Per sopravvivere, i negozi devono essere sempre più innovativi. All’innovazione nel campo della vendita servono idee: alcune aziende le hanno avute e le stanno mettendo in pratica. Acquistare uno smartphone dalle mani di un robot, iniziare a configurare la propria bici dei desideri online e completarla nel negozio fisico, verificare i diversi possibili tagli di capelli dal parrucchiere attraverso l’uso della realtà aumentata, sono solo alcune delle proposte innovative che arrivano dal mondo del retail “fisico”. Un mondo che è da tempo sotto pressione a causa delle crescente concorrenza dell’eCommerce e per il quale l’innovazione sta diventando sempre più una necessità.
Negozi strani 2023: 11 case studies
Nel 2023 sono stati aperti diversi i negozi che hanno dato vita a spazi creativi e originali sfruttando l’innovazione tecnologica: negozi sorprendenti dove al posto dei camerieri ci sono gli automi, negozi insoliti perché all’incrocio tra arte, cultura e realtà ibrida, negozi in grado di attrarre il cliente per l’abilità nell’uso di realtà aumentata e intelligenza artificiale.
IN QUESTO ARTICOLO 11 ESEMPI DI NEGOZI STRANI IN ITALIA E NEL MONDO
Negozi innovativi: 22 casi interessanti nel mondo
Più in generale, nel mondo, in questi ultimi anni, sono stati aperti tanti negozi che hanno esplorato nuove tecnologie o sono state comunque innovativi nel campo della sostenibilità o della creatività. Ecco dunque 22 esempi di negozi innovativi ricavati da vari studi e ricerche (tra cui quelle della società di consulenza Kiki Lab – Ebeltoft Italy).
LYNK & CO – CINA / SVEZIA
Lynk & Co è il brand premium del gruppo cinese di auto Geely. Dopo il lancio in Cina nel 2017, e il veloce successo, ha deciso di espandersi in Europa con un modello innovativo e attrattivo per il proprio target di riferimento: i Millennial. È stata così aperta una sede in Svezia, avendo Geely acquisito Volvo, con una proposta basata, più che sulla vendita, principalmente sul noleggio in abbonamento. I negozi Lynk & Co sono spazi unici e accoglienti, nati con l’obiettivo di costruire una community tra i clienti e fidelizzarli. Al loro interno i clienti possono lavorare, bere qualcosa al bar ed esplorare una gamma selezionata di prodotti lifestyle. La maggior parte dei negozi aperti ha spazi per ospitare eventi culturali e artistici, meeting aziendali e privati. Attività che sono facilitate da arredi mobili e strutture flessibili, che possono essere semplicemente e velocemente modificate per adattarsi ai diversi usi. Immersa in così tanti stimoli, l’auto, esposta al centro del flagship, diventa il simbolo di un lifestyle.
MODIVO – POLONIA
Nello store Modivo, in Polonia, non c’è un singolo capo di abbigliamento in mostra. I clienti si ritrovano all’interno di un ampio spazio con video walls e 21 terminali disseminati nei locali. Possono sedersi sui divanetti e scorrere l’offerta sul display, per poi selezionare i capi che desiderano provare. I prodotti vengono portati direttamente nei camerini da un magazzino a tre piani situato nelle vicinanze del negozio, che contiene circa 70mila pezzi di 250 brand. Per accedere al camerino dove troverà la propria shopping list, il cliente deve mostrare a un addetto un QR Code. Ogni camerino è attrezzato con display che danno il benvenuto al cliente e gli consentono ulteriori possibilità di navigazione: attraverso il touch screen può indicare il colore del prodotto desiderato, ma anche regolare le luci e chiamare un addetto per concludere il processo di acquisto. Al cuore del concept store di Movido c’è proprio il camerino, ampio e digitalizzato, ognuno ribattezzato con il nome di una capitale europea della moda.
LIFVS – SVEZIA
Il tema dei negozi alimentari senza personale è ormai di grande attualità e risponde a un duplice obiettivo: modalità semplici e veloci di shopping per i clienti e riduzione dei costi per i retailer. Il precursore è stato Auchan in Cina, con i suoi BingoBox, poi ribattezzati Auchan Minute, che però sono in fase di chiusura a causa della scelta delle location nei parcheggi degli ipermercati, che hanno determinato una duplicazione poco attrattiva. In Europa la prima a lanciare nel 2019 questo concept è stata l’azienda svedese Lifvs Scandinavia, in collaborazione con Expohouse, azienda di retail design specializzata in negozi pop-up, che ha progettato un punto vendita di qualità, funzionale, già pre-montato, facilmente trasportabile e installabile. Le prime aperture sono state realizzate in aree poco urbanizzate, ma di passaggio fra Uppsala e Stoccolma. Lifvs ha l’obiettivo di aprire in location periferiche, lontane da altri negozi, e intende creare una rete a ‘grappoli’ di cinque negozi abbastanza vicini fra di loro per ottimizzare la logistica.
GENTLE MONSTER – SHANGAI
Questo brand di occhialeria della Corea del Sud ha allestito flagship store più sofisticati e avanzati in Cina: qui i prodotti sono presentati e raccontati in modo suggestivo e la vendita si conclude spesso online sullo Store WeChat del brand. In questi anni ha aperto a Shanghai un negozio a tre piani a tema ‘Future Retail’ che comprende, oltre a Gentle Monster, il marchio di cosmetici Tamburins e il marchio di caffetteria/ dolci Nudake. Un’esperienza culturale che unisce shopping, pop-up e mostre d’arte in un unico spazio. QUI il video dello store esperienziale di Gentle Monster a Shangai.
