La pandemia da coronavirus ha portato un vento di trasformazione radicale nei supermercati. I player della grande distribuzione organizzata hanno dovuto accelerare i processi di digitalizzazione per cercare di gestire una situazione completamente nuova e molto complessa. Cosa, dunque, sta cambiando in questi luoghi che, in tempi di lockdown, sono diventati giocoforza una meta essenziale? E cosa resterà dei nuovi modelli adottati per fronteggiare l’emergenza? Molto, forse quasi tutto.
Innanzitutto il Covid-19 ha dato impulso alla spesa online e alla home delivery, aree sulle quali i grandi player, in Italia, finora non avevano scommesso con eccessiva convinzione. Molti operatori si sono trovati in grave affanno nel gestire le consegne a domicilio, mentre realtà come Supermercato24, la ormai ex startup e oggi scaleup affermata che consegna presso l’abitazione la spesa fatta online, ha registrato un incremento degli ordini e visto triplicare le iscrizioni alla piattaforma. È ipotizzabile che, anche nella Fase 2 e al termine della pandemia, la domanda di spesa online e home delivery aumenterà rispetto al passato e andrà gestita con efficacia.
Le misure di sicurezza e distanziamento sociale imposte dalla diffusione del coronavirus hanno anche causato un aumento vertiginoso delle file davanti ai supermercati. Per ovviare a questa difficile situazione sono nate diverse applicazioni utilizzate dai vari operatori. Si può ipotizzare che ne verrà confermata l’utilità anche quando non sarà più necessario il distanziamento sociale. O comunque queste app potrebbero fare da perno per ulteriori servizi.
Nel medio periodo si prospetta più concreta all’orizzonte l’introduzione di tecnologie che sostituiscano casse e cassieri così come il ripensamento dell’edilizia relativa alla costruzione di supermercati e centri commerciali. In questo video una riflessione su tutti questi possibili cambiamenti e sugli scenari futuri.
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