisogno del documento deve chiederne la stampa al momento dell’acquisto e il venditore, naturalmente, è tenuto a fornirglielo.
L’ulteriore novità riguarda il fatto che il cliente non dovrà più mostrare lo scontrino nel caso gli venga richiesto all’uscita del negozio dalle Autorità competenti in materia, ma sarà semplicemente tenuto a comunicare loro l’importo speso.
Corrispettivi telematici 2020, i vantaggi per il cliente
Tra le innovazioni relative all’obbligo di emissione dello scontrino elettronico vi è il fatto che il cliente potrà chiedere al commerciante di avere il documento commerciale non fiscale anche per mail o, per sua maggiore comodità, solo in formato digitale. Si tratta di un vantaggio interessante per i consumatori che fino a oggi dovevano conservare lo scontrino cartaceo per far valere la garanzia in caso di prodotto difettoso, da sostituire, aggiustare eccetera.
Il nuovo scontrino rappresenta, d’altro canto, il documento commerciale valido ai fini fiscali per la deduzione delle spese in dichiarazione e così via, anche da questo punto di vista poter fruire di una versione digitale significa rendere più semplice e veloce lo svolgimento delle pratiche di dichiarazione per il rimborso.
Scontrino elettronico: la Lotteria degli scontrini per il cliente partirà a luglio 2020 (con qualche novità)
È notizia recente, comunicata nel decreto fiscale 2020 per effetto di un emendamento approvato dalla Commissione Finanze della Camera, lo slittamento della data di inizio della Lotteria degli scontrini da gennaio a luglio 2020.
La Lotteria degli scontrini prevede che ogni cliente abbia diritto a un biglietto virtuale ogni 10 centesimi di spesa (o due se il pagamento sarà eseguito con POS o carta di credito); biglietti che parteciperanno all’estrazione di premi in denaro.
Al momento, pare che non vi sarà sanzione amministrativa a carico dei commercianti restii a osservare gli adempimenti a questo proposito. Anche se è stata introdotta la possibilità di segnalare al Fisco gli esercenti che, al momento dell’acquisto, si rifiutino di acquisire il codice lotteria ed è stato stabilito che le segnalazioni vengano utilizzate da Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza nell’ambito delle attività di analisi del rischio di evasione.
Il Governo ha poi deciso che sarà il codice lotteria a permettere di partecipare alla lotteria stessa invece del codice fiscale (che in base a quanto precedentemente detto si sarebbe dovuto riferire in caso di acquisti in contanti), per garantire la privacy del cliente.
Confermati, infine, i premi mensili, che avranno un valore tra i 10mila e i 50mila euro, e il premio annuale da un milione di euro.