ARTISTI DEL VEGETARIANO – ITALIA (PADOVA)
Cristina Biollo inizia la propria attività col marito nel 1990 con un banco di frutta e verdura nel centro storico di Padova, puntando su prodotti selezionati da piccole aziende agricole della zona. Di fronte alla crisi del mercato nel 2008 decidono di innovare l’attività con un negozio-laboratorio crudista all’interno del mercato coperto di Padova, il più antico d’Europa. L’attività cresce e nel 2018 c’è il lancio dell’ultimo concept con l’insegna Artisti del Vegetariano.
RATIONAL EXPERIENCE
Fin dal negozio del 2008 l’impresa ha puntato molto sulla facilitazione dei clienti offrendo una proposta di verdure fresche già tagliate, pronte per essere cucinate, per minestre e contorni vegetariani, rispondendo alla crescente tendenza di prodotti-servizi di qualità.
EMOTIONAL EXPERIENCE
Nel 2018, puntando al target crescente di clientela attenta ad un’alimentazione sana e con poco tempo a disposizione per cucinare, Cristina e Massimo aprono, sempre a Padova, un ristoretail, dove i clienti possono scegliere tra: un piatto già cotto e pronto da mangiare sul posto, lo stesso piatto crudo da cucinare a casa o da portare via come take away per una pausa pranzo.
HUAWEI – WUHAN (CINA)
In un negozio in Cina, Huawei fa vendere gli smartphone ai robot. Nel nuovo outlet nella Wuhan Optics Valley, area innovativa dove sorgono numerose imprese hi-tech, non ci sono esseri umani a rispondere alle richieste del cliente e a porgergli questo o quel modello: l’intero processo è automatizzato attraverso grosse braccia robotiche, dal rifornimento alla presentazione della merce sul banco fino alla vendita. Nell’outlet vengono venduti i più recenti prodotti Huawei: gli smartphone Mate30 5G e P30, le cuffiette wireless Freebuds3, gli orologi sportivi GT2 e molto altro. I clienti possono prenotare la merce online oppure fare shopping in loco. Dopo aver scelto l’articolo e pagato attraverso un’applicazione, un grosso braccio robotico afferra la merce dallo scaffale e la trasporta su un tavolo, per poi consegnarla all’utente attraverso una finestrella. Questo è il primo negozio totalmente “unmanned”, senza personale umano, di Huawei.
Negozi del futuro, in Cina Huawei fa vendere gli smartphone ai robot: il VIDEO
ROSE BIKES – BOCHOLT (GERMANIA)
Rose Bikes è uno storico produttor e e Retailer tedesco di biciclette e accessori per bici. Nata nel 1907, questa azienda familiare ha avuto un grande sviluppo a partire dagli anni ’80, con il lancio delle vendite a catalogo e poi negli anni 2005 con la prima apertura in un megastore di 6.000 mq, il Rose Biketown di Bocholt, in Westfalia. Nel 2016 l’azienda ha completamente rinnovato il flagship, integrando l’esperienza on-line con quella del negozio.
CROSS-CANALITÀ E PERSONALIZZAZIONE
Il percorso di acquisto dei clienti di Rose Biketown è libero e semplice: è possibile iniziare a configurare la bici online e completarla nel negozio fisico, salvando il progetto con i dati e le scelte sulla propria carta fedeltà, oppure al contrario si può iniziare il processo in negozio e terminarlo a casa su PC, tablet o smartphone. In negozio sono presenti varie postazioni iPad vicino alle bici e ci sono tre grandi schermi di configurazione dove la bicicletta creata può essere vista in grandezza reale. E’ attivo un servizio per misurare i piedi e consentire la prova virtuale delle scarpe e si può inoltre personalizzare il sellino per adattarlo alle proprie esigenze e rendere più comoda la seduta e la pedalata.
AMAZON SALON – LONDRA
Amazon Salon, nell’East End di Londra, vuole essere un laboratorio di nuove tecnologie per il beauty, dalla realtà aumentata all’uso del QR Code. Ma è anche un ulteriore passo del big dell’eCommerce nel mondo degli spazi fisici. Nello spazio su due piani in un palazzo su Brushfield Street i visitatori-clienti possono giocare con un’app in grado di mostrare loro come starebbero con un determinato taglio di capelli. Inoltre possono testare la nuova tecnologia “point-and-learn” che consente di puntare semplicemente al prodotto a cui sono interessati su uno scaffale espositivo per visualizzare ulteriori informazioni e opzioni di acquisto su un display nelle vicinanze. Questo include codici QR per l’acquisto di articoli specifici.
Amazon e la scalata ai negozi: a Londra un parrucchiere-vetrina delle tecnologie per il beauty
INDIGO FLAGSHIP – CANADA
Indigo è una catena canadese di negozi di libri e musica nata 21 anni fa e diventata leader in Canada, grazie a una forte crescita e una serie di acquisizioni, in controtendenza in un settore, quello delle librerie, che a livello mondiale ha vissuto anni sempre più difficili con la crescita di Amazon e di numerosi etailer. La sua carismatica fondatrice, Heather Reisman, ha creato un’identità chiara e forte, con scelte coraggiose come la decisione di non vendere il Mein Kampf di Hitler, ma anche la proposta del servizio ‘soddisfatti o rimborsati’, offerto dal 1998, per la selezione di libri che lei stessa consiglia ai clienti. L’azienda ha sviluppato numerose innovazioni nel corso degli anni e recentemente ha lanciato a Toronto un nuovo concept, che estende il concetto di libreria a quello di ‘cultural department store’ (grande magazzino culturale).
