Nuove idee per innovare la shopping experience: è il progetto del colosso della GDO Gruppo Végé e dell’incubatore del Politecnico di Milano PoliHub che nei mesi scorsi hanno lanciato l’hackaton “Hack Your Shopping Experience”. Due giorni in cui i giovani talenti da tutta Italia hanno potuto confrontarsi con professionisti, esperti del settore, mentor e docenti per sviluppare un progetto in grado di migliorare l’esperienza del consumatore grazie alle nuove tecnologie. A conquistare il primo posto è una Web App, per ora senza un nome ufficiale, che, senza costringere il cliente a scaricare nulla sul suo cellulare, lo riconosce quando entra nuovamente nel supermercato e permette al personale di sapere il suo nome e le sue preferenze, o suggerisce prodotti in offerta sulla base dei precedenti acquisti.
Gruppo Végé e Open Innovation
Il Gruppo VéGé, primo gruppo della GDO nato in Italia, punti sui progetti innovativi, facendosi promotore di un evento che valorizza i giovani talenti. “Anche nel nostro settore siamo chiamati ad individuare soluzioni innovative in cui la tecnologia sia sempre più avanzata ma nello stesso tempo in grado di mantenere l’uomo al centro”, sostiene Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé.
GDO e omnicanalità
La GDO è sempre più chiamata a cogliere un’importante sfida di trasformazione del processo di vendita attraverso un impiego ibrido di touch point online ed offline: in Italia oggi sono 37 milioni le persone che acquistano in chiave multicanale, circa il 67% della popolazione sopra i 14 anni. La diffusione crescente di smartphone, tablet e wearable ha generato nuove abitudini di shopping in mobilità: si chiama Retail 4.0, la nuova esperienza di sinergia tra il mondo fisico e il mondo virtuale. I consumatori sperimentano sempre più spesso una doppia vita analogica e digitale, usano tecnologia fissa e mobile e sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media. L’omnicanalità non solo mette il consumatore al centro, ma prevede un sistema interconnesso tra tutti i punti di contatto. In questo modo l’utente interagisce con l’azienda con una molteplicità di opzioni e vive la medesima esperienza senza interruzioni su tutti i touchpoint.
L’hackathon e l’accelerazione
“Il tema dell’hackathon apre un’opportunità di confronto tra giovani innovatori digitali e realtà primarie del settore, per mettere a sistema il patrimonio di competenze e relazioni in un ambito che sarà oggetto di straordinarie trasformazioni come quello della GDO”, afferma Giuliano Noci, Professore Ordinario di Strategia & Marketing del Politecnico di Milano. “Per il team vincitore si apre un’opportunità importante: quella di accedere a risorse economiche e a un percorso di accelerazione della durata di tre mesi che porterà i ragazzi a poter sviluppare il prototipo per il test concreto al punto vendita”, aggiunge Claudia Pingue, Direttore Generale di PoliHub.
I vincitori
Gli altri premi
Al secondo posto si è classificato il team di Giulio Cantoro, Antonio Canu, Andrea Milanta, Gabriele Morgan Pereira, con un progetto che offre ai clienti retail un’esperienza personalizzata sulla base dei gusti e delle scelte personali tracciati con i big data. Terzo posto per il team di Andrea Natalino e Luca Mazza che ha sviluppato un’applicazione inclusiva che guida non vedenti e ipovedenti nella loro esperienza d’acquisto, ma che risulta utile a tutti per fruire in maniera potenziata di informazioni sui prodotti. Menzione speciale al team composto da Massimo Dell’Erba, Federico Quarato, Mario Turco, Michael Oggionni per un sistema di dynamic pricing che fidelizza il cliente proponendogli in tempo reale offerte profilate durante la sua permanenza nello store, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e big data.