Farsi recapitare la merce acquistata online diventa facile grazie al servizio Smart Parcel Locker Privato offerto dalla startup JoyJar. Con l’avvento dell’e-commerce, infatti, l’esperienza degli acquirenti si è molto semplificata, ma restano le criticità legate alla consegna dei prodotti comprati online: chi non è a casa durante il giorno o non ha un servizio di portineria trova difficoltà a ricevere il pacco, ma lo stesso problema si pone nelle aziende, che si ritrovano a dover gestire l’arrivo di pacchi per i loro dipendenti con conseguente dispendio di tempo e risorse. JoyJar punta a “sciogliere” questa frizione che ancora ostacola il processo degli acquisti online.
COME È NATA JOYJAR
JoyJar nasce a Ferrara da un’idea di Fabio Previato, fondatore di diverse società tecnologiche focalizzate su Cloud e Mobile Software Solutions. La prima l’ha costituita 18 anni fa, poi sono arrivate le altre: la penultima, Visirun Spa, che si occupava di logistica e IoT, è stata venduta alla multinazionale americana Verizon. “JoyJar non è una startup nel senso giuridico del termine – spiega Previato – ma in sostanza lo è per visione e innovatività. Più precisamente è uno spin-off di un gruppo con 15 anni di vita e ha una capitalizzazione di 50mila euro”. Attualmente la società indirizza due mercati: uno residenziale, l’altro aziendale. JoyJar propone un servizio di Smart Parcel Locker Privato, per aziende e condomini che vogliono digitalizzare la gestione dei pacchi, offrendo un benefit a dipendenti ed inquilini. Installando JoyJar, gli acquisti online arrivano direttamente in ufficio o a casa. JoyJar invia una notifica allo smartphone dell’utente, che può ritirare i propri pacchi quando vuole con un click.
E-COMMERCE: IL PROBLEMA DELLE CONSEGNE
Negli ultimi anni il modo di fare acquisti è profondamente cambiato a causa della Digital Transformation. Oltre 16 milioni di italiani effettuano almeno un acquisto online al mese. La comodità dell’e-commerce, i bassi costi di consegna ed i prezzi competitivi inducono sempre più a preferire lo shopping da pc o mobile. Gli acquisti online vengono consegnati per il 90% a casa o in azienda, ma il crescente volume di consegne pone nuove sfide ad aziende e condomini: costi di smistamento interno, sovraccarico di addetti alla reception, pacchi smarriti, mancata privacy per gli utenti; lunghe attese per i corrieri; mancate consegne.
PERCHÉ JOYJAR PUÒ ESSERE UTILE ALLE AZIENDE
“Ci sono due motivi principali per cui un’azienda può voler richiedere questo tipo di servizio” dice Fabio Previato. “Perché intende implementare una policy per la ricezione dei pacchi dei dipendenti in azienda e perché non si vuole riempiere di costi aggiuntivi e aggravi operativi”. In pratica l’azienda installa i locker di JoyJar, dopodiché chi consegna il pacco ha un touchscreen integrato in cui scegliere il destinatario nell’ambito di una directory gestita dall’azienda. Il corriere consulta la lista, sceglie il nominativo a cui deve fare la consegna, nel locker si apre la prima porta libera, la porta si chiude e automaticamente arriva al destinatario una notifica via email e sms. Il locker viene di solito installato nell’atrio. Le celle sono di tre tipi, per pacchi piccoli, medi e grandi. I pacchi fuori dimensione seguiranno il vecchio iter. Nei primi giorni i vettori potranno essere accompagnati al locker da personale aziendale, ma successivamente questo non servirà più. Il locker è modulare, JoyJar può servire aziende da 50 a 5000 dipendenti. È previsto un unico canone fisso per accedere al servizio.
“Servirebbero almeno 2 persone alla reception per offrire ai dipendenti lo stesso servizio” dice il CEO di JoyJar. “La parte più laboriosa è tenere il pacco in reception e doverlo smistare. Il dipendente può essere in ferie o può dimenticarsene. Con noi si risparmia l’80% del costo di due persone”. Inoltre in questo modo l’azienda può garantire un nuovo tipo di benefit al personale, alla stregua dei buoni pasto o di analoghe agevolazioni.
JoyJar ha già una decina di installazioni nel Centro Nord d’Italia, ora l’obiettivo è arrivare a 50 entro il 2018 e a un centinaio nel 2019.