Il nuovo concept integra i libri e la musica, ovvero l’assortimento classico di Indigo, con nuove categorie merceologiche: cartoleria, fiori, bambole, accessori per la casa, regalistica e una caffetteria. Nel punto vendita, più grande dell’abituale superstore Indigo (3.000 mq rispetto a 1.800 mq del format tradizionale), l’azienda ha deciso di introdurre le nuove categorie in modo selettivo, affidandosi a partner esperti e già consolidati sul mercato, come Fitbit (per gli smartwatch), Rifle Paper & Co. (per la cartoleria), mentre lo spazio caffetteria è stato affidato a Starbucks. Per l’ampia area dedicata ai bambini, presente con uno shop in shop a insegna Indigo Kids, l’azienda ha coinvolto American Girl, noto Brand affermato e molto attivo nei messaggi e nei progetti di rafforzamento dell’autostima femminile, anche attraverso meccanismi di identificazione con bambole altamente personalizzabili (ci sono modelli a cui è possibile applicare i device necessari per le disabilità fisiche). L’area Kids include i kit per costruire componenti elettronici che insegnano come fare coding, tema di grande attualità per lo sviluppo cognitivo dei bambini, proposto in partnership con littleBits.
Questo concept enfatizza l’attenzione di Indigo per la cultura, con l’obiettivo di rendere la visita del negozio stimolante come quella di una galleria d’arte. La scritta ‘Today a reader, tomorrow a leader’ campeggia sulle pareti e l’attenzione alle donne è stata enfatizzata in un’area di 100 mq, fortemente voluta dall’imprenditrice, definita ‘Una stanza tutta per sé’, citando un famoso libro di Virginia Woolf , una delle prime e più importanti scrittrici femministe. Lo spazio è un’area concept che mixa cappelli con borse, accessori particolari come le ‘calze da lettura’ con libri ‘scritti da donne per le donne’.
MEDIA MARKT – BARCELLONA (SPAGNA)
Un negozio urban: piccolo, ma fluido, veloce, interattivo e ricco di servizi, per rispondere meglio alle esigenze dei clienti multi-canale
Media Markt è un urban store di elettronica e, come molti Retailer, sta sperimentando format urbani più piccoli. Nel luglio 2016 ha lanciato a Barcellona un nuovo format di 250 mq di area di vendita in centro città, nel quale scompare il confine netto tra negozio online e negozio fisico. Processi di acquisto fluidi, omni-canale, servizi innovativi e team competente sono al centro di questo nuovo concept, che punta a conoscere meglio e a imparare dai suoi clienti, soprattutto quelli più multicanale, per soddisfarli e fidelizzarli.
CROSS-CANALITÀ
Nel negozio sono esposte solo poche referenze, per lo più piccole, come gli smartphone. L’esplorazione dell’assortimento avviene navigando su grandi schermi touch, con le stesse modalità dell’online, ma con una differenza sostanziale: una costante assistenza degli addetti. Dopo la scelta il pagamento può essere effettuato con carta sullo schermo, ma anche in contanti al banco. 6.000 referenze sono disponibili nel magazzino robotizzato del negozio, che è in grado di farle arrivare in 90 secondi. I prodotti di dimensioni più grandi, come frigoriferi, lavatrici, televisori maxi-schermo, sono disponibili solo con modalità consegna in negozio o a casa in un secondo momento (da 2 ore a 2-3 giorni). Il negozio serve inoltre come punto di ritiro degli acquisti on-line, anche questi disponibili entro 90 secondi e ritirabili 7/24 grazie a un processo automatizzato.
HUMAN TECH
Tutti gli addetti hanno ricevuto una formazione specifica per assistere i clienti in un modo adeguato per questa tipologia di negozio. I collaboratori possono anche contare sul supporto di tecnologie avanzate. L’uso dell’RFID consente di far comparire la scheda tecnica di ogni prodotto semplicemente avvicinandolo agli schermi e alcuni prodotti possono essere sperimentati grazie alla realtà virtuale.
MAIN STREET MARKET – USA
Main Street Market è un progetto particolare di negozio convenience aperto in un piccolo centro remoto negli USA, dove avevano progressivamente chiuso tutti i negozi di alimentari. Il concept è per metà settimana a self service per i clienti abbonati, in modo da ridurre il costo di personale e rendere sostenibile il progetto. Dando fiducia ai clienti, che entrano da soli in negozio e da soli si fanno un self check-out senza controllo, semplifica la vita dei cittadini che altrimenti dovrebbero viaggiare a lungo per la spesa.
NIKE SOHO FLAGSHIP – NEW YORK
Provare le sneaker ‘dal vivo’, giocando a basket, facendo running o esercizi test, e farsele personalizzare in un ambiente coinvolgente e digitale, con la possibilità di accedere a contenuti e informazioni sui campioni e le squadre più seguite
Nike è un Brand sempre più attento a offrire esperienze Retail stimolanti e integrate con le ultime tecnologie disponibili sul mercato. I flagship, come l’ultimo concept aperto nel cuore di New York a Soho, e poi replicato nelle grandi capitali del mondo, costituiscono i concept dove sperimentare con la massima ampiezza soluzioni innovative in un ambiente fortemente coinvolgente.
