Beeopak Srl, startup nata a Torino nel 2019 che produce un involucro biologico per conservare i cibi, ha concluso la campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork raccogliendo 150mila euro. La giovane realtà innovativa propone una soluzione anti-spreco capace di sostituire un metro quadrato di pellicola di plastica. Facilmente lavabile e riutilizzabile per più di un anno, il bees wrap tutto italiano è un modo semplice per risparmiare, non inquinando, nella quotidianità di tutti i giorni.
La campagna di equity crowdfunding di Beeopak
Pochi giorni fa è terminata la campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork, finalizzata a sostenere lo sviluppo dell’azienda in Italia e all’estero, sia in termini di visibilità che di processi produttivi. Per circa un mese è stato possibile investire nel progetto della startup diventandone soci, il meccanismo alla base della raccolta fondi in equity. Alla fine della campagna sono stati raccolti circa 150.000 euro, ben oltre l’obiettivo minimo fissato per il crowdfunding.
Come è nata Beeopak
In questi primi anni il fatturato della startup è passato da 70.000 euro, nel 2019, a 350.000 euro alla fine del 2020, attraverso l’e-commerce, la presenza nei punti vendita di Eataly, Naturasì, Equomercato, la collaborazione con Gruppi di Acquisto Solidale, negozi e botteghe, Cortilia. Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, il bilancio del 2020 è stato positivo e le ultime proiezioni prevedono che Beeopak Srl raggiungerà il milione di euro di fatturato entro l’autunno 2022. L’obiettivo dell’azienda torinese è consolidarsi nel mercato italiano ed entrare in quello europeo già all’inizio del 2021, affacciandosi in paesi come Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Danimarca, Svezia e Norvegia.
Nel 2019 l’azienda ha firmato una collaborazione di ricerca pluriennale con Fontis, Univerisity of Applied Sciences di Eindhoven e nel 2020 con il Politecnico di Torino. Beeopak collabora con diverse organizzazioni non profit con obiettivi di sensibilizzazione rispetto a tematiche sociali, ambientali, culturali e di salute, come l’Associazione Veronica Sacchi – Volontari con il Naso Rosso, Associazione CasaOz Onlus, Fondation Prince Albert II, Associazione Ambientalista MareVivo Onlus, Parco Zoo Punta Verde e anche con l’Associazione Formazione 80 per l’inclusione e introduzione degli immigrati nel mondo lavorativo.
Come è fatto il packaging sostenibile di Beeopak
Il packaging, che gode della dichiarazione di conformità MOCA per essere a contatto con gli alimenti, è creato a mano con ingredienti a km 0 del territorio piemontese che godono di certificazione biologica. Il cotone certificato GOTS, materiale alla base del prodotto, è trattato con tinture a basso impatto ambientale. La cera d’api, che contribuisce a mantenere i cibi freschi più a lungo grazie alle sue proprietà traspiranti e antibatteriche, è attinta da fornitori piemontesi che rispettano il naturale ciclo di vita degli insetti. A rendere il prodotto adesivo e facilmente applicabile ai contenitori degli alimenti è la resina di pino che, unita all’olio di nocciole IGP di Alba e Langhe, fa sì che la pellicola sia modellabile e adattabile a tutte le occasioni di wrapping. Insieme alla resina e all’olio di nocciole, la miscela protegge gli alimenti e rende il tessuto adesivo, lavabile e riutilizzabile. La ceratura non si lava via con il lavaggio perché beeopak usa l’esclusivo tessuto filato appositamente per trattenerla al meglio. Beeopak è creato in fogli quadrati di diverse dimensioni e fantasie ed è disponibile in sei confezioni, contenenti da uno a cinque imballaggi, e gli sfusi entrambi in quattro fantasie (fiori, vintage, acquerello e snack pak, acquistabili sullo shop online).
Il mercato del green packaging
Il mercato di riferimento è quello del green packaging. Per questo mercato l’Istituto Italiano Imballaggi prevede una crescita annua del 15% e attende una crescita per il segmento del packaging alimentare in grado di raggiungere un volume d’affari di 38 milioni di tonnellate a livello europeo entro il 2022. La produzione ecosostenibile in Italia vale già 6,5 miliardi di euro, prendendo in considerazione tutti i prodotti con una certificazione ambientale o che riportano nella descrizione almeno una voce riferita alla sostenibilità.