Anche Deliveroo ha deciso di seguire l’esempio di altri colossi nativi digitali aprendo uno spazio fisico, in linea con il concetto di omnicanalità e con il trend phygital. Come Meta-Facebook, che il 9 maggio aprirà un negozio in California per vendere dispositivi utili per il Metaverso, l’azienda di food delivery fondata nel 2013 da Will Shu a Londra ha optato per un edificio fatto di cemento e mattoni, che in questo caso ospita un ristorante. Il primo ristorante “fisico” di Deliveroo, chiamato “Pizza Paradiso“. Il locale è situato nella zona di Swiss Cottage, nel nord di Londra. Le ragioni? L’azienda vuole aiutare ad “approfondire le competenze del personale” e promuovere l’esperienza nella gestione dei ristoranti.
Il ristorante di Deliveroo. Obiettivo: ascolto e formazione
Deliveroo gestisce già una serie di dark kitchen nel Regno Unito, chiamate Editions, che sono chiuse al pubblico e dove il cibo è preparato solo per la consegna, e di recente ne ha aperte altre tre. Ma Pizza Paradiso è il primo ristorante aperto al pubblico gestito dal gigante della consegna di cibo. Nella sua offerta antipasti, insalate e dessert. Situato a quattro fermate di metropolitana da Piccadilly Circus, ci lavora Ugo, un pizzaiolo originario di Salerno, al quale è stato affidato il compito di rispettare il più possibile la tradizione culinaria italiana e soprattutto napoletana.
Intervistato da Business Insider, il portavoce di Deliveroo ha spiegato che la società vuole capire i “punti deboli” dei ristoranti che si destreggiano tra i servizi di cena e di consegna. “Deliveroo sta gestendo Pizza Paradiso per approfondire le competenze del personale e la comprensione della gestione del ristorante in modo da poter trovare modi nuovi e migliori per servire i nostri partner”, ha detto il portavoce. In altre parole, l’obiettivo sarebbe incentrato sulla formazione: capire “dal vivo” di cosa hanno bisogno le persone che ordinano del cibo. Tuttavia il gigante della consegna a domicilio non ha intenzione di far diventare Pizza Paradiso una catena di ristoranti e sembrerebbe volersi fermare qui.
Colossi digitali e negozi fisici: un nuovo trend
Come accennato sopra, anche Meta, la società che possiede Facebook, ha deciso di adottare un approccio multicanale per vendere i dispositivi che saranno necessari nel Metaverso aprendo il suo primo negozio fisico. Il suo negozio, che aprirà il 9 maggio 2022, e sarà situato nel campus di Burlingame in California, vicino alla sede della divisione Reality Labs, dove i dirigenti di Meta stanno appunto lavorando allo sviluppo del Metaverso. Il negozio punterà sui dispositivi che l’azienda guidata da Zuckerberg sta sviluppando come gli altoparlanti intelligenti Portal, gli occhiali smart prodotti in collaborazione con Ray Ban e i visori Meta Quest 2, porta di accesso alla realtà virtuale.
Da tempo anche Amazon sta scommettendo nei negozi fisici: prima negli Stati Uniti e poi a Londra, ha aperto i Fresh, negozi dove fisicamente è possibile acquistare prodotti alimentari e per la casa. Da poco più di un anno nella capitale inglese ha lanciato Amazon Salon, un parrucchiere. Ora Amazon prevede di aprire entro il 2022 una rivendita di abbigliamento in un centro commerciale della California meridionale. Si chiamerà Amazon Style e sarà all’insegna dell’omnicanalità: ospitato in uno spazio fisico, consentirà all’acquirente di ammirare da vicino vestiti e scarpe, toccandone la stoffa o il pellame ma al contempo ne stimolerà l’interazione online, che avverrà attraverso la scannerizzazione dei QR code dei vari capi, la prenotazione da smartphone dei camerini di prova, la selezione del capo desiderato attraverso un touch screen, ecc. ecc.