IDENTITÀ VISIVA
L’impatto del flagship Nike è spettacolare e, grazie ai 5.100 mq disposti su cinque piani, il Retail design e il visual merchandising possono svilupparsi con un respiro ampio che stimola e coinvolge i clienti, anche grazie alle decorazioni in 3D. Gli sport focus sono il running e soprattutto il basket, con il piano d’ingresso d’impatto grazie al passaggio fra le gigantografie dei grandi campioni dell’NBA, gli addetti che accolgono i clienti giocando con una palla da basket in mano e l’esposizione circolare con le divise di tutte le squadre dell’NBA, a partire dai Knicks di New York. Il concept è arricchito anche da espositori che presentano e raccontano alcuni prodotti storici del Brand, come le sneaker vintage Nike Dunk High del 1986 e uno schermo interattivo consente ai clienti di esplorare tutta la storia dell’azienda e delle sue sneaker.
CROSS-CANALITÀ
Il negozio è fortemente digitalizzato, a partire da vari schermi dove si può sfogliare il catalogo dei prodotti Nike che segnala quali sono disponibili in negozio. Per la prima volta Nike ha anche introdotto la Nike NBA connected jersey: scaricando l’app dedicata NikeConnect i clienti possono inquadrare l’etichetta della divisa per accedere subito a contenuti legati all’NBA e alla squadra specifica: filmati di partite, interviste, playlist di spotify ascoltate da ogni atleta prima del match, ma anche possibili servizi di personalizzazione del capo.
TRY BEFORE BUY
Nel negozio sono presenti vari strumenti per testare i prodotti, registrare le proprie performance in modo digitale e farsi guidare dagli addetti sulla scelta dei prodotti più adatti a far migliorare i propri risultati. Un’area è dedicata alla prova delle sneaker da basket, con un campo dotato di vari sensori cinetici in grado di catturare i movimenti del corpo e proiettarli su un maxi schermo.
PERSONALIZZAZIONE
Nike è stato il Brand che per primo, ormai molti anni fa, ha introdotto il concetto di personalizzazione delle sneaker. In questo flagship il servizio ‘Book a Nike+ 1:1’ consente di fissare un appuntamento per avere una consulenza personalizzata. E’ inoltre presente, in esclusiva, il Nike by NYC, uno studio di personalizzazione delle sneaker con consegna in soli 3 giorni.
BEAUTY BY BOOZT.COM – COPENHAGEN
Un etailer che decide di aprire negozi fisici di beauty, con atmosfere molto femminili e ‘addetti – padroni di casa’ dotati di tablet che accolgono le ‘clienti – ospiti’ in maniera empatica.
Nata nel 2007, Boozt.com è un’azienda svedese specializzata nella vendita on-line di abbigliamento uomo, donna e bambino e accessori. Dal 2017 è stato inserito in assortimento anche il beauty e per questa categoria l’azienda ha deciso di aprire in parallelo il negozio Beauty by Boozt.com, che offre un’ampia selezione di prodotti per la cura della pelle, profumi, trucco e altri prodotti di bellezza. Un concept dallo stile molto femminile e accogliente, che rispetto al digitale enfatizza la multi-sensorialità e il servizio degli addetti vendita.
MULTI-SENSOR
L’atmosfera del negozio è accogliente e molto femminile: interni rosa, tendaggi, dettagli in ottone, divanetti di velluto verde, lampadari a bracci, con uno stile ispirato agli alberghi di lusso. La store experience è progettata per offrire ai clienti un viaggio di scoperta personale e il negozio è organizzato per aree, circolari e avvolgenti, con piccoli spazi esperienziali che le clienti possono esplorare da sole, con i propri tempi e godendo di un ambiente rilassato e invitante.
Sono presenti tavoli, sedie e specchi, per facilitare la prova dei prodotti nel massimo relax. Anche la presenza delle casse è discreta: sono per lo più inserite negli arredi ‘a scomparsa’. Relazioni empatiche In negozio non sono presenti semplici addette vendita, ma ‘padrone di casa’ che si prendono cura di accogliere le ‘ospiti’ in maniera empatica. Dotate di tablet per poter rispondere in tempo reale ad ogni tipo di informazione richiesta, oltre che consentire ai clienti di effettuare i pagamenti in qualsiasi momento e area del punto vendita.
Nestlé – Sidney
Nestlé ha aperto uno store a Sidney di cioccolato KitKat che ha definito un “innovation incubator”, incubatore di innovazione. Il negozio innovativo si chiama KitKat Chocolatory ed è situato nel centro commerciale Mid City di Sydney: si tratta di uno store esperienziale legato al brand di snack dolci. Qui il cliente può progettare il suo KitKat personalizzato: attraverso appositi pannelli digitali, può scegliere il tipo di cioccolato che preferisce e gli ingredienti extra, come menta, fragole o caramello.
LAGO ITALIA
Una strategia di Branding e di Retail articolata, che integra la community digitale, la rete vendita, abitazioni private e spazi pubblici valorizzati come showroom, per far vivere l’esperienza LAGO a 360°
LAGO è un’azienda specializzata nell’interior design e nella creazione di arredamento per tutte le aree della casa adatto anche a spazi pubblici. Fondata alla fine dell’800 da un artigiano, è cresciuta nelle logiche di azienda familiare. Da quando nel 2014 la guida è passata a Daniele Lago la scelta è stata di focalizzarsi sull’innovazione a 360° rafforzando la struttura manageriale interna. LAGO intende il design come strumento di trasformazione sociale in grado di migliorare le vite delle persone, generando empatia tra gli interni e chi li abita. Da sempre LAGO crede nel digitale come strumento per veicolare i propri valori e nel tempo ha costruito una community attiva e in espansione aumentando così la notorietà del Brand. La stessa community ha permesso a LAGO di ascoltare le esigenze del mercato e orientare le proprie strategie.
