PAGAMENTI DIGITALI

F2, ecco Facebook Financial: che cosa farà e chi è il manager che la guida

Facebook continua la sua rincorsa al pagamento integrato con la creazione di un team interamente dedicato ai pagamenti digitali. Alla guida di Facebook Financial (F2) sarà David Marcus, ex Presidente Paypal e co-creatore del progetto di criptovaluta Libra. Ecco chi è e cosa farà con la nuova divisione

Pubblicato il 25 Ago 2020

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Dopo il lancio di prova di Whatsapp Pay in Brasile, Facebook continua la sua rincorsa al pagamento integrato: questo agosto ha presentato Facebook Financial, una nuova divisione dedicata interamente al pagamento digitale.

Sarà guidata David Marcus, ex presidente di PayPal e co-creatore del progetto di criptovaluta Libra. Affiancherà Marcus come vice presidente Stephane Kasriel, ex CEO di Upwork Ink.

Facebook Financial, il team pagamenti digitali di Facebook

Chiamato internamente F2, abbreviazione di Facebook Financial, il team si occuperà di tutti i progetti di pagamento di Facebook, incluso il famoso Facebook Pay che la compagnia intende integrare in tutte le sue applicazioni.

L’introduzione del nuovo team è l’ultimo passo di uno percorso per integrare i singoli prodotti e app di Facebook. Negli ultimi due anni, il colosso ha effettuato un rebranding di Instagram e Whatsapp per mettere in chiaro agli occhi del pubblico che si tratta ora di prodotti Facebook, e il CEO Mark Zuckenberg ha annunciato piani per integrare tutti i sistemi di messaggistica dell’azienda.

“Abbiamo un sacco di operazioni commerciali che transitano per i diversi prodotti Facebook” ha commentato Marcus, “Razionalizzare la strategia sui pagamenti a livello aziendale sembrava la cosa giusta da fare”.

David Marcus, chi è il capo di Facebook Financial

David Marcus è un veterano del settore pagamenti, approdato in Facebook nel 2014 dopo aver lavorato come Presidente di Paypal. Al suo arrivo nell’azienda di Zuckenberg, si è occupato di Messenger per quattro anni, prima di dedicarsi al progetto di criptovaluta Libra.

Recentemente, Marcus si è concentrato nelle trattazioni per abilitare Libra come criptovaluta per i pagamenti internazionali, il che ha richiesto contrattazioni con diversi sistemi regolatori. La sua esperienza settoriale potrebbe rilevarsi essenziale per le ambizioni di Facebook, specialmente per la complessa situazione regolatoria che sta ostacolando il progetto Whatsapp Pay in India e Brasile.

“È molto utile costruire esperienza nella regolamentazione dei servizi finanziari per costruire il sistema nel modo giusto fin dall’inizio” spiega Marcus, “Il mondo dei servizi finanziari è molto diverso dalle aziende tecnologiche tradizionali, che non sono regolate”.

Marcus continuerà a gestire Novi, la divisione che sta costruendo un portafoglio digitale Libra, e i progetti di pagamento con Whatsapp al momento in corso.

Perchè Facebook investe sui pagamenti digitali

Perché tutta questa spinta per integrare i pagamenti nell’ecosistema Facebook?
Per quanto permettere un’esperienza d’acquisto completa, dalla scoperta del prodotto al pagamento sulla stessa piattaforma, appaia una prospettiva allettante e una buona idea sulla carta, facendo due conti sorgono alcuni interrogativi.

Una piattaforma nata come social e messaggistica come Facebook parte naturalmente svantaggiata nella corsa all’ecommerce rispetto a rivali create ad hoc come Amazon o Google Pay.

Secondo un’analisi di S&P Global basata sui dati di Tencent, la rivale cinese di Facebook, i pagamenti potrebbero non portare un grande contributo complessivo alle entrate della compagnia.

Al momento, il settore pagamenti porta, assieme ad altre commissioni, soltanto l’1,5% delle entrate totali di Facebook, e non è chiaro come le quote siano spartite. Sempre secondo S&P Global, Facebook si può aspettare un guadagno fintech simile ai numeri della sua controparte cinese, circa 4 dollari per utente contri i 18 di una fintech nativa come Paypal – numeri non molto incoraggianti.

D’altra parte, bisogna considerare che il settore pagamenti potrebbe non essere per Facebook un nuovo strumento di guadagno di per sé, quanto un ingranaggio in più per massimizzare le entrate da altri lati del suo ecosistema.

Facebook si è imbarcato in questa operazione puntando sul fatto che la possibilità di effettuare acquisti direttamente su Instagram, Messenger e WhatsApp incentiverà l’utente a portare a termine l’acquisto di un prodotto che abbia catturato la sua attenzione, e dunque darà maggior valore al suo advertising. In più, il sistema indurrà gli utenti a passare più tempo sulle sue app anzichè deviare su terzi.

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