RETAIL ‘LIQUIDO’
La rete distributiva LAGO comprende varie tipologie di punti vendita: dai 30 monomarca LAGO STORE (presenti ad esempio a Roma, Milano, Parigi) ai negozi multimarca e ai LAGO Specialist – negozi completamente dedicati ad un’unica area della casa. L’azienda ha sviluppato anche nuove formule di Retail, come LAGO The Other Store, concept ibrido, di cui un esempio è Open – More than books a Milano, uno spazio interamente arredato LAGO che integra libreria, caffetteria, e co-working.
Altro format è Appartamento LAGO, un vero e proprio appartamento-showroom in cui vivere i prodotti. Tutti i punti vendita , così come gli altri spazi pubblici arredati da LAGO, vengono realizzati con un’atmosfera ‘Home Feeling’, dove i clienti possono sentirsi come a casa propria e vivere un’esperienza evoluta di acquisto, immergendosi negli immaginari del vivere e dell’abitare che caratterizzano il Brand.
PARTNERSHIP VIRTUOSE
Appartamento LAGO è un esempio di Horizontal Retail, un progetto in partnership virtuosa con designer, architetti o appassionati di design per utilizzare la propria casa come ‘showroom’, arredato principalmente con prodotti LAGO. Il partner realizza un progetto abitativo in stile LAGO, confrontandosi con l’azienda, e accetta di aprire la propria casa al pubblico in occasione di eventi o di visite su appuntamento. LAGO in questo modo riesce a far vivere la qualità dei propri progetti e prodotti in un contento reale, di vita vissuta. Per i partner gli eventi sono occasioni per allargare la propria rete di contatti e generare nuovi possibili progetti e lavori. Partito a Milano nel 2009, in occasione del Salone del Mobile, il modello è stato poi esteso in altre città italiane ed estere e ad altri format come hotel, ristoranti e uffici che diventano a loro volta showroom per il Brand.
HUMAN TECH
Il progetto ‘Talking Furniture’ nasce nel 2015 dal connubio tra design e digitale, ed è frutto della ricerca sull’Internet of Things. Attraverso l’utilizzo della tecnologia NFC, un chip presente sugli arredi è in grado di interagire con gli smartphone su cui è scaricata l’app LAGO Design, permettendo ai clienti di ottenere istantaneamente informazioni sul prodotto o di fare esperienze più coinvolgenti come salvare i propri ricordi nella memoria specifica dell’arredo attraverso immagini, testi o suoni o leggere contenuti aggiuntivi, come ricette in cucina o fiabe nelle camerette.
GREENTAILING
L’azienda è molto attenta ai temi green e ha integrato parametri ambientali nella realizzazione di alcuni prodotti, attraverso la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), che permette la valutazione quantitativa dell’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla scelta delle materie prime al suo smaltimento. Inoltre, la produzione lean mira a minimizzare gli sprechi, attraverso un’organizzazione aziendale che premia la massima efficienza dei processi produttivi industriali.
USERESERVA.COM – RIO DE JANEIRO
Un luogo d’incontro dove trascorrere piacevolmente del tempo ascoltando musica con gli amici fra caffè, barbieri, flipper e un assortimento Millennial, che viene provato per poi essere acquistato on-line
Usereser va.com è il nuovo concept lanciato dal gruppo Reser va con l’obiettivo di comunicare in modo forte l’identità dell’insegna, legata alla socialità e a un lifestyle giovane, dinamico, ma anche attento alla natura e alla società. L’assortimento è centrato sul mondo maschile, con capi di abbigliamento, scarpe e accessori, e un mix di Brand che vanno da Nike agli italiani Superga e Moleskine a Reserva.
CROSS-CANALITÀ
Il concept è uno showroom in cui è esposta solo una selezione di prodotti, che oltretutto non sono in vendita, ma dove i clienti possono scorrere i cataloghi digitali per esplorare tutto l’assortimento e, grazie a una gestione centralizzata e digitalizzata del magazzino, verificare la disponibilità di modelli e taglie. E’ possibile acquistare un capo dal sito Reserva e riceverlo dove si preferisce entro tre ore. Sul sito si accede anche alla possibilità di personalizzare molti prodotti, dalle T-shirt ai body per neonati, dalle borse fino ai cuscini.
COINVOLGIMENTO ATTIVO
Il cartello che si nota all’ingresso dichiara in modo esplicito il posizionamento: ‘Punto di vendita: no. Punto di incontro!’. Il negozio è stato progettato con l’obiettivo di far sentire i clienti a casa propria. Grazie a una serie di partnership è presente una caffetteria, una barberia e un’area di svago con un flipper vintage. Attenta alle novità del mercato, Reserva è stata la prima azienda di abbigliamento in Brasile ad accettare pagamenti in bitcoin e anche la prima che invita i clienti a cui piacciono gli arredi del negozio a scaricarsi i disegni tecnici dal sito e costruirseli da soli.
GREENTAILING
La Brand philosophy promuove il consumo consapevole e la sostenibilità: le consegne vengono effettuate in modo ecologico, con le biciclette. Il negozio è stato progettato con grande attenzione alla naturalità e alla sostenibilità: il pavimento è in legno grezzo e la porta di ingresso è realizzata in maniera da sfruttare al massimo la luce naturale. La costruzione ha utilizzato la struttura precedente per evitare sprechi, pitture luminose per risparmiare sull’illuminazione, che comunque utilizza luci a basso consumo (LED). Negozio etico Reserva ha creato 1P5P, un programma sociale nato con l’obiettivo di alleviare, almeno in parte, il problema di 52 milioni di brasiliani che ogni giorno non sanno se riusciranno a mangiare qualcosa. In partnership con alcune ONG, per ogni prodotto venduto, Reserva dona 5 pasti a chi ha fame in Brasile.
STARBUCKS ITALIA
Starbucks, la grande catena internazionale con sede a Seattle specializzata nella ristorazione, è sbarcata per la prima volta in Italia nel 2018 con alcuni locali a Milano. Il debutto di Starbucks nel nostro Paese è avvenuto dopo aver contattato il partner italiano, l’azienda bergamasca Percassi, e attraverso un format diverso: la Reserve Roastery, una sorta di cattedrale del caffè. Con i suoi oltre 2.400 metri quadrati, è nel suo genere il locale più grande d’Europa ma, pur avendo il marchio Starbucks, non si tratta della versione tradizionale: nel menu non è previsto il celebre Frappuccino né le tazze (iconiche) verdi e bianche. La filosofia di Starbucks è sempre stata quella di far sentire il cliente come a casa propria. Nei locali non ci sono sedie, ma poltrone e divani, il nome del cliente è scritto sul bicchiere alla cassa, il wi-fi è libero e gratuito per i consumatori, che possono restare all’interno tutto il tempo che desiderano.
OMNICANALITÀ
Il gruppo fondato da Howard Schultz nel 1983 ha conquistato un territorio ancora inesplorato (e per certi versi temuto) grazie anche all’omnicanalità, di cui è uno degli esempi più interessanti. Si tratta della strategia attraverso la quale l’utente può non solo interagire con l’azienda con una molteplicità di opzioni, ma anche vivere la medesima esperienza su tutti i touchpoint e non incappare in interruzioni nel percorso dall’uno all’altro. La Starbucks Rewards App (potremmo chiamarla carta fedeltà) è uno dei migliori esempi di esperienza omnichannel. Per ora, però, non è disponibile in Italia.
2018, l’anno di Starbucks in Italia: un modello di omnicanalità che va oltre il caffé
AMAZON GO
Amazon Go, il supermarket senza cassieri né casse, ma solo tornelli, app, sensori e telecamere inaugurato circa un anno fa a Seattle (Stati Uniti), dovrebbe aprire a Londra il suo primo punto vendita europeo. Ad oggi il colosso dell’e-commerce ha aperto sette punti vendita negli Stati Uniti. L’obiettivo è arrivare a 3.000 supermercati tech entro il 2021.
MACHINE LEARNING
Per fare la spesa è sufficiente scaricare l’app di Amazon Go, creare un conto Amazon e utilizzare lo smartphone per identificarsi all’ingresso del negozio, tramite la scansione di un codice. Da quel momento si possono prelevare i prodotti che si desiderano: il supermercato controlla la spesa di ogni cliente grazie a sensori posti sugli scaffali e a centinaia di telecamere posizionate sul soffitto, e provvede automaticamente a conteggiare ciò che è stato acquistato grazie a un sistema di intelligenza artificiale basato sul machine learning. Quando si esce, si riceve il “conto” della spesa direttamente sullo smartphone, senza nessun altro tipo di controllo e senza dover passare QR o codici a barre su nessun tipo di cassa.
Amazon Go: cos’è, come funziona e quali innovazioni porta nei supermarket
ZALANDO – BEAUTY STORE, BERLINO
Il colosso dell’e-commerce Zalando ha aperto un negozio fisico dedicato alla bellezza: è la Beauty Station nel cuore di Berlino, dove si possono acquistare i principali brand Estée Lauder.
La Zalando Beauty Station ha una superficie di 160 mq e nasce con l’obiettivo di mettere al centro il consumatore beauty grazie a 53 brand disponibili, esperienze di prodotto tangibili, diverse tipologie di articoli e una piattaforma per lanci, tutorial e consigli offerti da esperti di bellezza. I clienti possono anche usufruire di trattamenti per la cura delle unghie e il make up. Il concetto dinamico dello store consente un nuovo tipo di dialogo tra i consumatori e i brand.
Zalando, perché un big dell’e-commerce apre uno store fisico a Berlino
FILLING STATION MOTEL (FSM), UDINE
Un vecchio hangar dell’ENI-Agip in disuso, una grande stazione di servizio, un luogo di passaggio in una regione di confine, in sella alle montagne, affacciata sul mare, è diventato uno spazio dedicato ai viandanti d’oggi, agli amanti delle due ruote e a chi ricerca un luogo e una cucina particolare. Il nome stesso è stato studiato e ideato prendendo ispirazione dalla storia e dall’origine dei primi motel Agip, sorti in tutta Italia nel corso degli anni ’50 proprio come servizio di supporto alle grandi stazioni di benzina.
CONTAMINAZIONE
Al business principale – quello dell’officina di moto che esegue riparazione e servizio di customizzazione nonché produzione di motociclette a marchio FSM – si affianca un concept store dedicato agli amanti delle due ruote e non solo, e un’osteria che offre cibo semplice e stagionale accompagnato da ottimo vino locale e qualche eccellenza italiana.
Il progetto di interior ha previsto un notevole intervento di recupero non solo della facciata originale dell’edificio, restaurata mantenendo intatti serramenti e materiali originali, ma anche dell’area esterna attigua con la creazione di un parcheggio privato e un progetto del verde che si sviluppa anche all’interno. Oltre il portellone d’ingresso, sotto le grandi arcate di cemento dipinte di nero, sono stati ricavati, su una superficie di circa 500 mq, le aree di officina, uffici, osteria e spazio conviviale, tutti collegati tra loro da ampie vetrate trasparenti o divisioni in rete metallica che accompagnano il visitatore da un mondo all’altro, anche solo con lo sguardo: uno spazio di interazione e non di divisione.
La contaminazione, di sguardi, stili e spazi, diventa parte integrante dell’esperienza oltre che il comune denominatore che rende Filling Station Motel allo stesso tempo un ambiente retrò e innovativo, un luogo di sosta, tra passato e futuro.
KASANOVA, ITALIA
Kasanova, gruppo italiano nel settore dei casalinghi, ha realizzato Web Assistant, il suo personale servizio di e-commerce. Occorre registrarsi sul sito www.kasanova.it, eseguire il login e prenotare il proprio turno: una commessa dotata di speciali smart glasses, con telecamera incorporata e sistema audio integrato, interagirà con i singoli clienti diventando un vero personal Web Assistant. Le lenti degli smart glasses permettono l’accesso all’infrastruttura tecnologica, il cliente così da remoto vede il negozio attraverso gli occhi del Web Assistant. L’assistente al contempo interagisce con il cliente ascoltando le sue richieste vocali, rispondendo alle sue domande, dando consigli, mostrando i prodotti richiesti, sino al completamento degli acquisti con l’inserimento dei prodotti nel carrello per la consegna a domicilio. Ciò che diversifica il servizio Kasanova dalle comuni chat è proprio la possibilità di vedere da casa, attraverso il computer, in modalità ‘live’, ciò che si sta acquistando. La telecamera incorporata agli smart glasses ha risoluzione HD e una qualità delle immagini che permettono un’esperienza coinvolgente. L’interazione del cliente col personale specializzato all’interno del punto vendita Kasanova fisico è garantito dal sistema audio incluso agli occhiali.
OMNICANALITÀ
L’idea è stata messa a punto dal responsabile dell’e-commerce Kasanova, Marco Ghidelli, giovane leva dell’azienda brianzola, che ha voluto coniugare innovazione e umanizzazione. Kasanova è il primo retail 4.0 a lanciare un servizio di web assistance non solo in Italia, ma anche in Europa. È un ulteriore passo nella direzione dell’omnicanalità, il fenomeno in base al quale il cliente del retail passa agevolmente e senza soluzioni di continuità dal fisico all’online nel suo percorso di acquisto.
RUNWAY, HANOI, VIETNAM
Fabio Ferrillo, fondatore dello studio di architettura OFF Arch di Milano, ha realizzato il negozio Runaway, stockista ufficiale del marchio Céline, ad Hanoi, in Vietnam. L’idea centrale è stata creare uno spazio dove i colori e le forme della vegetazione vietnamita si combinassero con le linee dei maestri del design italiano degli anni Cinquanta: Franco Albini, Osvaldo Borsani, Carlo Scarpa.
Il Central Building, edificio che ospita lo store, è un centro importante ed è frequentato da diplomatici e clienti esigenti alla ricerca della moda più esclusiva. Una sontuosa copertura, un richiamo agli ingressi dei grandi hotel della Costa Azzurra, invita il cliente a entrare in un ambiente unico, contemporaneo e pervaso di luce – proprio come gli spazi commerciali delle capitali internazionali.
Sul terrazzo veneziano a pavimento alcuni motivi riprendono particolari delle pietre italiane più pregiate, come il travertino Navona e il ceppo di Gré. All’interno, grandi espositori in vetro composti da superfici specchiate di acciaio lucido e lacche pastello valorizzano le collezioni, rendendo i capi ben visibili e invitanti. Gli spazi sono divisi in settori irregolari segnalati da soffici tappeti in fibre naturali in contrasto con il prezioso parquet di quercia a spina francese. Il climax è rappresentato dalla monumentale scala in pietra di Hauteville proveniente dal sud della Francia: enormi lastre di pietra fungono da gradini ed espandono l’area di vendita, accompagnando il visitatore verso il secondo piano del negozio.
WALLMART, Levittown Neighborhood Market, NEW YORK
Walmart, grande catena americana di negozi al dettaglio, ha aperto a Levittown, New York, il Levittown Neighborhood Market, un supermercato gestito in gran parte dall’intelligenza artificiale. Il progetto si chiama Intelligent Retail Lab e si estende su una superficie di più di 4mila metri quadrati dove sono venduti oltre 30mila prodotti. È stato paragonato a Amazon Go, ma il concept è un po’ diverso. Nei supermercati Amazon Go non ci sono casse e non è necessario scansionare i prodotti che si desiderano acquistare. Negli store di Wallmart macchine fotografiche e sensori analizzano gli scaffali, ma non, come in Amazon Go, per registrare quali articoli sono stati scelti dai visitatori per poi addebitarli, bensì per capire se c’è necessità di rifornimento o se un determinato prodotto rimane per troppo tempo sullo scaffale. In questo modo i dipendenti non devono più controllare con una visita diretta quali prodotti necessitano di essere riforniti. Inoltre la componente di Intelligenza artificiale non viene nascosta ma piuttosto enfatizzata. I server che sfornano 1,6 terabytes di dati sono visibili agli shopper dietro una parete di plexiglass. Chioschi interattivi forniscono informazioni ai visitatori. C’è anche un muro interattivo che usa l’AI per rispecchiare i movimenti del corpo dei visitatori.
10 NEGOZI INNOVATIVI DEL 2014: il confronto
Per capire e storicizzare l’evoluzione della trasformazione digitale nel mondo del retail, può essere utile fare un confronto con alcuni negozi campioni di innovazione, sempre segnalati da Kikilab, nel 2014. Un negozio di hamburger in cui il cliente può rivendicare le royalties del prodotto creato, un negozio in cui si può anche restare a dormire, un computer che dispensa profumi: erano queste le innovazioni. Vediamole.
4Food
«De-junking fast food» è il loro motto. Ma prodotti di qualità non bastano: ormai in tanti li possono offrire ai clienti. Ma questo ristorante di hamburger di New York ha così tanti tipi di pane, carne e salse che con i suoi ingredienti si possono ottenere 140 milioni di combinazioni possibili. Se riesci a crearne una nuova, la puoi brandizzare col tuo nome, condividerla sui social network anche usando i dispositivi del locale e guadagnare le royalty (25 cent di sconto) ogni volta che qualcuno in futuro la ordina.
Burberry
Londra, Regent Street, in un edificio del 1820 c’è il negozio più tecnologicamente avanzato della catena Burberry, praticamente una versione dal vivo del loro sito Web. Una galleria digitale, 500 altoparlanti, 100 schermi che parlano e comunicano con il consumatore, un misto di informazione e pubblicità emotiva a getto continuo. Anche gli specchi dei camerini possono trasformarsi istantaneamente in schermi che trasmettono immagini e video dei prodotti o il livestreaming degli eventi nel negozio. Le app sugli iPad in giro per il negozio permettono ai venditori di personalizzare l’esperienza del cliente, raccogliere e richiamare le loro preferenze e le loro taglie.
DM
Negozio di prodotti beauty tedesco dove l’innovazione passa dai dettagli e dall’idea di rendere l’esperienza delle consumatrici piacevole a 360 gradi; pulsanti per far aprire una cassa se le code si allungano, lenti di ingrandimento sui carrelli per facilitare la lettura delle etichette, uno spazio pensato apposta per permettere alle ragazzine di provare i primi trucchi e un altro per le agevolare le mamme in visita nel cambio pannolini.
Graanmarkt 13
Siamo ad Anversa, in Belgio: Graanmartk 13 è un ristorante, un negozio, una galleria d’arte e un appartamento. Tutto sotto lo stesso tetto, dal piano terra al terzo piano. Il ristorante è guidato da uno chef e fa solo ricercati piatti bio o km zero, la boutique vende capi unici di alta moda, oggetti di design o da collezione, l’appartamento li espone come se fosse la casa privata di qualcuno, la galleria attrae pubblico ospitando mostre ed eventi. E nell’appartamento presto si potrà anche alloggiare.
Arcimbo
Arcimbo è un marchio gourmet di Auchan per vendere prodotti freschi (frutta, verdura, carne, formaggio) basato sul concetto di «drive», che in Francia, dove ha aperto Arcimbo, sta avendo da qualche anno molto successo. Drive vuol dire ordinare online e ritirare in magazzino. Il 20% dei francesi lo usa. Auchan ha provato a sposare questa idea con prodotti di fascia alta, locali e dal territorio. Un’evoluzione del modello Eataly, insomma. Con un richiamo all’Italia: il nome abbrevia quello del pittore Giuseppe Arcimboldo. Prodotti freschi, biologici, km zero, con il criterio delle 4 B’ Bon, Beau, Bien e Bienveillant: gusto, bello, buono, attento. Si può ordinare online e ritirare in negozio o farsi portare la spesa a domicilio.
Etnia
Qui la parola chiave è multisensoriale. Etnia è una catena di prodotti beauty spagnola che, tra gli altri servizi, ha progettato un tavolo sensoriale per provarsi i profumi. Attraverso una selezione digitale, il tavolo permette alle clienti selezionare e combinare i profumi e le fragranze, mentre sullo schermo appaiono la composizione e le caratteristiche del prodotto.
Angry Birds
Aeroporto di Doha, nel Qatar. Una donna velata gioca nel corner retail di Angry Birds, il videogioco finlandese per smartphone e tablet. I creatori sono partiti dall’esigenza di monetizzare il prodotto a prescindere dai download del gioco e hanno aperto dei corner negli aeroporti (primo, ovviamente, quello di Helsinki) nei quali vendono peluche e accessori, fanno co-marketing (a Doha con la cioccolata di Fazer) e soprattutto permettono di giocare in un habitat che richiama quello del videogame.
Leclerc
Nel nuovo format aperto nel centro commerciale chic di So Ouest, l’assortimento di Leclerc assume dimensioni quasi paradossali: il vino più economico costa 1,90, il più caro 7mila, il tutto in una cantina piena di eventi eno-gastronomici e soprattutto con un sommelier a disposizione per guidare i clienti nella scelta, a prescindere dal loro budget.
Warby
Warby è un negozio di occhiali di alta gamma nato per la vendita on-line che è sbarcato nel mondo del retail fisico grazie al Warby – Bus, un autobus-negozio che gira gli Stati Uniti per portare i suoi prodotti, pregiati ma accessibili, direttamente ai consumatori, che possono seguire il viaggio sul Web.
Acuitis
Prodotti per migliorare la vista in vendita insieme a prodotti per migliorare l’udito. Questa catena francese ha trovato un modo per creare un nuovo format basato su un dato demografico: la popolazione invecchia, ci sono nuovi bisogni, servono nuove formule. Il cosiddetto aging retail.
(Questo articolo è stato aggiornato il 21/12/2023)
Articolo originariamente pubblicato il 21 Mar 2022